lunedì 17 dicembre 2012

Due o tre cose

Arrivata in Europa con la Squatter party-girl tatuata addosso, che durante il lungo volo, invece di dormire faceva gli occhi dolci ai maschi possessori di Mac, oltre a sfidarsi a versetti e manate con la bambina Elsa vicina di posto. Abbiamo invece disperso la rompipalle bambina Lidia che mi consigliava (6 anni) come educare il mio"little angel"-peraltro Lidia e' una fascista come stile educativo.

E poi, "little angel" a chi?

A Francoforte (ma anche a Torino) ero la piu' stracciona di tutti, insaccata nei jeans, con la tetta di fuori  usata a mo' di tappo appena la belva urlava, e gli Ugg. Gli Ugg fanno cacare, lo so, ma sono delle ciabatte. Per rifarmi ho comprato il profumo al duty free ed un carissimo panino al salmone e rafano. La bambina ha assaggiato il panino, autosvezzamento ok, ma il rafano e' un po' estremo.

E ora, il tourbillon famiglia-amici- magnate-telefonate. La Squatter va a dormire tardissimo e si sveglia elegantissima nel suo pigiamino, pure pettinata con la riga da una parte, sorridente benche' piena di pipi' fino alle orecchie. Io sembro una pazza.

Rientrare in famiglia vuol dire anche ripiombare in tragicomici psicodrammi, come la perdita di chiavi della macchina, incolpamenti, colpi di scena, tentativi di scassinamento della macchina stessa  - telecomandati da esperto di scassinamenti - con compartecipazione dei vicini di casa, un coso per misurare la pressione e una gruccia di fil di ferro. Il buono della situazione e' stato darsi la licenza di bere alle 5 del pomeriggio. Il jet lag da' una certa flessibilita'.

Mia sorella sostiene che la bambina abbia detto "gufo" ed estorce dichiarazioni sulla precocita' della Squatter. Fa gin tonic come se piovesse.

L'altra mia sorella rifila l'I Pod alla belva dichiarando: me l'ha chiesto lei! e la belva balla al ritmo di Springsteen

Il Pucciu a Chicago va a conferenze, dorme, lamentandosi pure che "non e' piu' abituato', cena fuori in prestigiosi ristoranti.

Mia madre ha fatto ascoltare il Pulcino Pio (che avevamo miracolosamente scampato) ad una Squatter mesmerizzata.

Che dire. Un affettuoso delirio.

domenica 2 dicembre 2012

Nine in, nine out


Nove in panza e nove fuori a devastare.

Non ho imparato grandi lezioni sull'essere madre, se non che appena si decide di fare qualcosa, dal sesso in su  (o in giu') e' matematico che la Squatter sputtanera' tutto.

Ergo, as usual, in chaos we trust - and prosper. Soprattutto prospera la suddetta squatter, che ha raggiunto il peso specifico della ghisa e che puzza di formaggio di capra.

A nove mesi ormai la Squatter dovrebbe aver imparato che lei non e' me, ma separata. Considerata la velocita' con la quale gattona e fugge - preferibilmente a culo all'aria, rendendo i cambi di pannolini un'attivita' eccitantissima - direi che il concetto le e' ben chiaro. Abbiamo pensato per un momento di montarle un vassoietto sulla schiena ed usarla come comodo tavolino semovente, ma ci ha fregato con la conquista della posizione eretta. Ora cammina rasente i muri che sembra Tom Cruise appeso alle rocce in qualche Mission Impossible.

Al nostro ritorno da una cena fuori (oh, dalle 18.30 alle 20, in pieno stile Midwest), affidata ad amici, ci ha guardati come per dire: "e voi chi siete e che cazzo volete?".  So long per l'ansia da separazione.

A me e'  diventato chiaro cosa vuol dire essere usata e buttata via: quando meno me l'aspetto la  belva si tuffa nella scollatura, sposta il reggiseno, poppa, si stacca e se ne va a farsi i cavoli suoi con aria strafottente. A volte il suo sguardo "been there, done that" e' completato da un rametto di liquirizia che pende dall'angolo della bocca e le da' un'aria piuttosto inquietante.

L'altra notte dormiva ed il Pucciu mi fa: "Vieni a vederla" ed io speranzosa: "sembra un angelo che ti vien voglia di svegliarla?"
E lui: "ma sei pazza, no, sembra un boss mafioso".

Russa come un mantice.

Alle letture in biblioteca applaude sempre fuori tempo dopo che ormai tutte le canzoncine sono finite, ma da molto tempo.

Quando fa il bagno si gratta il pancione e ghigna come una gnoma ma di quelle cattive.

Ha fatto a pezzi tutti i Time magazine, ed e' stato rinvenuto un pezzo di foglia secca nella sua cacca, penso cercasse di fare sua la stagione autunnale.

Non possiamo mangiare il pane in sua presenza, pena scene da drama queen affamata.

Le abbiamo insegnato a dare i bacini naso-naso e ci da' delle craniate pazzesche che ci fanno lacrimare gli occhi.

Insomma, direi che siamo felici.

domenica 14 ottobre 2012

A Squatter's world - Take two (Ottavo)


 Allora carissima, facciamo un brevissimo riepilogo di questo ultimo mese, il cui tema era: devastare. Come e' andata?

Il tema devastazione e' andato benissimo: adesso consulto i miei appunti, ma sono riuscita a far spuntare due dentini con grandissime lamentazioni, malgrado la collanina d'ambra, le robine omeopatiche e penso qualche altro vodoo sperimentato da mia madre. Ho anche avuto il mio primo raffreddore, combattuto con successo grazie a pediluvi e suffumigi con olio essenziale di timo.

(Adesso che ci penso, ma mia madre mi sta usando come cavia?)

Comunque, e' stato bello: la mamma ed io ci chiudevamo in bagno con la doccia bollente aperta al massimo ed uscivamo coi capelli ricci. Cool, anche perche' finalmente ho i capelli.

Aggiungo che faccio poche penniche e molto corte, ciuccio i cavi elettrici e le prese di corrente mi mesmerizzano.

Ha gia' elaborato un tema per questo ottavo mese? 

Socializzare.  Grazie a me i miei genitori sono stati invitati ad un election party il 6 novembre. Meno male e' arrivato il mio body Babies for Obama, quindi saro' in tono, anche perche' pare non ci saranno repubblicani. Poi come sapete vado alla scuola Montessori a spaventare i bambini americani, poi andro' in biblioteca dove fanno avvicinare alla lettura i bamboccetti piccoli, poi non so.  Ho spinto i miei genitori ad organizzare altre merende sinoire:  abbiamo la bagna cauda buona, per Dio, usiamola!

Inoltre, se riceviamo,  mi distraggo. Se non mi distraggo poppo 300.000 volte al giorno, come astutamente hanno scoperto i miei genitori; ma cosa deve fare una ragazza  quando si annoia,  se non puo' bere ne' fumare?

So che ha anche viaggiato. Come si e' trovata a Philadelphia?

Bene, a questo giro papa' ha provato l'ennesimo cheesesteak per trovare quello perfetto, con la zia abbiamo cercato i posti dove Bruce  Springsteen ha girato il suo video Streets of Philadelphia (senza trovarli) la mamma ha speso un capitale in lana "per la bambina" , papa' mi ha portato nella fascia, ma sospetto che lo faccia perche' bambina+papa'+fascia secondo lui "spacca". Lui e lo zio mi ignoravano quando piangevo e la mamma e la zia, borbottando cose tipo "traumi infantili, shock, etc" mi pigliavano in braccio al primo "ah" che facevo. Life is good.

A proposito, come stanno i suoi genitori?

Guardi, li sento sussurrrare cose tipo: riprendere la propria vita in mano, sport, schiena distrutta, intimita', robe cosi'. Stanno bene?


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Ultima domanda: a quali grandi personaggi si ispira? 

Calvin di Calvin e Hobbes per la sua dinamicita' e statura accademica, Mafalda perche' e' Mafalda.

venerdì 28 settembre 2012

Autunno, sadomaso e frittate


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Una sfumatura di grigio: no, il Pucciu non mi porta in elicottero e non mi fa firmare un contratto da sua schiava  come pare succeda nelle 50 sfumature di grigio.  Oppure un contratto l'ho gia' firmato? In fondo siamo sposati. Abbiamo anche delle manette rivestite di peluche tigrato, vale?

Sculacciami, Pucciu. E per il capitolo sesso per questa stagione abbiamo risolto. Uff.

Ritornando alla sfumatura: appartiene  al topo avvistato in casa, diventato dopo piani di guerra un topo morto. Mi ha solo innescato il panico da squittio: le mie scarpe squittiscono, la Squatter squittisce, gli scoiattoli squittiscono. Sindrome da stress post topo.

Fede combatte consumismo-capitalismo etc: basta autoprodurre e voila': un maglione per me e uno per la squatter  in ballo, un cappellino da gnomo per la squatter in mente, deodorante gia' fatto, pane in coda. Il deodorante a volte regge, a volte no, ma il pericolo e' il mio mestiere. E anche quello di chi mi sta vicino, ma l'autoproduzione ha un suo prezzo.

Buoni propositi: Obama deve vincere le elezioni. In caso Obama non si sbattesse per i miei buoni propositi, allora il proposito e': devo andare a Yoga. Ho scoperto il proposito retroattivo: vado a yoga (Kundalini) e poi formulo il proposito "devo andare a Yoga." Ma l'ho gia' fatto! Che brava.

Back to school: la Squatter ed io, una volta la settimana andiamo alla scuola Montessoriana per un corsetto. La Squatter e' la truzzetta italiana del gruppo: ha tirato giu' lo specchio montessoriano, si e' avventata con affetto sulla neonata presente. Ha sbausciato su tutti i giochini montessoriani. Maria Montessori, perdonaci.

Ultimo mese della colazione dell'isolato: due volte al mese noi vicini scendiamo in strada, ognuno con il proprio caffe'  e si portano dolci o altro da mangiare cianciando delle news dell'isolato. 

Abbiamo un vicino che fa le baklava ed e' alla ricerca dello strudel perfetto. Io mi sposto sulle radici gastronomiche della famiglia: frittata tonno-cipolle-prezzemolo che faceva mio nonno. Non sara' mai buona come quella del nonno, perche' nulla per lui era buono come quello che faceva lui. Sostenendo che non serve mica essere un a gallina per sapere se un uovo e' fresco, pretendeva di insegnare a fare il caffe' ai baristi, il caro vecchietto.

Complicazioni e casini: presenti.

Autunno, siamo pronti.

domenica 23 settembre 2012

La classe non e' acqua

Prologo: ho visto un piccolo topolino pascolare in cucina. 6 trappole dopo, in evidente stato confusionale, viene partorito questo post. Auguri.

Dopo il 99%, abbiamo il 47%.

Come ormai saprete Romney ha dichiarato durante una cena per i suoi donatori che il 47%  degli americani (coloro che non pagano la tassa sul reddito avendo diritto a tutta una serie di esenzioni) sono persone che ritengono di essere vittime, non  sono in grado di occuparsi della loro vita poiche' dipendono dal governo in termini di assistenza sanitaria, welfare, cibo per propri figli (esosi) e dunque lui di loro non si occupa. E' seguito un bel vespaio. Qui maggiori dettagli e la spiegazione del perche' Romney si sbaglia.

Siccome dubito che Romney ed i suoi donatori fossero serviti  ai tavoli da ricconi loro pari secondo me due goccine due di lassativo qualche cameriere che sopravvive con il minimum wage  e "non prende in mano la propria vita" gliel'ha messa da qualche parte.

Considerate anche che qui la middle class  viene definita da democratici e repubblicani in base ad un reddito che va da 250.000 dollari in giu', ma quanto in giu' non si sa, anche perche' in realta' il reddito della famiglia media americana, noi inclusi, e' sui 50.000 dollari.  La working class appare relativamente poco nei vari discorsi, la middle class e' decisamente il focus delle elezioni.

Nel mio piccolo, appena letto questa cosa di Romney e della middle class, ho appoggiato al tavolo il mio Martini ed ho pensato, oh, Poffarre,! ho guardato la Squatter, e le ho detto, mentre si ciucciava gli alluci: faccina da kiulo, pensavi di essere una tradizionalissima gagnetta middle class, padre prof (per almeno ancora 2 anni, wow!) e mamma SAHM (stay at home mom), e invece no, sei  - se ti va bene- nella bassa middle class, se non proletaria.

E le ho smollato il Manifesto del Partito Comunista da smangiucchiare.

Ma i proletari, che bei ricordi.

All'Universita' di Torino, esame di Sociologia a Scienze Politiche: una collega studentessa stenta a rispondere ad una domanda complicatissima: chi erano diciamo la controparte dei capitalisti per Marx? Il Prof la aiuta tantissimo (io l'avrei segata in tronco) e la imbecca: chi e' che e' povero, fa fatica a campare e ha solo i figli come patrimonio?  

I marocchini! esclama la tipa tutta contenta.

Ora. Lasciamo perdere la poca proprieta' del termine "marocchino", dimmi piuttosto immigrati dal Nord Africa.

Ma anche cosi', gli immigrati possono essere assimilati ai proletari, ma non ricordo nessun passaggio del Manifesto che dica "Marocchini di tutto il mondo unitevi".

E poi: estate di 21 anni fa,  a  Venezia, mi trovavo - ospite- nella piscina di un albergo piuttosto lussuoso, attorniata da 90enni americane ricchissime , qualche riccone locale ed il bellissimo Hubert de Givenchy. C'era pure una duchessa inglese che si portava sempre dietro alcune foglie del basilico del suo orto e le buttava sui carissimi crostoni del ristorante della piscina.

Ma torniamo ai proletari. Nella piscina caldissima dell'albergo - le anziane riccone davano mance ai bagnini perche' alzassero la temperatura dell'acqua -  c'erano due giovani che si sbaciucchiavano appassionatamente, e si smanacciavano anche un po'. 

Una vicina di lettino commenta: eh pero', insomma, avvinghiarsi cosi'....
Un'altra vicina, una signora vissuta sotto un regime comunista risponde: ma vah, questi vanno benissimo, peggio quelli che si baciano per strada.
La vicina: e perche', che differenza c'e'?
La signora ex comunista: eh, beh, quelli che lo fanno per la strada sono pUveri e proletari.

Eh, no, Iddio, che pure aveva un figlio che tanto middle class non era, non congelo' la piscina dell'albergo e non fece avvizzire le foglie di basilico della duchessa. 

Aspettiamo ancora la rivoluzione.

lunedì 17 settembre 2012

Un bel week end: il Pucciu e la Squatter non sono stati divorati dai cerbiatti

Un post di banalissimi cavoli nostri. Io ve l'avevo detto, eh.

Il week end e' cominciato cosi': mia sorella ed il suo compagno sono passati a trovarci prima di proseguire per la molto ma molto piu' cool Seattle. La Squatter apparentemente li ha riconosciuti - forse perche' mia sorella tempo prima su Skype l'aveva minacciata: Squatter se quando mi vedi piangi io ti ammazzo.

Siamo una famiglia modello.

La Squatter per non saper ne' leggere ne' scrivere si e' parecchio sovreccitata, ululando di gioia per tutto il week end, mangiando come un lupo, consumando pannolini con un'allegria e una puzza tutte nuove e regalandoci notti impagabili.  Ah, ha cominciato a sputare i farmaci omeopatici per i dentini, troviamo palline ovunque, Il Pucciu le calcia e impreca.

Squatter a parte, abbiamo fatto il brunch qui, alla Levi's ci siamo fatte misurare le curve  da un ragazzino di eta' apparente 12 anni, scoprendo che comprare i Levi's e' un'operazione complessissima. Decidere di trasferirmi negli USA e' stato piu' facile.

Abbiamo cucinato i pettini di mare che Ramsay nella sua Hell's Kitchen tira in testa ai partecipanti - e abbiamo votato la performance culinaria del Pucciu, ma la Squatter faceva Ramsay e dunque non sappiamo se sia stato eliminato o meno.

Abbiamo grigliato sul balcone con vista su officina/palestra di boxe dei vicini Latinos, mangiato quasi un kg di tortilla chips, festeggiato un compleanno, ed infine il compagno di mia sorella e il Pucciu si sono fatti inseguire da stuoli di cerbiatti in un parco locale, tanto che la gente in macchina si fermava a chiedere: ma che gli avete dato che vi seguono cosi'? 

Deve essere il naturale afrore del maschio italiano. O la Squatter appesa come succosa esca nel marsupio del Pucciu.  Non lo sapremo mai.

Ah, e mani di fata in acido ha prodotto questo cappellino per la stagione Autunno/inverno 2012, 2013, 2014 e mi butto via, secondo me pure 2015. Se e' fortunata lo mette il primo giorno delle elementari.

giovedì 13 settembre 2012

La grande saga della Squatter 5. Sport estremi


Da neogenitori ci siamo chiesti: Siamo ancora super cool (ahahaha) o siamo carne morta? Proveremo ancora brividi o saremo accasciati nella mammitudine e papitudine?

La risposta e': c'e' speranza. E la speranza si chiama: sport estremo. Ma cominciamo con ordine.

Se vogliamo parlare dello sport estremo per neonati dell'estate 2012, bisogna innanzitutto parlare "della casa della montagna."

quello a sinistra e' il Pucciu
Ed il Pucciu si accascia sfinito ululando: noooooo "la casa della montagna" noooooooo.

Il Pucciu si e' beccato numerosissimi armarcord tra sorelle sulla "casa della montagna".

Allora.

Nella "casa della montagna" siamo state molto felici, era una casa molto carina e in montagna si facevano mille picnic, si giocava tutta l'estate e quando non c'erano i picnic si guardava Saranno Famosi sulla Rai dopo pranzo.

Ogni tanto si andava a Chatillon, prendevamo le paste o i croissant salati di Morandin e la mamma ci comprava un giallo Mondadodri - erano le estati in cui divoravamo Agatha Christie e noi eravamo bambine a basso mantenimento.

Da quelle vacanze la' sono passati piu' di 20 anni, e molte cose sono cambiate. Dopo 20 anni questa estate siamo tornati nel "paese della montagna", perche' la casa non c'e' piu'.

Da genitori dinamici  e desiderosi di riappropriarci di un minimo di forma fisica, ci siamo dunque lanciati nelle gite con passeggino: passeggino non di quelli fichissimi da cross, a tre ruote, no passeggino pesantissimo, passato da amici di amici. Un passeggino gratis, ma di ghisa.

Potevano bastare i sentierini agibili ai disabili - bravi valdostani che pensano al turismo accessibile- del "paese della montagna"? Poteva bastare farcirsi di polenta e accontentarsi di farsi delle gran dormite?

Ovvio, no!

Il genitore contemporaneo deve continuamente essere in movimento e dare stimoli all'infante, che all'epoca aveva ben 5 mesi.

E qui entra in gioco l'amico valdostano che ti viene a trovare e ti dice: massi, sono solo guarda 90 metri. 90 metri di camminatina con passeggino  dal parcheggio per arrivare in una conca meravigliosa.

presa qui
E gli incauti, appena scesi dalla macchina capiscono subito che 90 metri, forse, ma di gradoni di pietra con una pendenza che a una madre NON paurosa, CAUTA, pare del 90% A quel punto il trio -la Squatter dorme- si divide cosi': la madre coordina e ricatta (no! troppo pericoloso, la voglio in braccio! IO DIVORZIO), il padre impreca e suda trascinandosi sui gradoni di roccia scoscesa il passeggino, e l'amico valdostano se la ride.

La Squatter - quando apre un occhio - forse perche' tra scossoni e pendenza le arriva il sangue al cervello ma solo a ondate, si guarda attorno con aria annoiata: Been there, done that, e adesso? Manco fosse la reincarnazione del caro Bonatti. (Ho controllato, non puo' essere. Buona reincarnazione, Walter.)

Comunque sia, arriviamo in cima, a 2000 metri. Sudati, imprecanti e con la Squatter vestita a strati tipo le villeggianti di Amici miei , penso Atto II (La visione di Amici miei e' stato uno dei capisaldi educativi di mio padre). Le mancavano solo le Superga, ma sfoggiava un incongruo cappello a fiori a tesa larga a' la Greta Garbo e pantaloni della tuta.*

Arrivati in cima ed incantati dai monti, i grandi bevono qualcosa e la Squatter si attacca alla tetta, mentre un camminatore milanese la intrattiene: Ue' che carina e ci spiega le strategie per avvicinarla al trekking da piccina. Un bambino sardo ci mostra i suoi muli. Il Pucciu, rapito dal panorama propone di venire a stare l'estate prossima un due-tre giorni nell'albergo locale, raggiungibile solo a piedi, i bagagli te li portano con la carrucola. Con una bambina che avra' meno di un anno e mezzo. Ovvio, lo faremo. Magari c'e' caso di mettere la Squatter nella carrucola.

Insomma,  e' nato un nuovo sport per neonati : passeggino estremo. L'anno prossimo nuove vette ci attendono  con la magliettina  Piu' dislivelli per tutti - copyright dell'amico valdostano.

Eh, si. Siamo ancora cool.

*Per via di telefonata della nonna, i genitori pensano: 'azzo 2000 metri, sara' mica troppo piccola? Il padre ricorda che il pediatra avesse detto ok, la madre che avesse detto giammai, la bambina non e' cianotica, tutto va per il meglio. 

domenica 9 settembre 2012

Io, la Squatter, e la mom in chief

Appena nata la Squatter, pensai: ecco adesso saro' per sempre la "mamma della Squatter", quel piccolo essere color marron glace', con la testa da ET, gli occhi gonfi e ricoperta di meconio - che poi e' un modo scientifico di dire "la prima cacca del neonato". 

Non era bellissima, non so se si capisce.

Adesso, "mammificata" a tempo pieno da sette mesi - senza visto per lavorare, quindi con la prospettiva di essere mamma a tempo pieno ancora abbastanza a lungo - faccio ancora fatica a pensare di essere davvero sua madre; guardo quei nove kg di faccino da kiulo e mi dico: ma davvero questo boghetto l'ho fatto io?

E non riesco a pensarmi come "mamma" in primo luogo. Neanche come moglie, guardando i 75 kg di Pucciu, ma almeno lui so per certo di non averlo fatto io. E del suo meconio non so nulla.

Immagine presa qui
E poi abbiamo Flotus - che non e' il nome di un cagnolino di quelli isterici - ma la First Lady of the United States, avvocato di successo e molto altro nella vita pre-Casa Bianca, e attivissima First Lady. Qualche giorno fa ha fatto un discorso alla Convention dei Democratici in cui ha parlato - distaccandosi dalla tradizione che vuole il discorso delle First Ladies o aspiranti tale come poco politico - delle difficolta' economiche affrontate dalla sua famiglia di origine e da quella di Obama, della situazione economica corrente, della capacita' delle donne di fare autonomamente le proprie scelte relative al proprio corpo e alla propria salute (quasi rivoluzionario eh, data l'aria che tira...) sostenendo che: "So, in the end for Barack, these issues are not political. They're personal". Personale e' politico, ricorda qualcosa?

Nelle conclusioni ha poi affermato che: "You see, at the end of the day, my most important title is still mom-in-chief (mamma in capo)", contrapposto al titolo di Potus, che e' Commander-in-chief.

E cio' ha causato un po' di agitazione nel web: perche', si chiedono alcune femministe, una donna come Michelle, che ha fatto tutto e di piu', guadagnato a lungo piu' di suo marito, deve poi sempre andare a parare sulla maternita'? Gli uomini raramente si definiscono come padri in primo luogo, e soprattutto in setting formali questa identita' non e' centrale. E cosi' via. In parte e' stata sicuramente una strategia per rassicurare gli elettori sulla "normalita'" della first family e anche un modo di rispondere a stereotipi che vogliono le donne afroamericane come cattive madri, perche' non basta un presidente afroamericano per dimenticarsi del razzismo.

Tuttavia, come hanno rilevato altri, che male c'e' se, tra tanti ruoli che una donna ricopre, decide di "indossare", strategicamente o meno, temporaneamente o meno, quello di madre? E perche' definirsi primariamente come madre spesso viene visto come svilente? Sara' che e' un lavoro di fatto non pagato? Oppure, non e' quasi liberatorio vedere una donna di successo cosi' sicura di se' da decidere senza se e senza ma di definirsi solo come madre?

Intanto, comunque la pensiamo noi: Yes, she can.

mercoledì 5 settembre 2012

La grande saga della squatter 4. Svezzare con l'aiuto di True Blood e un po' di Picasso

Ci sarebbe da commentare la stellare Michelle Obama di ieri alla Convention dei Democratici, ma perche' guardare oltre al proprio ombelico?

Ebbene, non vi lasciamo piu' con il fiato sospeso: la grande soap-opera dello squatter-svezzamento procede. Che metodo usiamo? Il famoso, scientificissimo metodo 'a muzzo' , detto  anche 'ad minkiam'.

Perche' noi siamo cosi': "In chaos, we prosper".

Gli strumenti del massacro
 D'altra parte, dopo aver sentito 3 pediatri, i due italiani,e quello USA, tutti con opinioni diverse,  siamo sempre piu' convinti che la pediatria consista in parte in un tirare ad indovinare  e lo capisco bene, con pazienti bizzosi e che non parlano. Armati di libro molto interessante e rassicurante intitolato W la pappa abbiamo avviato la Squatter all'incontro fatale con il cibo.

E dunque, una forma imbastardita di autosvezzamento fu. Per chi ha la fortuna di non doversi occupare di infanti e di non navigare alla ricerca di siti dedicati all'autosvezzamento - un po' ci invidiate, eh?- vuol dire in pochissime parole svezzamento condotto dal bambino, ergo il bambino impera e comanda. Se vuole qualcosa dal tuo piatto - nei limiti di cibo sano - tu glielo dai. Le pappone con tutto mescolato assieme sono un po' superate e meglio se la creatura mangia da se'.

Inoltre, avendo io una cugina logopedista che mi raccontava di bambini abituati a tutto frullato con la "bocca molle" (lei ha usato termini scientifici, ma questo e' cio' che mi e' rimasto) abbiamo deciso che "consistenza" e' la parola chiave.

Il momento del pasto e' sacro: l'infante viene deposta nuda salvo il pannolino sul seggiolone, e ricoperta con una mia maglietta di True Blood che dice " Nothing good could come from something so pretty ".

Sante parole, in questo caso. L'ha detto Lafayette, qui sotto, e se lo dice lui, con quella mise che io amo molto, non c'e' bisogno di aggiungere altro.

Immagine presa qui
 Dopo un piccolo antipasto di verdura cotta al vapore a pezzetti che la Squatter si sbatte in bocca con poca mira, arriva qualche volta la classica pappa oppure cibo dai nostri piatti. Ovviamente la gagna vuol far da se' e cio' crea un massacro, in cui si alternano lodi misurate: "Vedo, mia cara, che mangi con piacere" (non bisogna ne' lodare troppo, ne' biasimare, pena terribili conseguenze che rovineranno il rapporto con il cibo della creatura per sempre), e urla disperate" Non mi toccare!!!!", quando la Squatter tenta, grondante di pappa o altro cibo maciullato, di sporgersi dal seggiolone ed accarezzare affettuosamente la mamma.

Vogliamo anche metterci il timore di soffocamento, che certo, i gagni sapranno anche gestirsi da se', ma quando in modalita' velociraptor si caccia meta' carota bollita in bocca qualche sussulto ce l'abbiamo.

Ah che seratone!

Per i posteri: a sette mesi, la grande hit e' la "pappa di fango" cioe' pappa al grano saraceno, seguita dal caprino fresco e dalla lenticchie. A tratti le diamo un po' di avocado, che la belva, sapendo che fa bene alla pelle, si spalma su tutta la faccia. Quando cio' fu abbinato, in una gaia serata, al caccone a meta' cena - embeh, alcuni hanno il sorbetto di limone, noi la cacca - realizzammo una sorta di dipinto cubista. Come disse il Pucciu - e qui si capisce che lui e' il Prof: "periodo verde marrone di Picasso, mai l'avesse avuto".

Che poi, a guardare il contenuto del pannolino partono conversazioni interessantissime: ma sai che alla fine di carote ne ha mangiate parecchie, guarda un po'? Ah vah, che bello, ma che brava. Uhm, vedo invece poche lenticchie.

Che avere figli e' bellissimo, ripassi la pop-culture (True Blood  - ma non mi becca piu' che e' declinato, io aspetto Downton Abbey) e l'arte con la A maiuscola in una sola serata.

Ora comunque vado a frullarle le acciughe al verde, vorrei mai dimenticasse le sue origini. 

domenica 2 settembre 2012

A squatter's world - domande e risposte



 Intervistatrice: Cara Squatter, siamo arrivati ormai ai suoi sette mesi, potrebbe raccontarci com'e' la sua vita da infante a questo punto?

Squatter: Guardi, al momento, come dicono qui negli States, "my hands are full" oltre ai soliti impegni di routine delle poppate, gioco, apparizioni via skype in diretta con l'Italia, etc., mi sto impegnando sul fronte denti e svezzamento. Tuttavia, essendo una bambina precisa, mi piace darmi ogni mese un tema. E per il settimo - che e' pure un numero evocativo, il tema e': Devastazione.

I. Puo' spiegarci meglio?

S. Certo: devastazione quando mangio - mi vanto di avere un seggiolone che, pur essendo stato usato per poche settimane, appare provatissimo, con incrostrazioni di cibo che daranno da lavorare agli archeologi del secolo prossimo - e poi devastazione nel movimento. Ho rinunciato a perfezionare il gattonamento - salto come una rana - e mi sto dedicando a tirarmi su in piedi, ovunque. Il mio potenziale devastatorio e' cosi' massimizzato. Mamma e papa' sono contenti: quando cerco di buttarmi giu' dal letto o dalla vasca da bagno dicono sempre parole tipo ma porc...

I. Data l'intensita' delle sue giornate, immagino che la notte dormira' di un sonno profondo.

S. Manco per niente. Mi vanto di svegliarmi, seppur brevemente, da 1 a 3-4 volte per notte. Mi lasci dire che trovo il dormire ininterrottamente una cosa da bambini debosciati e imborghesiti. La nonna mi diceva via skype di una bambina mia coetanea, sua vicina di ombrellone, gia' svezzata e che dorme senza svegliarsi 12 ore per notte. 

Sbagliato.

Ora, a parte che questi colleghini fanno una brutta pubblicita' a noi nottambuli, poi viziano i genitori. Il genitore deve essere sempre pronto e scattante, non deve rilassarsi mai!

I. Co-sleeping o stanza da sola?

S. Co-sleeping, ovviamente. Tengo particolarmente a piantare i piedi sulla pancia di mia madre e i gomiti sul costato di papa'. Spesso vengo scaravoltata a tradimento nel lettino.

I. Metodo educativo favorito?

S. Una forma aggiustata di "Cozza parenting". Non approfondisco, che la mamma se vi va male poi ci scrive un post.

I. Letture favorite?

S. Al momento ho potuto addentare qualche libro di mamma, prima che se ne accorgesse; per finezza della carta e sapore consiglio i libri di Alison Bechdel; anche a mamma sono piaciuti, ma sono da grandi anche se hanno le figure. Mi piace anche leggere sul computer di papa', ma siccome vorrei distruggergli tutti i tasti, non mi lascia fare. Se no, proprio per infanti consiglio il bellissimo Farm animals, con illustrazioni meravigliose.


 I. Obama o Romney? Cosa la preoccupa per il prossimo futuro?

S. Gli infanti sono per natura dei democratici, quindi la sua domanda mi offende. Sono cittadina americana, suddita di Obama, e faccio parte dei Babies for Obama - dovrebbe arrivarmi tra poco la magliettina. Aggiungo solo che questa campagna elettorale e' anche basata su una vera e propria guerra sui diritti delle donne, quindi Romney e Ryan mi preoccupano molto. Ah, un'altra cosa che mi proccupa e' il fracking, che e' legato all'estrazione di gas naturale ed e' un vero problema anche qui in Pennsylvania. 

(Va bene mamma? Me la dai la tetta che ho detto giusto?)

I. Parliamo dei suoi genitori. Cosa fanno e come si trova con loro?

S. Papa' fa il prof, ultimamente si occupa di fantascienza e religione. Dice spesso parole tipo: Battlestar Galactica, transumanesimo, Philip K. Dick, gnosticismo etc. Mamma sta con me, attivita' che deve metterle molta sete, perche'  quando papa' arriva alla sera lei gli dice sempre: "Dammi da bere!"
Per il resto sono disfunzionali, ma mi trovo bene.

I. Cosa vuole fare da grande?

S. Uff. Allora, se mamma e papa' non si bevono i soldi del college, andro' al college.
Mamma dice che pero' c'e' il rischio che da ingenua americanina mi innamori a sedici anni di un italiano - lei dice di un truzzo mannaro - che non so cosa sia - e scappi con lui. In quel caso, non so cosa faro'. 

I. Ultima domanda:mai piu' senza...?
S. Pannolino. Si fidi.

mercoledì 29 agosto 2012

Piangere sul latte (femminista) poppato

Sorry, vi tocca. Ho due neuroni che cozzano l'uno contro l'altro e a tratti producono scintille femministe.

Seguendo il mantra "breast is best" (la tetta e' meglio) - e qui lettori, amici, parenti o tapini che siete finiti qui digitando zozzerie assortite, vi vorrei agganciare per portarvi poi alla fine del post, in un delirio di allattamento, femminismo, feticismo e gelati - allattiamo la squatter al seno.  Il plurale non e' un caso, data la faticaccia che e' costata ad entrambi la vicenda, soprattutto all'inizio.

Immagine presa qui

Anzi,  il Pucciu da sobrio accademico e' diventato un caliente lactivist: "perche' all'ospedale ti danno il latte artificiale da portare a casa, e in queste condizioni, e' come dare crack a un drogato!!!"

Devo dire che il puccetto ha anche funzionato molto bene come forza della ragione nei momenti neri:

"Presto! scongela quel latte tirato, non ho abbastanza latte, la bambina morira' di fame"
oppure:
"oh mio Dio la Squatter ha messo su mezza oncia in meno del previsto, il pediatra ci fara' un mazzo cosi'!!"
Fede, Ma mezza oncia sono 14 grammi. 
"Ah".
Imparare il sistema di misurazione di qui no, eh.

Ma torniamo alla tetta, che e' un interessante esempio dei tanti paradossi di questo paese (ma non solo) e di cio' che ci si aspetta in generale dalle donne e madri pur senza creare condizioni favorevoli a livello sociale: breast is best, si, ma ti danno il latte artificiale in ospedale da portare via con te quando sei esausta per il parto, non dormirai per mesi, ti verra' da piangere ogni secondo, e le tette saranno doloranti, breast is best ma allattare in pubblico non e' molto ben visto, la legislazione in merito varia da stato a stato e sono noti casi di ristoranti che hanno chiesto a donne che allattavano di coprirsi e/o di allattare altrove,  limitandone diritti e liberta' di movimento, breast is best ma dopo 6 settimane puo' essere che gia' ti tocchi tornare al lavoro a tempo pieno, dato il (non)welfare che (non) c'e' qui, e dunque ci va moltissima forza di volonta' , tempo, e datori di lavoro comprensivi e/o illuminati per tirarsi il latte e continuare ad allattare al seno la creatura.

Insomma, tetta si, ma a casa tua o comunque dove noi -bigotti- non possiamo neppure intravvedere un pezzetto di capezzolo.

E se non allatti al seno (perche' non vuoi, non puoi, ci hai provato ma e' stato un massacro) ? Eh egoista che non sei altro, non lo sai che breast is best?

Vi pare giusto? A me no. Vi pare che cio' riguardi la causa feminista? Qui rispondete in coro: SI!

E infatti, si. Perche' sono questioni che riguardano le scelte delle donne, il corpo delle donne, e costrizioni a livello socio-economico; solo se si lavora sul contesto piu' ampio  e sull'uguaglianza certe aberrazioni - che qui nell'impero del male sfociano nell'abuso-possono essere in qualche modo domate.

Tuttavia, lontano dagli occhi ma evidentemente vicino ad altri organi - pare sia nato un commercio di latte materno per feticisti. Qui se ne parla un po'. E per i foodies estremi, chi non vorrebbe assaggiare il gelato al latte materno? A Londra un piccolo intraprendente  gelataio ha creato il gusto Baby Gaga, andato esaurito in pochi giorni.

Immagine da npr.org
Lady Gaga non e' stata felice di cio'.

La conclusione? Breast is best, e' personale, ed e' politico. Sapevatelo.

domenica 26 agosto 2012

Ma e' un maschietto?


La squatter, come quasi tutti bambinelli molto piccoli, non e' mai stata subito riconoscibile come bambina, e noi da bravi genitori femministi (si! ancora! per sempre!pipponi femministi in arrivo!) sin dalla nascita ci siamo buttati su colori gender neutral per il suo abbigliamento.

Un paio di volte le abbiamo messo un vestitino, che le abbiamo subito levato in quanto la gagnetta - con la faccina da kiulo che e' la sua espressione tipica e quattro capelli in croce - era davvero poco credibile. Ora un po'di piu' e viene definita in queste rare occasioni il "femminone".

Poi le cosine rosa sono arrivate e naturalmente gliele abbiamo messe; segnalando quindi la sua femminitudine con qualche accessorio, tipo il cappellino contro il sole. Poi a noi piace di piu' il blu, che vi devo dire. E non ci turba che la scambino per un bambino.

Comunque sia, l'immaginazione del pensionato medio torinese e' arrivata dove noi neanche potevamo pensare.

"Ah che bel maschietto"
Grazie, si chiama Squatter, e' una bambina
"ahhhh, l'avevo pensato all'inizio, che ho visto il cappellino rosa"
(bravissimo!)
...poi pero' ho pensato che quello blu fosse sporco e allora le aveste messo quello rosa
(...)

Al mercato del paesello, gentile signora Amish che ha seguito la sequenza panza-nascita:

"Ah, ciao sei tornata"
Si, buongiorno
"Ma hai anche un maschio? Dov'e' la Squatter?"
(...)
 
Non ce la possiamo fare.

giovedì 23 agosto 2012

La droga e' la risposta

Presa qui
 Reduce dalla gita su Valentina II, con una squatter iperattiva, detta anche Highlander per la sua resistenza all'addormentamento, ho capito che una sola cosa poteva salvarmi in un viaggio lungo circa una ventina di ore: la droga.

E dunque,  armata di rimedio omeopatico per  - e qui cito: "bambini iperattivi o irrequieti, ma in sè allegri e pacifici",  e di tanta speranza ci apprestiamo al viaggione di mille mila miglia per tornare al paesello dall'amato Pucciu, padre e marito ormai solo soletto da un mese.

Ora, non amo spostarmi. Teletrasportatemi ovunque, dissolvetemi e ricomponetemi, ma ora di spostarmi  mi attacco alle tende e miagolo la mia ansia e disperazione. Con poppante al seguito, poi, il dramma diventa serio ed il viaggio epico. Ah, di solito il tutto e' preceduto da conversazione con il Pucciu di persona o su Skype, in cui io gli dico cosa fare se l'aereo dovesse cadere.

Mia sorella, che a questo giro ha ascoltato la conversazione su skype, chiosa poi con un  "ma credevo lasciassi tutto a noi!"

Anyway, droga o non droga,  e' andata bene: e' bastato buttare globuli omeopatici in bocca alla squatter appena si distraeva un secondo, buttarla per terra in aeroporto a Francoforte su un vecchio pareo di mia mamma facendola strisciare in ogni dove, lasciarla ciucciare i magazine Lufthtansa, cambiarla n. volte nel bagno dell'aereo, attivita' che le piace molto non sapendo che rischiava di  cadere nella tazza del wc e poi di farsi circa 10.000 m. di volo planando in Irlanda - perche' e' cosi' che succede, no?

Alla fine la poppante  ha pure riconosciuto suo padre all'aeroporto, ed ora - dopo immersioni italiane nella socialita' con amici, amiche, parenti, vacanze etc, siamo tornate alla normalita' del paesello.

Quiete e solitudine.

Aiuto.

lunedì 20 agosto 2012

La vigilia - sottotitolo: ma perche'?



L'idea nasce nel bar dell'aperitivo preferito dalla squatter, ai Murazzi, che se si fanno le proporzioni dovute, in sei mesi di vita e' stata piu' lei ai Murazzi di me in 35, 36, che dico, 29 anni.

Pur non essendo ubriaca propongo alla famiglia intera di fare il giro sul bateau mouche de noartri, proprio il giorno prima della partenza, immaginando fresco venticello tra i capelli, squatter assolutamente incantata dal fiume, rilassata, e pronta poi la partenza alle ore buie del mattino dopo.
Pigliamo Valentina II e via si va lentissimi sul Po, ovviamente con un caldo boia.  Fiduciosamente seduti a prua, siamo vicini a una coppia di nonni disfunzionali con nipotine: una overachiever (ascolta la spiegazione turistica in spagnolo) e una chiaramente esibizionista che si tira su la gonnellina ogni 3 secondi, beccandosi delle gran patele dai nonni.

Non siamo neanche al Valentino che la situazione comincia  a precipitare:

- la squatter  scopre gli spinotti a cui si agganciano le cuffie del pipponcello turistico e con uno strano "arf arf" si tira su in piedi e li ciuccia e/o stacca tutti circa 700 volte

- la piccola esibizionista non demorde, la nonna molla sberle

- mia madre cerca di tenere la squatter che rigurgita - siamo tutti sudatissimi e senza bavagliolini

- scopriamo l'esistenza dell'aria condizionata, abbassata dal nonno di cui sopra, che non vuole che la si alzi, si gira e la alziamo di nascosto, i compagni di prua omertosi ci coprono

- la squatter ha caldo/fame/si e' rotta le balle, mia sorella la passeggia, su e giu' per il battello, la squatter fa ciao ciao con la manina, nessuno la caga, nel dubbio rigurgita di nuovo

- i nonni scendono, i compagni di prua fanno una ola

- la squatter gattona sulla prua, punta al cellulare di una signora, bloccata in tempo ciuccia la borsa di mia sorella

- un signore di Detroit fa foto alla squatter, scopre che e' una connazionale, ci mandera' le foto - parliamo di orti urbani

- a una delle mie sorelle viene il mal di pancia, suda freddo

Scendiamo dopo un'ora e venti, la squatter isterica, noi provatissime.

Ovviamente lo rifaremo. 

giovedì 9 agosto 2012

L'estate della nutria

E' stata una bella estate, e tra pochi giorni la squatter ed io ci apprestiamo a tornare a casa al paesello Amish, dove l"'affranto" Pucciu ci aspetta, lavorando come uno schiavo e dormendo lunghissime notti ininterrotte.
Tra le scoperte 2012: le nutrie della passerella Coppi hanno un sacco di fans.

Se mia figlia da grande vorra' dar da mangiare alle nutrie o ai piccioni, le mozzo le ditina.

L'ho detto, eh.




giovedì 17 maggio 2012

La grande sagra della squatter 3. Ma (ti) dorme? Riti e raviolamenti



La grande domanda posta costantemente ai neogenitori: Ma (ti) dorme?

A 4 settimane di eta' portammo la squatter nel suo confortevole ovetto ad una festa, convinti di dover fuggire poco dopo con la creatura ululante, esiliati per sempre dalla vita sociale del paesello.
Ovviamente l'infida creatura dormi' per tutto il tempo, tanto da dover essere svegliata per la poppata.

E quindi con la squatter, come temo per tutti i neonati, la regola e': Go figure. Go with the flow. Chenneso.

Ora, a tre mesi, ormai diplomatasi "infant" da "newborn" la squatter va a letto alle nove e mezza, con rituale della nanna che manco un pascia'. La piccola infante viene delicatamente deposta sul fasciatoio, le sue terga vengono pulite mentre io gia' in pigiama le sussurro il mantra della nanna: e' ora di andare a dormire con la luna e le stelline. Ispirata, eh.

Sottofondo di carillon, e luci basse.

A quel punto, la squatter fraintende totalmente e comincia freneticamente a sgambettare per mostrare il suo ultimo trucco: afferrarsi i piedi con le mani e possibilmente cacciarsi il piede in bocca.

Rischia di andare tutto a schifio per l'esibizione della piccola circense, ma per fortuna interviene l'autorevole padre Pucciu, il quale storpia il mantra della nanna inserendo falci di luna e di martello, incitando la piccola alla rivoluzione con il pugno alzato.

Minacciato gentilmente e insistentemente di morte, il padre passa alla fase successiva: il massaggio ai piedini, con la crema alla calendula, accompagnato da sorrisi isterici dei genitori che cercano di far capire alla piccina quanto sia meraviglioso dormire. La squatter guarda i due poveretti con sguardo di sufficienza, e comincia a dar segni di rilassatezza. Per la noia, sicuramente.

A quel punto, grande poppata nel lettone e addormentamento della piccola e della madre. La piccola al momento staziona nel lettone, e quando il sonno si fa profondissimo, viene scaravoltata dal padre nel lettino. Alla madre l'operazione mette ansia  e inoltre, gia' dorme.

Ora, qui negli States, per evitare la sindrome da morte in culla, e' vietatissimo far dormire i bambini sulla pancia, e quindi comincia la lunga notte del raviolamento, per cui la squatter, a occhi chiusi si raviola nel letto come una pazza fianco-schiena-fianco-schiena, sempre a occhi chiusi, infastidendo i genitori e non se stessa - tanto che ci si schiede, ma chi c*azzo ha coniato l'espressione "dormire come un bebe'"?

Aggiungeteci il BBM, Big Bowel Movement, che puntuale come la morte, accompagnato da lamentele e gorgoglii, arriva alle 6 del mattino. Ogni giorno.

 E ora che la piccola ha il peso specifico del piombo, abbiamo deciso che e' pronta per dormire di panza.

Controlliamo solo ogni tanto che sia viva, ma per il resto, tutto bene.


giovedì 12 aprile 2012

La grande saga della squatter 2. Scambi di pazienti e crabcakes

Immagine presa qui


Sapevatelo: qui negli USA dopo un parto ti tengono in ospedale due giorni, a meno che sia un cesareo, poi tanti saluti e tutti a casa. Quando ti dimettono ti viene da piangere, perche' diciamocelo, solo allora una capisce che son tutti affaracci tuoi da ora in poi, per l'eternita'.

Comunque sia, sono dotata di buona pellaccia, per cui mia sorella, calata qui al paesello per il parto ha capito che tanto male non stavo quando poche ore dopo le tre ore di spinta, dopo l'epidurale, attaccata alle flebo ,ordinavo allegramente una bella cena a base di crabcakes fritte e torta al doppio cioccolato alla cucina dell'ospedale. Forse per consolarmi del fallito piano di parto tutto naturale, no epidurale, no punti, no nulla.

Da qualche parte ho letto: "Gli uomini programmano e gli dei ridono." Se tanto mi da' tanto, i "miei" dei ridono ancora adesso, a crepapelle.

Aggiungiamo anche che una mia cugina, arrivata per il parto, per via dello squattamento della squatter e' ripartita senza vederla. Tipo che lei aveva l'aereo verso le 12 e la squatter e' nata alle 13. Roba da chiederci i danni.

Dopo un giorno e mezzo in ospedale, costantemente bombardata di visite di medici, infermiere e di informazioni, dopo aver imparato almeno 7 modi diversi di fare lo swaddling e aver depredato le cucine dell'ospedale, eravamo quasi pronti alle dimissioni, quando mi reco in bagno. Sento la porta della stanza che si apre e una dottoressa guarda mia sorella - quella figa, ben vestita, pettinata e truccata che si leggeva il giornale in santa pace e le fa:

"Ma sei la paziente!? You look fantastic!!!"

E te credo.

A quel punto entro in scena io dal bagno, gonfia, chiaramente bisognosa di una doccia, praticamente l'anello di congiunzione tra un rinoceronte e un essere umano e la tipa mi fa, dopo un attimo di esitazione, "you too look fantastic!". Cornuta e mazziata, come si suol dire.

La squatter intanto dormiva, ignara degli psicodrammi familiari.
Il Pucciu invece a casa si stappava una birra per celebrare l'arrivo della teppista.

giovedì 5 aprile 2012

La grande saga della squatter 1. Travagli e pallacanestro



Prima che la squatter diventi maggiorenne, e se continua cosi' succedera' in un attimo, aggiorno i miei scarsi ma amati lettori sui mirabolanti eventi che hanno cambiato la nostra vita per sempre.(Gesu').

La piccola squatter e' nata alla fine il 4 febbraio, in ritardo di 10 giorni, con lungo travaglio. I dettagli morbosi verranno devotamente diffusi su forum per neomamme per diffondere un sano panico appena ho un attimo di tempo.

Comunque sia, uno dei momenti migliori del travaglio e' stato vedere il Pucciu un po' risentito quando gli ho fatto presente, che no, il volume per la partita di basket non poteva alzarlo, mentre io stavo a letto girata e rigirata dalle infermiere aspettando di dilatarmi.

Il nostro, uomo dalle mille risorse, e' ben presto consolato con pizza e breadsticks, mentre io digiunavo e le infemiere mi intimavano di riposare, passando ogni mezzora con notizie tipo: uhm forse hai un'infezione, uhm forse ti facciamo un cesareo.

Alla fine, spingi che ti spingi, con il Pucciu che mi detergeva il sudore tipo assistente di un boxeur e mi contava i tempi delle spinte, e' nata la squatter, un bel fagotto di 3.5 kg, 54 cm, la testa allungata tipo ET e tutta glassata della sua stessa cacca. Una bella soddisfazione, eh!

L'ammore quello vero direi che e' scattato subito per il Pucciu, io ero ancora un po' rimbambita e guardavo questo mostrino con una bocca enorme che piangeva mentre la visitavano pensando "Oddio questa e' mia figlia." Magari lei ha pensato "Oddio questa e' mia madre".

Direi che l'innamoramento e' scattato quando da buona teppista si e' fatta cacciare dalla nursery dell'ospedale la seconda notte di permanenza, siccome piantava troppo casino.

That's my girl.

mercoledì 18 gennaio 2012

Allacciamo le cinture di sicurezza



Bene, se qualcuno ancora passa di qua, sappiate che il dado e' tratto. Sotto l'arazzetto preso a Gerusalemme nel 2009 - quando eravamo coppia che ancora viveva nel peccato, nello scrauso appartamento sopra al mercato - ecco la pietra miliare, l'oggetto simbolico che ci ricorda l' imminente scadenza del contratto della mini squatter, che da un momento all'altro puo' decidere di farsi viva.

E non ci resta che allacciare le sue mini cinture di sicurezza, e le nostre, per queste montagne russe che ci aspettano.