giovedì 25 dicembre 2008

So this is Christmas

Nevica, il conto delle calorie si è perso e l'anno prossimo a Gerusalemme.

Auguri a chi passa

lunedì 17 novembre 2008

Potrebbe andare molto peggio

A Torino è una bellissima giornata d'autunno

ho visto qualche squartamento su Ski: Law and Order - in lingua originale così non perdo l'allenamento

ho fatto una passeggiata in riva al Po

ho un incarico a tempo brevissimo, ma interessante - e lo dico pianissimo :ben pagato anche se non so quando. Lo posso svolgere da casa in pigiama con le bavette del sonno solidificate sulla faccia

penso che tra cent'anni, sul letto di morte non dirò: "certo ho fatto proprio bene a rimanere a Torino da sola invece di vivere per un po' in un paese interessante (nel bene e nel male) come Israele con il Pucciu" e lo comunico a lui che improvvisamente lamenta oscuri disturbi psicosomatici.

mercoledì 5 novembre 2008

Noi c'eravamo

"[To] all those watching tonight from beyond our shores, from parliaments and palaces to those who are huddled around radios in the forgotten corners of the world - our stories are singular but our destiny is shared. A new dawn of American leadership is at hand.


E adesso speriamo.

lunedì 27 ottobre 2008

Di probabile trapianto di fegato, galline nude e mini cicisbei

Quando il venerdì sera si cena alle undici e mezza di sera con porcini, lardo e una bottiglia di Barolo del 1995, si capisce che il resto del week end non potrà essere normale, causa presenza di amico cuoco americano che ha una insana passione per il lardo ed il barolo.

Ho visto cose. Porno.

Inermi galline tutte nude, appese per le zampine in una posa sadomaso e ripetutamente fotografate da perversi visitatori di Terra Madre e Salone del Gusto.

E poi:

Un bambino figlio del panettiere - evidentemente posseduto dallo spirito indomito di una tota (=signorina) piemontese - che mi ha gentilmente servito.

io: “Vorrei questi tre panini, per favore”
lui: “Oh signora ma questo è il suo pranzo?”
io: “no” (fatti i ca..i tuoi!)
lui: “e che cosa mangia a pranzo? Uno yogurt, eh?”
io: “No! tournedos à la Rossini e soufflé au fromage (bambino, lo yogurt te lo mangi tu a merenda, dammi i maledetti panini!)


Poi va beh, presa dall’entusiasmo per il principio “spesa a km zero” l’ho esteso alla mia capigliatura.
Infatti mi sono tagliata i capelli da sola. Anzi, no, mia sorella mi ha aiutato. Ha una certa esperienza, infatti li taglia da quando ha cinque anni. Al Cicciobello ed anche all’altra mia sorella mentre dormiva. Stranamente mia madre non ha mai approvato.
“Marta, me li tagli dietro che non vedo?
“Si, ma sto uscendo”
Ed a occhi semichiusi, mentre si trucca dà una bella sforbiciata.
Devo dire che sono venuti pure bene.

martedì 21 ottobre 2008

Nostalgiaaaaaaaaaaa canaaaaglia

Ci guardiamo. Io con occhio un po' lacrimoso che nella mia fantasia dovrebbe perdersi in un orizzonte infinito (brughiera/oceano/praterie) ed invece cozza con il giardinetto di Collegno con installazioni del papà del Pucciu.

Lui niente occhio lacrimoso, me lo sono scelto vero uomo.

Però mi confessa sommessamente: "sai cosa mi manca di Cincinnati?"

Allora anche tu amore mio adorato ti senti le ali tarpate, l'indipendenza perduta, soffocato da quato paese che non ci piace per nulla, allora anche a te dispiace non dividere lo stesso tetto, non vedere i nostri amici americani, il campus, gli studenti, non svegliarti la mattina e tirare giù i santi perchè ti ho dato culate tutta la notte? Anche tu soffri come me, che mi ritrovo in attesa di occupazione, che mi viene da piangere a sentire i discorsi di Obama (forse questo è per la sindrome premestruale, ma comunque)? Anche tu sei umano?

Lui: "Mi mancano non tanto le schifezze da mangiare, ma sai il cibo del Thai vicino a casa? Ecco mi farei davvero un piatto di Pad Thai..."

venerdì 17 ottobre 2008

Cervello in fuga




Non il mio, ovviamente. Il complotto maschilista imperialista etc. mi tiene ancora lontana, ma verrà il giorno...

mercoledì 1 ottobre 2008

Generazione 1922

Nella sua concezione del mondo ci sono uomini e pigmei, ometti. Non ha una visione per nulla gender sensitive. niente donne e pigmee. Ammira solo le vedove che prendono in mano il business dei mariti e hanno più successo di loro.

Lamentandosi di non essere un vecchio macilento "ma nonno, quelli non mangiano, sono malati!" ha perso i maledetti due kg che io non mi leverò mai da dosso.

Ha un medico che lo tiene così bene che seppure abbia 86 anni credo (e spero) che possa tirare almeno ai 120.

Disquisisce sulla crisi finanziaria degli USA, sui giovani d'oggi e sui problemi di integrazione degli immigrati. Donne sconosciute lo fermano e lo baciano. Giuro.
Quando gli ho detto di cercare di accasarsi con una ricchissima 96enne ha detto che lui le vecchie non le vuole. Per inciso, lei si è trovata un fidanzato.

Di carattere ribelle, a otto anni in pieno fascismo contraddisse la maestra di campagna che sosteneva che sotto il fascismo ci fosse la libertà di parola. "Perchè io ero già un ribelle, sin da piccolo!" " e va beh, ma tuo padre era socialista, magari quelle idee giravano in casa..." "No no io ero già così di mio!"

A volte mi dà speranza pensare di discendere da questo affascinante e insopportabile uomo, a volte mi fa sentire carne morta.

martedì 30 settembre 2008

Io mi butto

Data la fortunatissima condizione di non occupata/in attesa di occupazione io mi butto. Mi candido. Se può farlo lei, la regina dell'incompetenza, lo posso fare anch'io. Yes, I can.



Tra l'altro una vecchietta astrologa mi ha fatto l'oroscopo per il 2009 - eravamo in fila alla ASL - e nel 2009 farò sfracelli.Ora o mai più.

lunedì 15 settembre 2008

Aggiornamenti

Per chi passa di qua:

- sto ingrassando a causa di aperitivi e pranzi da nonni e zie. "Ma fede lo vuoi il rosso dopo i tre bicchieri di bianco che ti sei già bevuta, o forse vorresti anche dello sherry?" "ehm, no grazie"
"Va beh, ma prendi almeno del whiskey!"

- stiamo impazzendo: I0: "Dove vai domani?" Pucciu: "Devo andare via presto chè porto la tartaruga a Borgaretto" IO: "A fare che?" Pucciu: "A farla trombare (dopo 30 anni di vita), si montava tutti i sassi ansimando"

- sto cercando lavoro. Sono ufficialmente disoccupata da soli 15 gg e già sono parecchio mesta. Patisco un po' i cambiamenti. Patisco anche che McCain sia in vantaggio, patisco il fatto che che Sarah Palin conquisterà parecchi voti e patisco la mia ignoranza attuale sulla politica italiana. So solo che ogni tanto devo dire "Lo dico a Brunetta!"

giovedì 11 settembre 2008

what a ride!

Sono stati anni bellissimi ed intensissimi, anni in cui ho creduto nell'ordine: che sarei stata bocciata, che il Pucciu mi avrebbe lasciato causa indifferenza assoluta nei suoi confronti quando avevo da fare, e che l'orticaria che gli è venuta quando abbiamo iniziato la convivenza non gli sarebbe mai passata.

Eppure in tre anni ho visto gli USA cambiare, una donna ed un afroamericano candidarsi alle elezioni presidenziali. Sono cambiata io: sono molto più scassapalle grazie ad un master che dietro la definizione "critical thinking" nasconde un atteggiamento da rompicoglioni cronica. Sono anche molto più figa, ma questo era scontato.

E allora, adesso dopo anni passati rapidamente è ora di aspettare. Aspettare un lavoro, aspettare un cambiamento che spero veloce. Nel frattempo, sono andata al mare, chè aspettare da abbronzata fa più fine.

Al mare abbiamo una bagnina - grande vittoria del femminismo - anche se i vecchi in spiaggia la chiamavano inspiegabilmente "il bagnino", e al mercato a Spotorno ho ascoltato un ragazzo cercare di convincere l'anzianissima nonna dei benefici della reincarnazione: "ma nonna, non ti piacerebbe rinascere e che so, diventare un leader mondiale che ottiene la pace globale?"

che la mia attesa sia lunga o breve, l'intrattenimento sarà sempre assicurato.

lunedì 1 settembre 2008

L'avete voluto voi/1

Giusto per dimostrare che non abbiamo banfato.

1) Chicago. Slendidi grattacieli, lungo lago piacevole, l'Art Institute varrebbe da solo la pena.


Un Pucciu cittadino del mondo - a suo agio persino sull'L train, quello che prendeva Clunei in ER!




2) Badlands in South Dakota. Suggestive e soprattutto una buona ricompensa per aver guidato ore ed ore in South Dakota, uno degli stati meno popolati degli States. Il panorama è anche piuttosto monotono, ma potete sempre provare l'ebbrezza di far pipì a bordo autostrada nascosti da balle di fieno.

Le Badlands sono abitate da simpatici animali. Notate il nostro potente mezzo che tra SUV e trucks se l'è cavata piuttosto bene. Invidiatissimo il mileage per gallon di benzina.







Last but not least, una foto della componente femminile dell'equipaggio: la figona gambalunga al centro sono io, la sister è quella a sinistra nella foto, a destra la sua amica.



A presto per la prossima eccitante infornata di foto.

giovedì 28 agosto 2008

Giustifica

Se la bambina Fede non si dedica a caricare un numero osceno di foto del viaggio sul suo derelitto blog, e' per i seguenti motivi:

si e' intasato il water.

il tizio che si occupa dei suoi unici risparmi per la pensione insiste per farle nominare due amici come attorneys (tutori?). Il Pucciu sostiene che il privilegio di fregarle i soldi e sbatterla eventualmente in casa di cura lo vuole lui.

la sorella figa e la sua amica sono in viaggio verso l'Italia. Delta decide che l'aereo e' troppo pesante e dunque i loro bagagli non partono. Considerato che Delta fa pagare il secondo bagaglio per i voli interni e poi non ne carica nessuno, tra quanto tempo i passeggeri verranno invitati a portare ciascuno una tanica di carburante? Invece di BYOB (bring your own bottle) BYOG (bring your own gas).

deve far stare a tutti i costi un tappeto e una trapunta nel bagaglio.

A tempi migliori.

domenica 24 agosto 2008

Pork(opolis) to Pork(opolis) - saremmo anche tornati

Ieri, per la precisione. Una triangolazione Nashville-Mammoth Cave National Park-Cincinnati ci ha visti arrivare puzzolenti ma felici a Cinci. L'amore che nutriamo per la citta' non e' ricambiato. Caldo torrido e afa, nella migliore tradizione locale.
Mia sorella - che dorme in salotto- mi annuncia: Dormiro' nuda (per il gran caldo) dillo al Pucciu (nel senso che non irrompa senza annunciarsi, mi auguro).

Dunque siamo sempre noi: tre donne spesso seminude ed il Pucciu. Nel frattempo ci sono stati: piu' di settemila miglia, deserti, coste, caldo, freddo, canyons, musica blues, scazzi, mangiate sovrabbondanti.
Un lento ballato a Memphis.
Memorie di famiglia (mia e di mia sorella) imposte al resto dell'equipaggio.
1000 foto che il Pucciu posseduto dallo spirito di un giapponese ha diligentemente scattato, cosi' come del sale dalla Death Valley e della terra dalle Badlands.

Tra le cose perdute: un radiatore della macchina a San Francisco, due rifiuti per posizioni per cui avevo fatto domanda, il cuore di mia sorella dietro ad un ciccione motociclista (Harley, of course) che ballava benissimo a Memphis, l'occasione di assaggiare un serpente a sonagli e di farsi leggere le carte nel quartiere latinos di San Francisco.

Ma questa e' un'altra storia, se vi interessa, l'Ammerica e' bellissima.

martedì 22 luglio 2008

-2 al trip (o forse ci siamo gia'?)

Orticaria. Cause sconosciute.
Spero di vincerla con cocktail di antistaminici, steroidi ed alcool.
Il che e' perfettamente logico: gli antistaminici mi addormentano, gli steroidi mi innervosiscono, l'alcool ribilancia tutto.
Quando stamattina alle nove e mezzo mi sono apparsi davanti i bambini vestiti da Formula 1 (tutte tutine della Ferrari) ho temuto di aver ecceduto con il terzo elemento, e invece no.

venerdì 18 luglio 2008

Su gentile richiesta

Di Plutonei commenti, ecco la mappa del nostro viaggio. Non e' ancora a posto, ma ci sto lavorando.
La mappa finisce a Santa Fe perche' dopo non sappiamo dove andremo esattamente.


View Larger Map

giovedì 17 luglio 2008

Grandi manovre

Della femminista semi impegnata non e' rimasto nulla.
Della femminista da salotto qualcosina c'e' ancora, ma poco. e quel poco e' andato in pezzi ieri quando mi si e' rotto un attrezzo dei ferri da calza. Il Pucciu mi ha visto interdetta, in kimono e bicchiere di vino e mi sa che si e' visto davanti un futuro di risparmi spesi in riabilitazione o mi ha visto come Liz Taylor- ma meno figa- in "Chi ha paura di Virginia Wolf"



Lo so, lo so.
Vi dico solo che uno ha cercato di fregarci con Craigs list.
Vi dico solo che il Mac del Pucciu e' morto e bisogna comprane uno nuovo, ma tanto adesso con il viaggio, il trasloco, il futuro incerto, chi ha bisogno di svalutatissimi dollari?

Ma:
mia sorella e' sbarcata a Ny e lei e la sua amica ci raggiungeranno per il mitico roadtrip dappertutto negli USA. Saremo Thelma $ Louise e Thelma & Pucciu. In una piccola golf.

e poi, e vi passo uno dei migliori tiramisu' che mi ha passato la bambina filosofa cinquenne: "Fede, tu non devi piangere (facevo finta!) perche' tu sei grande e dormi in un letto grande". Grande pronunciato glande, of course.

E quindi finche' ho un letto matrimoniale, c'e' speranza.

lunedì 14 luglio 2008

Vendesiiiiiiiiiiiiiii

Vendo me stessa - o meglio le mie capacita' a datori e datrici di lavoro a cui vorrei dire: sono una fenomenale sgobbona e credo che in questo lavoro non farei troppo schifo. E invece no. Elaborate lettere di motivazione, Cv ad hoc etc. Si spazia da Israele a Londra, a Bxl per poi finire dove non si sa. Sembra figo in teoria, in pratica mi chiedo se finiro' a fare la muffa a casa della mamma. Anche io come i giovani bamboccioni cari a Padoa Schioppa?

Vendo mobili.
Vendo la macchina.
Venderei anche il Pucciu ma poi mentre cucina la pasta mi fa il balletto di Time Warp nel Rocky Horror Picture Show...e per ora lo tengo

martedì 8 luglio 2008

Dalla grande mela alla grande melanzana

Da Nu YOK sarei tornata tempo fa, con una vestaglia a kimono comprata a Chinatown e delle unghie rosse fuoco fatte da una manicure a Brooklyn. Si, perche' io la manicure la faccio a NY o niente. Sulla manicure nessuno mi ha dato soddisfazione: le mie piccole fans mi hanno snobbato lo smalto (ed io: ma come non vi piace, e' quasi rosa!) e il fratellino di tre anni mi guarda le unghie e mi fa: ma sono marroni. Serpi in seno.

Almeno insieme abbiamo composto questa canzone: (io e la bambina di 5 anni, dotata di finta chitarra elettrica - il ritmo e' tipo blues)

"Non ho fatto niente
Ho visto un serpente
ma non era contento!
Era un lamento!
Ho visto anche un Ippo(potamo)
Si chiamava Pippoooooooo (la finale strascicata completa di scivolata sul pavimento imbracciando al chitarra di cartone)"

Devo filmarla mentre la canta perche' e' straordinaria, un'interpretazione divina!

Nu Yok e' sempre figa, ma calda e affollata. Ed ho rimpianto il verde e lo spazio del Midwest. Segno inequivocabile del fatto che sono "carne morta" e che e' ora di lasciare questa landa. Si accumulano libri da spedire in Italia, stiamo mettendo tutto in vendita, dalla macchina ai piatti, in un attimo di distrazione il Pucciu venderebbe anche me.

L'ineffabile e' forse in preda a multiple personalita': legge Bitch (noto magazine femminista) e ne ho le prove, mi mette ai fornelli a fargli la caponata, dice che mettera' nella sua tesi una lettura di genere, mi da' della dissipata perche' gli scrivo email alle 4 del mattino da NY.

Sara' l'eta'.

mercoledì 25 giugno 2008

Ny Ny

Qui si latita, ma c'e' troppo da fare in questi ultimi mesi di vita americana e la vita vera richiede parecchie attenzioni. Non solo mi sono accompagnata a femministe di ogni taglia e colore durante la National Women's Studies Conference che si e' svolta a Cincinnati,non solo si sono puliti sederi di bambocci e si sono afferrate al volo bambine kamikaze che giocavano all'angelo, ma domani me ne vado a New York per qualche giorno, ad incontrare la mia amichetta che non vedo da dicembre. e per quella che sara' forse la mia ultima visita a NY per un po' prevedo di:

1) fare almeno una corsa a Central Park
2) ritornare a Brooklyn Heights in una vecchia libreria di libri usati
3) ritornare al Met a vedere la sezione di arte indiana

Il Pucciu gia' balla la samba pregustandosi in mia assenza calcio e junk food per tre giorni. Lo ritrovero' diabetico.

mercoledì 18 giugno 2008

Disoganizzazione e destino cinico e baro



La mia 'carriera' di delirante femminista prosegue nella vita reale, ma alquanto in sordina, a causa di ricerca di lavoro, bambini selvaggi da domare ed altre amenita'.

Infatti io e le mie due amiche preferite ci stiamo preparando a presentare un panel alla National Women's Studies Conference che udite udite si terra' a Cincinnati da giovedi' a domenica. Sara' un tour de force di tre giorni di film, conferenze e pure riti femministi. Si, c'e' un rito del solstizio femminista. Mi scappa da ridere ma magari ci faccio un salto, che non si finisce mai di imparare.

Dicevamo. Con le mie amiche abbiamo spostato per quattro settimane l'appuntamento organizzativo, spernacchiate dal Pucciu che ci tacciava di disorganizzazione cronica. e mi puo' anche andare bene, ma l'ultima volta abbiamo rimandato perche' alla sorella della mia amica si sono rotte le acque. Normale direte voi. NOOOO, perche' non sapeva di essere incinta.
Quindi noi femministe saremo pazze disorganizzate, ma il destino e' cinico e baro.

martedì 17 giugno 2008

La quiete dopo la merenda sinoira


Presa qui

Il Pucciu si e' finalmente ripreso dalla piemontesissima merenda sinoira organizzata sabato, iniziata alle sei del pomeriggio e finita all'una. Mi chiedevo stranita come mai fosse cosi' bollito, ma avendo scoperto che si e' praticamente bevuto da solo una bottiglia di Barolo ed una di Amarone, si e' chiarito tutto.

Il nostro e' peraltro impegnato in traffici di traduzioni per dei petrolieri: ieri e' entrato in casa annunciandomi: 'sono il Depositario di un Segreto Industriale' e sti cazzi, invece io ho passato un'ora a sganciarmi di dosso le piccole belve che giocavano alle scimmie. quando hanno addentato le Crocs fingendo che fossero banane ho avuto un tracollo e li ho dirottati verso giochi di principesse. Il fatto che avessero dei Kleenex in testa per fare il velo non ha tolto autorevolezza alle regali figure.

Gli ultimi mesi di vita negli USA passano velocissimi, tra ricerca di lavori, scrutini finali e qualche speranza per il futuro di questo paese (siccome per il mio non ne ho molte). si stanno sposando coppie omosessuali, Al Gore si mobilita per Obama ed io mi sento piuttosto in forma.

venerdì 6 giugno 2008

Fine anno

Ultimo giorno di scuola e ultimo giorno di insegnamento, almeno qui a Cinci, e poi vedremo, ci si dedichera' a tempo strapieno alla ricerca di un lavoro.
Lo svacco e' assoluto: ci ripromettiamo di diventare tutti "amici" su Facebook e minacciano di telefonarmi a casa in italia e di venirmi a trovare.
E' stato un anno bellissimo.
L'unica cosa e' che gli mando la richiesta di farmi amica su Facebook e loro non la accettano, li ammazzo.

giovedì 29 maggio 2008

Pretty cool

Alla fine questo paese un po' lo amo e se lo amo e' anche e soprattutto merito dei miei studenti, che mi hanno fatto scoprire Schoolhouse Rock.


giovedì 22 maggio 2008

Mattinate intense




Grazie alle nuove potentissime lenti a contatto, mi accorgo di una pozzetta scura sul cavallo dei pantaloni.


Pippetto (tre anni), ti e' scappata un po' di pipi'?

No, noooooooooooooooooo, noooooooo

Perche' allora sei bagnato davanti?

No, noooooooooooooooo, nooooooooooo

Dove sono le sue mutande pulite?

Sorella di cinque anni va e le prende - meravigliosi miniboxer a righe credo ricavati da camicia Oxford

ok, e dove sono i pantaloni puliti?

Non lo so!!! Giochiamo che io sono un coniglio e lui un lupo e lei una tigre????


Recuperati boxer puliti e pantaloni forse puliti dalla lavanderia, sciacquato alla meno peggio in piedi nel lavandino un bambino che canta Pere Noel e poi roba indecifrabile

"Pere NOes sggg sghi "

la madre in attesa di un' altra creatura e' "non pervenuta". I gemellini piumati neppure.

Siamo soli, il muratore, i mostrini ed io.

lunedì 19 maggio 2008

giornata storica

Perche':
mandato il primo cv di una lunghissima serie.
Il Pucciu mi ha chiamato mamma. Mi lavavo i denti in bagno e lui ciondolava in salotto.
La nostra relazione e' a una svolta.

giovedì 15 maggio 2008

Polemichini

Sono in polemica.
Una (per esempio me) ha gia' i fatti suoi a cui pensare, tipo il suo futuro abbastanza prossimo. Lavora con serieta', cerca di essere entusiasta, di tenere alta l'attenzione mentre spiega la differenza tra volerci e metterci (voi la sapete?), si interessa genuinamente alla vita dei propri studenti etc, etc.

Insomma, fa il suo stramaledetto dovere, anche se tra un mese lascera' il lavoro. Un'eroina? Una martire dedita ciecamente alla vocazione da insegnante? No, una persona normale che fa quello che deve.

Per quello mi girano vorticosamente quando alcuni studenti intorno a me si fanno modelli dell'atteggiamento pietistico-vittimistico che serpeggia nell'accademia americana - specie tra undergraduates- dove come prof fornisci un servizio e quindi tutto e' dovuto e lo sforzo dello studente deve sempre essere minimo.

Esempi:

Eh ma non posso studiare perche' devo fare quattro lavori, cosa puoi fare tu per me?I miei voti sono bassi, che cosa puoi fare tu insegnante? (io???IOOOOO???)
Eh ma non posso venire a fare il test perche' devo fare questo e quest'altro, possiamo mettere il test quando fa comodo a me?

Mai sentito parlare del fatto che la vita e' dura per tutti e che imparare presuppone assumersi qualche respoinsabilita' nel processo di apprendimento??

Poi li amo lo stesso, specie chi fa una scenetta per l'esame orale portandosi la chitarra e cantando "mi piace la pizza" e poi qualcosa che non ricordo.

martedì 13 maggio 2008

Tornati

Da Philadelphia, dove il Pucciu ha partecipato ad un seminario su amuleti vecchi, ma vecchi, insomma molto vecchi.

Dove abbiamo dormito in lettoni enormi separati, con cuscini su cui c'era scritto "soft" and "firm".

Dove ho visto questo:


The Crucifixion, with the Virgin and Saint John the Evangelist Mourning
Rogier van der Weyden, Netherlandish (active Tournai and Brussels), 1399/1400 - 1464


Dove mi sono appassionata a questi mostrini:


From "Where The Wild Things Are" © by Maurice Sendak.

Dove ho immaginato di essere Rocky su queste scale:



Poi siamo stati presi ostaggio da Delta, poi mi sono incazzata con gli studenti perche' non studiano, ma comunque Philadelphia e' molto bella.

mercoledì 7 maggio 2008

Come andra' a finire?



Sono nel pieno di un periodo surreale, cominciato la mattina in cui i due gemellini biondi di due anni mi hanno accolto calzando sandali argentati rifiniti da piume di cigno. Da li' in poi, delirio.

Mi immergo nella lettura di Richard Scarry, tutto quello che si trova in italiano, insultata dal Pucciu: Minchia Fede ma mi stai ancora nell'epoca dell'incanto!!! Devi essere post-moderna, cazzo, anzi POMO!

Rifiuto gentilmente offerte sacrificali di croste di varicella

Convengo con bambina di cinque anni che si' in fondo sono molto fortunata, "perche' tu (Fede) hai un letto grande! non devi piangere se Babbo Natale non ti porta regali!"

Separo gemellini piumati che si menano in un silenzio irreale

Canto "piove, piove, acqua di limone!!!etc" scendendo le scale magiche, dopo essere stata un pirata, un cane, uno squalo, un dottore


corro la terza tappa della Flying Pig Marathon, il team si piazza trentesimo su 144, mi verso del gatorade in testa e per premio ricevo il guanciale di maiale che un amico cuoco americano si fa da solo nella sua cantina. Il pucciu mi ama perche' il culo si rassoda ed il guanciale e' ottimo. Progetto una mezza maratona per il 2009.

Gioco all'agente di viaggio prenotando per l'epico viaggio negli USA ostelli, motel, tepee, baracche e caverne. Cinci, chicago, yellowstone, seattle, costa nord california, san francisco, yosemite, las vegas, death valley, grand canyon, sud, New Orleans e poi Cinci, un mese in giro. ed io mi preoccupo per gli orsi di Yosemite.

Recito i primi tre versi della Divina Commedia agli studenti. Fallisco miseramente nella seconda classe, dove mi viene in mente insistemente la variazione della matita da qualche parte nel corpo di Dante.

Quindi, per concludere: i bambini sono meglio della psicanalisi ed io cazzeggio invece di cercare lavoro.

lunedì 28 aprile 2008

In America succedono cose

I bambini si prendono la varicella, ma hanno piu' pustole e sono piu' purulente del bambino medio italiano. Il bambino americano non si gratta volgarmente, si struscia gentilmente addosso alla maestra di Italiano che gli legge la storia dei tre bravi lupetti e del grande maiale cattivo, che dotato di martello pneumatico distrugge la casa dei tre lupetti.

La prof, cercando di spiegare il condizionale chiede a studentessa Pippetta:"Pippo e' sull'aereo, va a londra, cosa potrebbe fare (a Londra)?"
"Uhm, ecco, come si dice paracadutarsi?"

Il Pucciu si sveglia la mattina, emette dei PIO PIO PIO con una voce da orco. Il
segnale e' giunto, la moka va messa sul fuoco. Quando va bene il Pucciu riceve anche un dolcetto con il caffe'. In Italia non succede, perche' i due vivono separati. Qualche settimana/mese l'anno separati e' cio'a cui devono quasi nove anni di relazione.

Il 25 aprile passa ignorato, ma non nelle classi di Italiano dove risuona "Bella Ciao" cantata dai Modena City Ramblers. Nel nome della liberta' di tutti i popoli non sono stati assegnati compiti. Si ripercorrono con il Pucciu le vicende dei personaggi che popolano le memorie familiari: il prozio partigiano eroe ma violento e bastardo in casa, il nonno che torno' tardi dalla guerra (e piu' grasso) perche' si fermo' in Germania a far compagnia alle tedesche, il nonno che fece due guerre e che nella prima uccise un austriaco, il bisnonno che ne fece una sola e che non riconosceva l'esistenza dei pinguini.

Si sentono in giro i profumi dei fiori e dei barbecue, arriva la primavera e l'americano del Midwest si incolla alla griglia. Quando non gioca a corn hole, of course.

Hillary rimonta. Qui si deve organizzare trasloco, trovare lavoro, organizzare un mese di giro degli States, nonche' correre fottute 7.7 miglia domenica mattina ad un'ora da pazzi.

lunedì 21 aprile 2008

Back in town



Per ora:
Chicago e' bella.
Non ho messo il sedere sul treno che prendeva sempre George Clooney in ER.
La Chicago deep dish pizza dovrebbe essere dichiarata fuori legge, avendo un peso specifico superiore a quello del piombo.

E io devo correre la terza tranche della maratona, quella piu' lunga.

Dettagliate descrizioni di Chicago (che lo vogliate o no) seguiranno, ora devo andare a fondare la barriera delle sei miglia.

venerdì 18 aprile 2008

Anarchia




- Lei si chiama Pippa e io Pilla siamo gemelle! Tu sei la mamma e vieni e ci svegli e ci urli di andare a scuola !!!!! (in due urlando fortissimo)
- Serpente, serpente, SERPENTE!!!!!!!!! (prende la rincorsa e mi si stampa sulla schiena, finche’ lo tiro su e giochiamo all’elicottero – il serpente e’ la mia chic sciarpa indiana)
- Entro in classe: Dai dai dai, andiamo a fare lezione fuori!!!!! Sul prato!!!!! Daiiiiiii! (due studenti intanto sono arrampicati sulle finestre cercando di aprirle – e’ una classe universitaria)
- Dai Fede, sei a quasi tre quinti della corsa, ce la puoi fare, ce la fai. Al miglio 4 non mi rimane la forza neppure di fargli un gestaccio. Ma continua: come la vuoi la pasta stasera? Io ti elenco le opzioni e tu mi fai un cenno (quota 5.6 miglia – quasi al dunque se correro’ la quarta leg della Flying Pig Marathon, indietro se correro’ la terza)
- Correndo mi asciugo la faccia dal sudore con un piccolo asciugamano e mi viene in mente la Maddalena che asciuga la faccia di Gesu’ in non so quale dipinto – sara’ l’effetto di vedere Ratzinger al tg mentre corro…

Intanto si parte per Chicago. Vedro’ Hopper e ascoltero’ il blues e quando tornero’ sara’ forse tutto normale.

martedì 15 aprile 2008

Fosse Berlusconi il mio problema



Il sole splende ed il Pucciu si aggira discinto in cucina mormorando con la sua "erre" un po' cosi': Povca tvoia povca tvoia, Fede guavda non sono mica contento!
In cucina abbiamo due finestre e zero tende, forse neppure le vicine saranno molto contente o forse si.

Anche non fossero contente, siccome il Pucciu e’ discinto nella sua proprieta’ privata, non possono dire nulla, ma possono voltare le spalle al peraltro sexy lato B del Pucciu.

Un po’ come noi che da lontano guardiamo l'Italia e vediamo cose non ci piacciono, pero’ abbiamo il privilegio di poterci voltare dall’altra parte, di rifare le valige e cercare un posto diverso dove stare.

Un posto

dove nessuno mi dica che per meno di 2500 euro un lavoro non lo accetta neanche (famiglia di due persone)

dove gli ex sessantottotini non ci guardino dall’alto delle cattedre dove siedono inchiodati da decenni vantandosi del fatto che loro hanno cambiato il mondo e noi no

dove i nani e le ballerine vengano esiliati per sempre nel loro magico regno delle novelle 2000-3000, Visto etc e non pretendano pure di parlare, o peggio, fare i/le maitres a’ penser.

dove quello che voglio fare del mio utero, nel mio utero, sul mio utero sia un diritto acquisito una volta per tutte

dove la ggente ggiovane stia a casa da mamma e papa’ perche’ non PUO’ fare altrimenti e non solo perche’ stanno risparmiando per una casa piu’ grande o una macchina piu’ lussuosa (e succede, oh se succede)

dove non senta piu’ nessuno dire che gli extra-comunitari rubano il lavoro agli italiani/americani/inglesi/francesi/etc.

E se un posto cosi’ non lo trovo, rimane sempre l’idea di ripartire dalla comune a Fanghetto, frazione diOlivetta S. Michele (ValRoia)dove allevare in piena liberta’ dei piccoli disadattati che magari non aspireranno nella loro vita solo ad essere felici (e si fotta il resto del mondo).

Yes, We Can.

venerdì 11 aprile 2008

Aprile 2008



A Cincinnati sono fiorite le giunchiglie ed il Pucciu mi ha ricordato della poesia “Daffodils” di Wordsworth:

….And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.

Aspetto le elezioni in Italia con fievoli speranze

Alcuni dei miei piccoli assistiti si sono ammalati: passo parte della mattinata a leggere favole con tre bambini bollenti di febbre accasciati addosso. Infatti sono un po’ ammalata pure io.

Il gran caso delle ultime settimane e’ un uomo che sta portando avanti una gravidanza. In realta’, una donna transgender con apparato riproduttivo intatto che e’ ricorsa all’inseminazione artificiale. E’ successo di tutto, e in una trasmissione la vicenda di quest’uomo (perche’ e’ cosi che si identifica) e’ stata definita disgustosa. Ma come lui stesso dichiara in un articolo su Advocate: “But our situation ultimately will ask everyone to embrace the gamut of human possibility and to define for themselves what is normal”.

Sto per sfondare le 5 miglia (su 6-7 che devo raggiungere entro i primi di maggio). Al primo miglio tutto bene, al secondo voglio morire, al terzo ci arrivo guardando le calorie che faccio fuori, al quarto ho le visioni, di li’ in poi un miracolo se non volo dal treadmill.

Su incoraggiamento del Pucciu ho scritto una magnifica e lunga to do list. Pero’ l’ho persa. E dunque forse ne devo fare un’altra e ci devo scrivere su di cercare la vecchia to do list. Nella to do list c’e’ scritto : trovare un lavoro da qualche parte. E questo mi agita un po’.

mercoledì 9 aprile 2008

Ops, they did it again!

Come avete visto, ho documentato il processo di voto mio e del Pucciu. Fatto il dovere di brava cittadina, mi sono decisamente alterata ieri quando mi e' arrivato nella posta un bel plico le schede per votare ed il mio certificato elettorale.

La brava cittadina che sono si trova poi ad un bivio: cosa fare delle schede? Mangiarsele? Riconvocare Ganesh e Buddha e fare un falo' purificatore? No, manda una mail a chi di dovere. Quando si ha a che fare con la pubblica amministrazione questo e' un passo pericolosissimo, perche' non temo tanto l'errore, quanto la giustificazione dello stesso, che in genere ti fa intravvedere abissi che e' meglio ignorare.

Facciamola breve: durante una conversazione telefonica mi si dice che l'errore e' dovuto al fatto che in un certificato elettorale appariva il mio secondo nome e in un altro no. Pero' il resto combaciava: nome, cognome, data di nascita, comune di residenza.

Insomma, le mie schede ripartiranno oggi per dove sono venute. La fiducia nella macchina amministrativa decresce ed io mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi votato due volte. Se ne sarebbero accorti?

domenica 6 aprile 2008

Edward Hopper mon amour

Tra due settimane, lui, il Pucciu ed io all'Art Institute di Chicago.



Nighthawk, 1942




Room in New York, 1932

venerdì 4 aprile 2008

Momento democratico

Sono arrivate, declinate in deliziosi colori fashion abbastanza primaverili.
Notare sullo sfondo la manina a paletta del Pucciu e una riproduzione/feticcio di Platone impiccato al porta foto.



Ringrazio gli ideatori delle schede, perche' le hanno create in colori che si abbinano perfettamente alla mia borsa preferita. Un tocco di classe niente male.



Anche i numi tutelari della casa femminista, un Buddha del ristorante cinese ed un Ganesh regalo di Ester, esaminano le schede e supervisionano la correttezza dell'operazione. Buddha commenta che i loghi fanno cagare. Ha ragione.



Dopo aver verificato che io non avessi votato per la Dani Santanche' (piuttosto mi sparo) la manina del Pucciu - notaio prende le schede e le piazza nell'apposita busta bianca da sigillare. Notare che la stava per votare lui per sbaglio.




La busta bianca va nella busta con l'indirizzo del consolato di Detroit (nostro consolato di zona). Nella busta con l'indirizzo va anche il tagliando elettorale.



Ecco, e' tutto finito. diciamo che si puo' fare, ma con poca passione e poche speranze.

mercoledì 2 aprile 2008

Quanto ci vuole

Ieri stavo correndo e in preda alle allucinazioni prendevo in considerazione i Grandi Temi della Vita.

Tenetevi forte.

Sono quasi tre anni che vivo a Cincinnati e alla fine dell'estate ce ne andremo. E pensavo che tre anni sono proprio il tempo che ci vuole per sentirsi a casa in un posto che non e' casa tua. Specie se i primi due sono passati a capo chino sui libri che gia' grazie se rivolgi la parola al fidanzato mentre lui fa esattamente lo stesso.

Dopo (quasi) tre anni le cose cambiano: ho abbastanza studenti ed ex-studenti da incontrare sempre qualcuno con cui scambiare due chiacchere, con il pescivendolo amichetto del Pucciu (il Pucciu fa manovre agghiaccianti per essere servito da lui e gli fa l'occhio da triglia) parliamo di suo padre ottantenne che se ne e' andato solo soletto in Italia e non chiama mai. Con il mio solito spirito ottimista io sibilo al Pucciu: "Magari e' morto da qualche parte in italia e non lo identificano!!!"

Cominciamo ad avere amici veri con cui si parla di tutto, soprattutto di cazzate, ma anche dei suddetti Grandi Temi. Nascono bambini e li vediamo crescere, ho il mio parrucchiere di fiducia (in realta' tradito piu' volte, ma lui finge di non accorgersene), il negozio di frutta e verdura preferito che sa che siamo italiani e ci chiede se ci piace il loro "gelato". Ho imparato a fare un nuovo mestiere, e finalmente padroneggio - con pessimo accento - la lingua.

Insomma, mentre sentivo gli spilli della fatica trafiggermi il cervello intorno al miglio 2,5 (e devo solo arrivare a 6, 7 miglia) pensavo a quanto ci vuole, in tempo e fatica ad appartenere ad un posto.

Poi pero' sono scesa dal treadmill e con vago senso di nausea ho ricominciato a pensare alle solite cazzate: cosa cucina il Pucciu per cena?

domenica 30 marzo 2008

Siamo tornati

Riflessioni sparse:

1) siamo tutti vivi e vegeti e non ci siamo persi nessuno. A parte un partecipante che a Rapallo cercando l'albergo (in riva al mare) e' stato trovato da un clone di Berlusconi - biondo- in collina e riportato a casa.

2) sono intollerante ai vecchietti ma credo che neanche loro mi amino dato che una signora locale a Vernazza mi ha chiuso le porte del tunnel che conduce alla stazione su una mano. La scusa e' stata "Ma la porta aperta faceva corrente!"

3) A Bologna l'autista dell'autobus ha tamponato un camioncino, tanto per cominciare bene la giornata. poi pero' mi ha fatto usare il suo Tom Tom (cool!)

4) uscire dalla stazione Venezia-Santa Lucia e vedersi davanti Venezia e' sempre un colpo al cuore. Per riprenderci: tonnellate di baccala' mantecato (Rosticceria al Sotoportego della Bissa- Rialto)

5) La passeggiata dell'amore tra Riomaggiore e Manarola e' infestata dai lucchetti. Abbiamo doverosamente spiegato il fenomeno al gruppo basito. Evitata foto mia e del Pucciu con sfondo di lucchetti.

6) Bologna e' cara come Manhattan ma bella bella. Torino con il sole fa quasi voglia di tornare a stare in Italia. Avvistate e segnalate lumache in vendita a Porta Palazzo.

7) E ora siccome mi sono fregata con le mie stesse mani e faro' una parte della Maratona di Cincinnati a Maggio, chiudo e vado a fare il criceto sul treadmill.

giovedì 27 marzo 2008

Ancora vivi

A stento. Tra pause riposo, pipì ripetute, gente persa e ritrovata, pioggia e sole siamo approdati a Torino.
Plauso al Pucciu che mi ha sopportata mentre mi lamentavo dei vecchietti.

Ora vado che mamma ha fatto le polpette e il tiramisu'.
A risentirci per altri torbidi dettagli.

mercoledì 19 marzo 2008

Il mondo senza bambini

E' molto silenzioso. Reduce da un'ora e mezza a parlare Italiano e a giocare con 3 bambini - devo dire carini e simpatici - dai 5 ai tre anni (parte di un parco di 5 piu' uno in arrivo) mi sento come se fossi scampata ad un bombardamento.

Il momento piu' bello e' stato quando un piccolo di eta' apparente di due anni - abbinato a gemello identico - mi si e' piazzato a tre cm dalla faccia scrutandomi intensamente con occhio ceruleo e senza dire una parola. Ma forse non parla ancora, o la mia bellezza l'ha lasciato senza parole.

Ora torno ai miei Hindu.

Lamentini

Venerdi' si parte per l'Italia. Il Pucciu, io ed altre 14 persone. Saremo in tour per una settimana a Venezia, Bologna, Cinque Terre, e finalmente Torino. L'angoscia striscia: e se mi perdo della gente a Venezia? e se ad alcuni di loro (per la prima volta fuori dagli USA) non piace niente? Ma soprattutto, perche' ho accettato di accompagnarli invece di stare una settimana stravaccata sulle spiagge della Florida?

La mamma mi chiede cosa voglio da mangiare per le due cene a Torino, ed io intanto preparo un valigione di roba invernale da lasciarle a Torino, che tanto il prossimo inverno non saremo piu' qui.

Poi devo solo: finire un paper, prepararmi per un esame e darlo, fare il bucato, stirare, fare la borsa, dare tutti i voti ai miei studenti, ed incontrare dei bambini ai quali daro' forse lezioni di italiano.

Ci si risente passata la buriana.

lunedì 17 marzo 2008

Quel che resta

di un week end in preda agli ormoni. Il Pucciu e' miracolosamente resistito a sequenze vertiginose di buon umore-irritabilita'-lacrima - cattiveria pura.

A mio merito, nessun ulteriore diverbio in strada ma:

una nuova droga per la domenica mattina: il blog/progetto d'arte Post Secret. Stranamente non fa appello alla mia parte morbosa - conoscere i segreti intimi di sconosciuti - ma mi fa quasi tenerezza, perche' mostra la fragilita' e la stronzaggine pura che ci fa umani/e.

il Ny Times parla di studenti transgender e delle loro difficolta'in "When girls will be boys" , in particolare se sono studentesse - iscritte ad un college per sole donne - che stanno diventando uomo, o che rifiutano tout court di essere identificate con il sesso femminile e maschile.

e, infine, speriamo che Tom abbia ragione:

You can never hold back spring
You can be sure that I will never
Stop believing
The blushing rose will climb
Spring ahead or fall behind
Winter dreams the same dream
Every time

You can never hold back spring
Even though you've lost your way
The world keeps dreaming of spring

So close your eyes
Open you heart
To one who's dreaming of you
You can never hold back spring
Baby

sabato 15 marzo 2008

Fratelli Coen e scontro di civilta'

Ho visto "No country for old men". I fratelli Coen non li capisco o non mi piacciono, insomma, ci rinuncio.
L'aver visto un film che non mi e' piaciuto deve avermi fatto aumentare l'aggressivita'. Infatti torniamo a casa alle 11 e mentre stiamo per entrare vedo le dirimpettaie della casa di fronte che trasportano lungo il marciapiede un segnale stradale con tanto di palo che proviene dalla mia strada. e li' mi e' montata la furia.

Interpellate sull'opportunita' di fregare un bene che e' proprieta' pubblica su cui persino IO pago le tasse, mi ignorano. Ma cazzo, si lamentano che non vogliono pagare tasse, hanno dei servizi ridotti al minimo, la strada se va bene te la pulisci tu spazzando davanti alla tua casetta, l'immondizia ce la ritirano una volta la settimana, nevica e non puliscono le strade, e tu rubi un segnale stradale (con tutto il suo palo)?

Scendo in strada e pinzo una delle colpevoli, la quale mi fa: eh ma era rotto!

Secondo errore, giustificare una cazzata con una cazzata piu' grossa.

Ma si aggiunge la classica stronza che non puo' mai mancare: "Fatti gli affari tuoi, bada a cosa succede nella tua proprieta' privata!!!!"

Risposta tipicamente americana.

Benche' non sia marxista, l'appello alla proprieta' privata mi trasforma in un' inferocita Rosa Luxemburg sulle barricate. Data l'aggressivita' molesta della paladina della proprieta' privata, inutile spiegarle la differenza tra proprieta' pubblica, il maledetto palo, e la loro casetta, che si' gli appartiene ed e' privata.

Il Pucciu intanto interveniva ma noi iene neanche lo ascoltavamo. Una delle due si e' scusata e ha detto che lo rimettera' a posto.

Ecco, tutta colpa dei fratelli Coen.

giovedì 13 marzo 2008

Donne, uomini, e qualche puffo

Il governatore Spitzer coinvolto in un giro di prostituzione. La moglie terrea gli sta accanto mentre lui in conferenza stampa chiede scusa. Queste immagini mi fanno sempre un po’ tristezza, comunque posso anche capire la decisione (per la famiglia? per la posizione?) ma senza neppure dire una parola? Senza mollargli dei gran calcioni sotto al banchino? Spero che dopo aver dato questa imagine di triste sottomissione a casa lo abbia massacrato di botte.



Pero’ la questione ha un po’ riaperto il dibattito sui sex workers. Finira’ a tarallucci e vino per Spitzer, ma spesso le sex workers coinvolte in questi casi rischiamo la prigione. Sappiate che il mondo femminista non e’ unanime nei confronti della prostituzione: c’e’ chi la considera come uno dei simboli peggiori del sistema patriarcale e sostiene che vada proibita in modo assoluto e chi, il movimento dei sex workers, che sostiene che appunto e’ un lavoro – quando e’ una scelta - e come tale va legalizzato e vanno anche garantiti tutta una serie di diritti.

Peraltro, ieri apro la prima pagina di repubblica.it e leggo qualcosa come : “Spitzer da’ le dimissioni, gli succede il vice NERO E CIECO” Tutto vero, ma chi cazzo li decide I titoli?

Obama vince il Wyoming. E qui un post interessante su come il linguaggio e lo stile di Obama ricalchi quello usato dai Repubblicani.

Delle mie studentesse hanno scritto un dialogo per il loro esame orale incentrato sui seguenti argomenti: voci misteriose, Puffi che appaiono e scompaiono, droghe, e un Gargamella che si finge psicanalista con l’obiettivo di stanare I puffi.

mercoledì 12 marzo 2008

Karma e caffe'

Non so come sia iniziata la cosa, ma ieri in classe ho raccontato agli studenti quando l’anno scorso un ragazzino sconosciuto offri’ il pranzo a me e al Pucciu “just because”. Ancora sconvolta dalla generosita’ disinteressata andai in uno Starbucks e comprai alcuni dolci per I miei studenti dell’anno scorso, “just because”.

Ebbene, ieri un mio studente ha riportato un’altra storia: c’e’ un signore nel drive through di uno Starbucks, quindi e’ seduto in macchina e sta aspettando di essere servito. Purtroppo pero’ il signore nella macchina dietro di lui comincia a strombazzare innervosito, si incazza per I tempi lunghi e si produce anche in gestacci poco signorili.

A questo punto, il signore insultato e strombazzato, invece di prendere un randello, scendere dalla macchina e spaccare il parabrezza del villanzone, dice all’impiegato che paga un caffe’ extra da offrire al maleducato.

Risultato: due ore di coda al drive through di gente in macchina che offriva il caffe’ a quello dietro.

martedì 11 marzo 2008

La neve scende sul Midwest - Una Storia illustrata.

E va bene, sono venuti giù 40 cm di neve! Come succede quasi ogni anno.

Tragedia, perché il sale non c’è, le strade non le puliscono, i miei studenti cercano di ottenere l’estensione di una deadline di cui sanno da tre settimane… L’ira di Dio! Per non saper né leggere né scrivere, noi ci siamo ritirati in casa, con libagioni abbondanti.

Ma sappiate che alcuni uomini coraggiosi si sono avventurati fuori: ecco a voi un Pucciu smagliante in versione volontario Olimpiadi Invernali 2006. Non è elegante e distinto nel suo giaccone grigio ghiaccio? Il nostro piccolo ometto stava giusto tornando da un giro di ricognizione intorno al quartiere. Non ha riportato nessuna scena di panico e sciacallaggio, ma forse qualche folle è DAVVERO in circolazione. Abbiamo infatti avvistato un giovane con 6 lattine di birra e con i bermuda che si aggirava in strada chiedendoci se eravamo contenti del tempo. Doveva essere in stato confusionale.



Intanto la nostra eroina incitava l’uomo di casa all’azione, ovviamente dal caldo bollente della sua casetta. Sappiate infatti che nel Midwest l’effetto serra è quello che hai in casa d’inverno.
Comunque sia, la nostra si sente fiera del suo uomo coraggioso, ma al tempo stesso si osserva i piedi vergini da pedicure costantemente nudi (ritornello del Pucciu: mettiti le calze che ti viene il mal di panciaaaaaa…) e si sente in colpa per quelle macchie di avocado fuggito sul tappeto di cui è ovviamente la sola ed unica responsabile. Il senso di colpa non è peraltro tale da schiodarla dal divano e dalla lettura di Vanity Fair di Marzo.




Ben presto gli eventi prendono una svolta inaspettata: un’astutissima Fede si manifesta incredibilmente attiva e infagottata in stivali, maglione anti-sesso e piumino, dichiara: “Vado a spalare!” Un silenzio irreale scende nell’appartamento. Il piccolo Pucciu, pensando che la nostra eroina stia definitivamente impazzendo, si offre di scendere con lei, dove la osserva spalare e sbuffare, spalare e sbuffare. Il tutto finisce con un Pucciu che spala e con l’eroina che fa un pupazzo di neve microcefalo, svergognata dai vicini che subito ne fanno uno stupendo, alto quasi due metri. Megalomani come gli americani…



Conclusione con il botto con una battaglia a palle di neve. Peccato che l’infido volontario delle Olimpiadi sia attrezzato di pala e al grido belluino di “Passion lives here!!!!!!!!!!!!!!!!!” (slogan di Torino 2006) faccia ripetutamente la doccia di neve all’impavida femminista, che, adusa ai feroci complotti fallocrati e sessisti che combatte nella vita quotidiana, non si scompone e gli caccia ripetutamente ricche manate di neve in bocca.
Bagnati fino alle mutande – da quanto non mi ghiacciavo il sedere nella neve – i due si arenano nell’unica postazione adeguata ad un weekend di neve: il letto.



Poi va beh, il Pucciu dichiara anche che è quasi morto in una partita di basket – Amore, ma quando stavi per morire hai visto la mia faccia? – ma questa è un’altra storia.

sabato 8 marzo 2008

8 Marzo

Oggi, Festa della Donna (ricorrenza che mi rifiuto di riconoscere), la posta elettronica mi accoglie con gli auguri degli studiosi italiani del Giudaismo. Ovviamente citano una preghiera di ringraziamento a Dio per aver creato la donna, omettendo adeguatamente la ben più famosa "Benedetto sia tu nostro Dio, signore dell'universo, per non avermi creato donna"...
Cincinnati è paralizzata sotto una coltre di neve, pare a causa di una banalissima carenza di sale. Qui nel Midwest ci accontentiamo di 40 cm per creare un'atmosfera da dopobomba: scuole e uffici chiusi, strade bloccate, gente che ti ferma per strada per chiederti se sai di un negozio aperto...
Mi toccherà ritirarmi in casa davanti a Georgetown vs. Louisville!

P.S.: In caso a qualcuno interessasse, io sto con Obama. Ah, l'ennesimo risvolto dialettico della casa femminista!

venerdì 7 marzo 2008

giovedì 6 marzo 2008

Di rospi e Gesu'

Ieri, dopo le fatiche delle mie riprese televisive, cena con amici in posto fighetto che offre menu scontati per noi poveracci.

Durante la serata ci siamo chiesti - da sobri:

1) Se Gesu' tornasse, andrebbe all'"Oprah Winfrey Show"? Che lingua parlerebbe? qualcuno lo ascolterebbe?
2) Lecchereste un rospo/rana per un "trip"? E qui il tavolo si e' spaccato: gente che leccherebbe una rana non leccherebbe mai un rospo, cosa che trovo un filo razzista. Io non leccherei niente.

mercoledì 5 marzo 2008

Sdoppiata

Guardare alla tele una Hillary Clinton di nuovo in pista, quasi commuoversi all'idea che forse ce la si fa ad avere una donna come Presidente degli USA e contemporaneamente leggere che sta diventando un must accoppiare colore dei capelli al colore del ""hair down there"". Notare che per le eccentriche ci sono simpatici colori quali il rosa.

Ma l'abbinamento per eccellenza non era scarpe e borsa?

lunedì 3 marzo 2008

Banali dettagli

che confermano il fatto che la civilta’ occidentale e’ in decadenza. Primo, il prosperare di negozi per accessori per animali domestici, Pura follia. Piuttosto che dare soldi ai rifugi di cani abbandonati quando nel mondo c’e’ ancora gente che non ha casa, lavoro, soldi, dignita’ niente, mi taglio la mano.


Il secondo segno proviene diritto da Manhattan, dal mitico negozio di giocattoli FAO Schwarz. In quel luogo incantato c’e’ un
adoption center dove ci sono”infermieri” e “dottori” che danno in adozione bambini e bambine (finti) ad altri bambini e bambine (veri?). Quindi di solito una bambina va li’, e aspetta che le diano in adozione un bel bambino/a. Che tenerezza! A patto che non si rifletta sul fatto che recentemente e’ venuto fuori che I bambini finti bianchi “vendono” bene e quelli afroamericani decisamente meno,

Tocco di cattivo gusto e gossip: la piccola figlia di Brangelina, che ha almeno 3 fratellini adottati, e’ stata fotografata in braccio alla mamma con una di queste bambole.

sabato 1 marzo 2008

5 minuti di celebrita'

Attirati dalla mia storia (che non so quale sia e come sia conosciuta ad un gruppo di studenti) alcuni piccoli studenti, incaricati di fare il video promozionale della graduate school, mi hanno chiesto di apparire nel suddetto video, con tanto di mini intervista.

A parte che sembro per ora un criceto, su istigazione del Pucciu che gia' fa da agente-magnaccia, gli ho gia' detto che l'orario che avevavo stabilito non andava bene. Il che e' vero, perche' saro' una studentessa del Pucciu il lunedi' al suo immancabile corso sulla kabbalah. quindi gia' diva e pure amante del professore. Mi sento molto torbida.
La grammatica fa schifo, diciamo che sono i postumi dell'anestesia.

venerdì 29 febbraio 2008

e due!

Siccome ce ne andremo, per sicurezza io continuo a seminare parti di me a Cincinnati. Oggi parte un altro dente del giudizio. ma questa volta, come dicono qui, mi mettono a dormire. Pratica di cui non ero assolutamente informata; in Italia il mio medico non mi ha mai proposto la cosa, e quindi lui ed io abbiamo condiviso bei momenti in cui mi guardava negli occhi durante l'estrazione e mi chiedeva: cosa faccio io adesso con questo dente?

Inutile dire che come al solito, ho firmato fogli e fogli in cui mi si informa dei minimi effetti collaterali (dopo ti fara' male) o dei massimi (morte), in modo tale da pararsi il culo per eventuali cause e lamentele.

Sono giorni che gli studenti mi spifferano nomi di potentissimi anti dolorifici - oppiacei - che devo assolutamente provare, magari con una birra - cosi' il prossimo interventino lo facciamo al fegato.

Il meglio al solito e' il Pucciu che mi DEVE accompagnare, senza accompagnatore ti cancellano l'appuntamento:
Pucciu, ho gia' preparato l'assegno, se sono rincoglionita dopo aggiugi tu la cifra.
Ok, ma se muori mi lasci tutto?

giovedì 28 febbraio 2008

Autopromozione

Se capitaste dalle parti di Cincinnati nel prossimo mese e mezzo (cosa ovviamente probabilissima) e non aveste niente di meglio da fare (dopotutto state a Cincinnati!), potreste partecipare al mio appassionante mini-corso introduttivo sulla mistica ebraica, "From Ezekiel to Madonna".
O anche no.

Il Pucciu ha bisogno di Betty

Il Pucciu sostiene che la mia emancipazione avviene al prezzo della sua oppressione

chatta con il suo amichetto in Italia spettegolando su queste donne stronze che non fanno una mazza in casa e che li opprimono, che loro poveretti almeno potessero fare i casalinghi e basta, no, gli tocca anche lavorare!

mi mostra la minimissima bollicina da ustione che gli e' venuta fuori per aver infornato ieri il pane e si lamenta del dolore lancinante

con tono drammatico ieri sera mi fa: ANCHE domani devo fare (=sbattere nel forno) il pane???? No amore, domani ti compro la zangola e fai il burro.

Insomma, il Pucciu soffre di quello che una decana del femminismo americano, la mitica Betty Friedan, chiamo' il "problem that has no name". In pratica fu la prima ad analizzare le cause dell'insoddisfazione delle casalinghe americane negli anni 50: apparentemente avevano tutto, e pero' soffrivano. La Betty si riferiva soprattutto alle donne americane middle-class (bianche) e per questo fu poi aspramente criticata da altre femministe, soprattutto di colore.

Ora scusate, ma devo andare ad esercitare la mia oppressione imperialista su qualche maschio a caso.

mercoledì 27 febbraio 2008

Yes, I can

GEMINI (May 21-June 20): "Where my heart lies," wrote Robert Browning
in his prayerful poem, "let my brain lie also." That's my wish for you to
experience in the coming weeks, Gemini. It's not a wistful, ineffectual
wish, either: My astrological analysis indicates that the cosmos will be
conspiring to unify more than a few of your fragmented parts. In fact, I
predict that your thoughts and feelings will converge in a vigorous
collaboration that will ultimately generate excellent karma for you and
others.

In realta’ il mio cervello giace da qualche parte, in mille pezzi (provate voi a porvi la seguente domanda: puo’ il cosmopolitanism – non il cocktail- offrire un’alternativa alla costruzione binaria dell’identita’ israeliana e palestinese?)

Tolto il sassolino intellettuale, via alle minchiate:

Yes, I can:

sopravvivere alla faida femminista sul conflitto israelo palestinese

divertirmi a leggere che lei, Alice Waters (sotto), anima di Chez Panisse, slow foodista ancora prima dello Slow Food, amica di Carlo Petrini, e finalmente autrice di una delicious revolution ritrovo’ la sua ispirazione culinaria in una pizzeria di Torino




ammirare Clinton (Bill) che si incazza contro un pro-choice




Vedere i tre Austin Powers e volere un mini me che attacca i miei nemici. Io pero’ lo vestirei di nero come me, con le all star rosse.



ammirare Clinton (Hillary) che tiene testa a Obama nel confronto televisivo in Ohio e ammette di rimpiangere il voto del 2002 pro-guerra



cucinare su sua ricetta, un ottimo garlic bread

venerdì 22 febbraio 2008

vittimini

Nevica e l'Universita' non chiude. e' giunto quel momento dell'anno in cui smetto i panni di persona normale e divento vittimini. Nessuno e' stanco come me, nessuno ha freddo come me, nessuno e' piu' angariato di me. La triste verita' e' che abbiamo finito il vino.

Pero':

e' passato di qui Spike Lee e ci ha parlato di leadership, incoraggiando i giovani studenti a seguire i propri sogni e a diffidare di genitori "dream killers" - quelli che ti dicono ma no dai fa il/la commercialista invece che l'attore di varieta'. Io da bambina noiosa e borghesuccia volevo fare la maestra, mai un frizzo o un lazzo. fossi bambina adesso, ovviamente la velina. Comunque sia, Spike e' simpatico e vota Obama. Poteva fare di piu', ma per bilanciare il suo ottimismo ho gia' prenotato il suo DVD documentario mazzata su Katrina when the leeves broke" "

in classe si dibatte sul perche' la parola "puffi" non venga tradotta dai traduttori automatici. E soprattutto tenetevi forte perche' mi hanno fatto sapere che il fiume piu' lungo del mondo non e' piu' il Nilo, ma il rio delle amazzoni.

il Pucciu miete ufficiosi successi accademici e anche qualche dollaro in piu' per il prossimo trasferimento. il momento in cui potro' stare a casa in pigiama tutto il giorno a cazzeggiare si avvicina a grandi passi. dopo essermi chiesta per anni (8 abbondanti) perche' mi sono messa con un filosofo studioso di misticismo invece che con un bocconiano doc che mi lavora nella finanza, forse adesso avro' un ritorno dell'investimento.

martedì 19 febbraio 2008

Il Terrore corre sul miele

Permettete che mi guardi l’ombelico e la vita amorosa, dato che San Valentino e’ finito e non sono piu’ a rischio di smancerie.

Il pucciu ed io siamo apparentemente sbagliati insieme. Lui sogna e – neanche troppo segretamente - una biondina magra con il filo di perle. Non e’ colpa sua, gli piacciono cosi’. Sogna una donna ordinata e precisa come lui, non una che ha attraversato tutta Venezia a piedi con un indumento intimo incastrato nel risvolto interno dei pantaloni.

Questa e’ la condanna di tutte le donne di casa mia: essere disordinate allo stremo e stare con uomini fissati con l’ordine Mio padre, per esempio, e’ fissato con le cose disposte a 45 gradi. Si puo’ vivere cosi'?

Il nostro livello di disordine e’ serissimo. Per dire: una mia parente e’ stata coinvolta tempo fa – come testimone - in delle indagini su una persona scomparsa. Quando apri’ lo sgabuzzino di casa per mostrare alcuni documenti ai poliziotti, c’era cosi’ casino che un poliziotto commento’ che forse la persona scomparsa era sepolta la’ sotto.

Ma divago.


Ora che sapete, potete immaginarvi il mio terrore di oggi, quando, uscita ormai di casa, mi sono resa conto di non sapere se 1) ho finito quella fetta di pane con il miele che al Pucciu fa schifo perche’ appiccica? 2) Siccome credo di no, dove e’ quella fetta? 3) Poiche’ sono tornata a casa a cercarla e non l’ho trovata, cosa mi fa il Pucciu se la trova lui?

lunedì 18 febbraio 2008

Gnocchi e psicopatici



Quello che fa lo psicopatico con camicia rossa e' un mio studente. Notate la perfetta pronuncia di "gnocchi".

(S)fashion - si stava meglio quando si stava peggio.



Ritagliavate le bamboline di carta a cui mettevate poi su i vestitini? Io si! Ritagliavo anche di merda, se e’ solo per questo, ma comunque. Ebbene siete, antichi o antiche.

Il NY Times che mi sono letta ieri a letto tentando di farmi venire le piaghe da decubito dice che queste povere bamboline sono roba da museo. Ora c’e’ l’agghiacciante Stardoll, la versione digitale delle suddette bamboline. Non solo potete vestire (con dubbio gusto, mediamente) personaggi famosi, ma potete anche comprare per le vostre bamboline vestitini firmati da Donna Karan o da Heidi Klum, che concedono in esclusiva il loro marchio al sito.

Volete vestire Britney, Laura Pausini, Riccardo Scamarcio? No problem! La cosa agghiacciante/interessante e’ che sul sito ci sono circa 1200 marchi di abiti, conosciuti e meno conosciuti. Il responsabile dell’intera cosa dichiara che le teen agers, maggiori utilizzatrici del sito, sono quelle che richiedono una vasta gamma di marchi. Secondo una ricerca recente, la teen ager media americana parla di “brands” almeno 150 volte al giorno.

Il che non mi stupisce, pensando a mia sorella (solo da parte di mia padre) che a noi altre tre sorelle chiedeva – a 8 anni – se avevamo il D*do di P*mellato, di che marca erano i nostri “toppini”, e gia’ conosceva I prezzi di almeno tre diversi jeans di marche da tamarra. Per me che a 11 anni conoscevo solo il marchio “Superga”, mia sorella e’ una specie di anticristo.

Ritornando a noi, ora vado a mettere un tailleur da suora a Britney, secondo me la aiuterebbe nel riavere indietro i bambini.

domenica 17 febbraio 2008

Yoko e John, Andy e Spike

Come alcuni sanno, mi sono proposta, in un impeto da kamikaze, di portare qualche studente e (very) senior citizens in viaggio in italia. Una settimana tra Venezia, Bologna, Cinque terre e Torino. Siccome nei casini non mi ci ficco mai da sola, ma mi faccio punto d'onore di trascinarci il mio amato Pucciu, viene pure lui. l'altro accompagnatore e' un eruditissimo prof che avra' almeno 70-80 anni.

Venerdi' eravamo ospiti nella sua classe di cultura Italiana per parlare di Torino. Tra una balla e l'altra quest'uomo ci fa: " Ma vi ho mai parlato della serata che io e mia moglie abbiamo passato a Chelsea con John e Yoko?"
a momenti caschiamo dai nostri banchini.

Basta, questo signore piccino, fragile e coi capelli bianchi all'improvviso adotta lo slang anni 60 e ci racconta di essere andato a casa dei due che stavano guardando un film su una mosca che si posava sul corpo nudo di una donna. (due palle). dopo mezz'ora, vedendo che i due non si scollavano dalla visione di tale mazzata, si rivolge a John e gli fa:" Hey man, it has been cool, but now we have to split!" e molla Yoko, John e la mosca. A me tra l'altro Yoko fa paura.

quando nella mia lezione su Torino ho accennato al fatto che il gianduiotto era uno dei cioccolatini preferiti da Andy Warhol, interviene: " ah, ho conosciuto pure lui!". Ricordandoci che martedi' viene a parlare all'universita' Spike Lee, ci racconta di averlo conosciuto in aereo.

Mercoledi' sera io e il Pucciu siamo ospiti a casa loro, accessoriati di bottiglia di vino, in modo da oliare il caro signore e vedere che altro ci racconta.

giovedì 14 febbraio 2008

San Valentino

Messiah: Sai, mi hanno dato la borsa di studio per partecipare al workshop sui manoscritti ebraici. Vado a Philadelphia a Maggio!
Fede: Ah, figo, vengo anch'io! Cosa c'è di bello da vedere a Philadelphia?
Messiah: Ma, non so...
Fede: Il formaggio?

Hey, Hey, happy V-DAY!



V come vagina, naturalmente. Qui il link al sito di Eve Ensler, autrice dei Monologhi della Vagina.
L'anno scorso chiesero a un po' di ragazze in campus: "se la tua vagina potesse parlare, che cosa direbbe?". In questo momento credo risponderei che mi piacerebbe che si levassero dagli slip delle donne italiane un tot di benpensanti, moralisti, clero e bigotti. L'anno scorso - bei tempi- mi fu assegnata la frase: start again"

mercoledì 13 febbraio 2008

Perche’ (non) voto Hillary Clinton

E' ormai un incubo, pure con la mamma al telefono dopo gli usuali pettegolezzi, aggiornamenti, comunicazioni di servizio - il colesterolo e' perfetto, affanculo la dieta (mia), parlo delle elezioni americane. E allora:

voterei Hillary perche':

Anche se sono abbastanza contraria alla versione brutale e semplificata dell’Identity Politics per cui se sei donna voti una donna, se sei afroamericano/a voti un afroamericano/a, mi secca che Hillary sia attaccata brutalmente soprattutto e spesso solamente perche’ e’ una donna. Qui un interessante articolo di Stanley Fisher sul NY e guardate – e vi voglio basiti/e - questo video (sotto) segnalato da feministing.com, e poi trovatemi un esempio di qualcuno che, che so, chiede a Obama se e’ vero che era lo st*llone della sua classe in tutta tranquillita'.



Dunque, finche’ stiamo messe cosi’, e viviamo in una societa’ in cui e’ normale che ti insultino solo perche’ sarai anche una scassamarroni, ma sei capace ed intelligente ed osi essere ambiziosa, io tra un uomo e una donna, a parita’ di schieramento politico, scelgo una donna.

Immagino siate sollevati, ora che sapete come la penso.

martedì 12 febbraio 2008

Ci risiamo



E questa volta non ho neanche piu'a tenermi viva il miraggio di una settimana in Florida con c*lo al sole a fine marzo.

lunedì 11 febbraio 2008

La felicita’ e’ una “U”- riflessioni del week end

se avremo un figlio o una figlia, in un futuro lontanissimo,lo/la porta il Pucciu al corso di acquaticita’ (io non ho cazzi e non chiedetemi perche’ parliamo di queste cose, non lo so)

la decisione della Turchia di levare il bando al velo nelle università’ mi sembra una buona notizia. Uno degli utenti – purtroppo statunitense - che commentano la notizia sul forum di Al Jazeera offre un’interessante ed illuminata spiegazione al perche’ del velo. Tenetevi forte. Il velo lo piazzano i mariti addosso alle mogli, perche’ se un altro uomo vede la belta’ della moglie poi magari lei e l'altro lui si innamorano, e scappano insieme. Lei vuole scappare perche’ il marito la picchia, naturalmente. L’utente, il cui commento oggi era sparito, va sottoposto a rieducazione a suon di saggi femministi e di film iraniani senza dialoghi– una tortura un po’ pesante, lo ammetto, ma spero efficace. Inizierei il trattamento con
questo e con questo, che sono davvero interessanti: anzi mi spigno a dire che il secondo e' uno dei miei articoli preferiti. Poi non dite che in questo blog non si affoga nella cultura.

se voglio correre a Maggio la 10K della Cincinnati Flying Pig Marathon forse e’ il caso che cambi il programma sul treadmill che corrisponde a “vecchietta che fa la passeggiata intorno all’isolato” e mi sposti su qualcosa di lievemente piu’ dinamico. Sulla mia eventuale partecipazione alla 10K si e’ aperto un giro di scommesse milionario. Il Pucciu ha scommesso 100 dollari contro. Con me.

dice la mia rubrica/droga preferita Modern Love del NY Times della domenica che la felicita’ e a forma di U, si e’ piu’ felici intorno ai 20 e poi da vecchi. Il NY Times dice anche che in futuro forse mangeremo tutti insetti e meno pesce, perche’ di pesci non ce ne saranno piu’. Allora si’ che saro’ saro’ infelice, senza gamberoni e aragoste, senza sushi! Il NY Times ogni tanto e’ apocalittico.


L’angolo della casalinga: saranno i geni panettieri della famiglia materna, sara’ la frustrazione per il pane che si trova qui, che fa schifo, e a cui aggiungono l’odiato corn syrup, ma mi sono incaponita a fare la pagnotta perfetta. Mio zio invece cerca il primo perfetto di pesce, ma questa e’ un’altra storia. Comunque ieri al settimo tentativo, ho realizzato la perfetta pagnotta con questa ricetta che gira da qualche anno sui blog culinari. E’ il famoso, strafamoso “No Knead Bread”. Ora che l’ho fatto bene mi sento a’ la page. Purtroppo, la sfiga ha voluto che il Pucciu ci abbia messo mano per un secondo nel mettere il pane in forno, quindi naturalmente si bulla e dice che il merito e’ tutto suo.

sabato 9 febbraio 2008

un sabato da leoni



Il "frisson" di oggi pomeriggio prevede l'ascolto dell'opera alla radio mentre lavoro a maglia alla solita copertina - che ho una deadline che si avvicina. Ora mi chiedo, se a 31 anni passo il sabato pomeriggio cosi', cosa faro' da vecchia?
1) le stesse cose che faccio ora, non avro' rimpianti
2) mi faro' le canne con i nipoti e faro' la paracadutista come quella degli assorbenti - ma io senza, che sollievo la menopausa.
3) sono gia' vecchia, inutile preoccuparsi

venerdì 8 febbraio 2008

piccole femministe nella notte

stanche e con il mal di testa io e la mia amica ci diciamo che va beh, facciamo un salto alla festa organizzata dalla capa femminista del nostro dipartimento. Ma alle nove e mezza facciamoci un segno e scappiamo.
da brave ragazze compriamo due bottiglie di vino, parcheggiamo la macchina.
Suoniamo il campanello.
della casa sbagliata, ovviamente.
Il padrone di casa, a cui sghignazzamo in faccia, la prende bene e ci augura pure buon divertimento.
(ste case americane con giardinetto davanti e dietro sono uguali! E di notte il civico non si vede e va be, noi siamo due rincoglionite).

Poi ce la facciamo. Veniamo introdotte a femministe di fama internazionale americane, israeliane, e libanesi, tra cui una performer, molto brava. Cerchiamo di fare conversazioni intelligenti, ci scoliamo vino, che magari non ci fa piu'intelligenti, ma piu' sciolte di sicuro. Il problema e' trovare un delicato equilibrio, la disinvoltura puo' sfociare in un orrido svacco.

A mezzanotte eravamo sdraiate sui divani, con gente che spettegolava apertamente su prof e studenti, con la prof performer che ci faceva morir dal ridere con storie di una femminista amica la cui testa (solo la testa) e' stata congelata in Arizona e con storie di sua madre che a Beirut, pur in condizioni estreme, senza elettricita' ed acqua per parecchie ore al giorno, era l'unica ad aver sempre il ghiaccio pronto per i suoi cocktails- grande donna.

Un solo uomo, il nostro eroe personale, che non solo partecipava alla conversazione, ma serviva caffe' e cappuccino a tutte.
Mercoledi' sera invece sono invitata a partecipare ad una knitting session.

martedì 5 febbraio 2008

Caro emigrante, ti scrivo

Mi ha scritto il Chiampa(rino) - sindaco di Torino. Una bella letterina con DVD annesso di video di 4 minuti sulla nostra bella citta'. Che, devo dire, fa pure una splendida figura: mi son vista correre al Valentino, ingozzarmi di gianduiotti e prendere un aperitivo al quadrilatero. Ma torniamo al Chiampa che mi fa sapere che la citta' e' cambiata tanto, ma tanto, e che lui e la citta' non si dimenticano di noi che stiamo all'estero iscritti al mitico Registro per gli Italiani all'Estero. Non me lo dimentico neppure io, dato che ora non ho neanche piu' la mutua. Sia quel che sia, grazie Chiampa. Ora so che "passion lives here", che "taste lives here", che "history lives here" etc.
Mi spiace un po' sapere che a Torino non ci sono piu' le carrozze e che il tram non passa piu' in Piazza Catello, ma pazienza. Appena parte il prossimo bastimento magari torno a casa e mi faccio un'idea...

lunedì 4 febbraio 2008

diamoci una botta di cultura



E che non si dica che non sono una finissima intellettuale:

A Border Passage: a Journey from Cairo to America, di Leila Ahmed: parla di Egitto, identita', imperialismo, ed e' una bellissima autobiografia. Non so se sia tradotto in italiano.

e anche Persepolis di Marjane Satrapi: storia a fumetti, Iran. e' tradotto anche in Italiano da Lizard. Il film e' stato presentato a Cannes. (probabilmente lo conoscete tutti, ma al solito, arrivo tardi).

e infine: Tender at the Bone di Ruth Reichl, tradotto in Italia da Tea. Un'autobiografia basata sul cibo, particolarmente divertente la madre della protagonista, soprannominata la "Regina della Muffa".

e per il decennio 1998-2008 ho dato.