venerdì 30 giugno 2006

Il gadano del mercato

Ora, Lui ha 84 anni. Ferocemente vitale. Un galantuomo: per il mio ritorno rose bianche e cena prelibata. Tutti i giorni va al mercato a fare la spesa ed ha il suo giro di amiche dei banchi. Fa il gadano, complimento sobrio, mai volgare- ha messo in chiaro che non ha nessuna velleità sentimentale.

Dunque: consiglia a sua conoscente del mercato di divorziare da marito non valido. Lei lo fa ed è piu’ felice. Ma lei non trova un nuovo fidanzato e allora lui le dice: “Mettiti a posto i capelli che non hanno colore! Vai dal parrucchiere e sistemati!” E lei lo fa. Poi: “Devi anche andare da un visagista, perché vedi, la prima volta ti trucca lui, ma poi ti consiglia i prodotti giusti”. Lei lo fa.
Lei ha trovato di recente un fidanzato.

Ora, come mio nonno conosca la parola “visagista” e come possa dare questo genere di consigli, io non lo so. Quest’uomo mi affascina.

mercoledì 28 giugno 2006

Chiamatemi Cassie

Il Pucciu mi chiama Cassandra. Destinata a vedere sfighe e a non essere creduta. Tutto nacque un giorno in cui, sulla Via Aurelia il Pucciu mi chiese se mi andasse bene ritornare a San Remo per vedere degli amici. A me non andava bene, ma per smentire la mia fama di rompiballe guastafeste acconsentii a malincuore. Non piu’ di 5 minuti dopo bucammo ed il Pucciu imprecando pesantemente fu costretto dalle circostanze a tornare a casa (dove io volevo andare). Seguirono altri episodi tipo: “Pucciu mettiti la cintura perché secondo me a quell’incrocio ci sono i vigili (e c’erano)” “Pucciu secondo me questa strada non porta da nessuna parte”. E così via. Un giorno mi lascerà. Ma è quando io pronuncio la frase: “non ho molta voglia di tornare in Italia” che forze piu’ grandi di me si scatenano. Puntualizziamo: ho voglia di vedere amici, mamma e sorelle, ma un pezzo importante della mia vita è negli USA.

Insomma ieri ho toccato terra alle 16,20 a Caselle dopo 24 ore di viaggio e attesa negli aeroporti: maltempo e voli cancellati mi hanno rallegrata durante tutto il viaggio. Quando anche l’aereo per Parigi ha fatto 2 ore di ritardo io volevo piangere. Quando mia sorella mi è venuta a prendere a Caselle un camion rovesciato sulla tangenziale ci ha fatto perdere nella zona industriale.

Insomma. Forse solo stasera, camminando lungo i Murazzi, e guardando la collina (dopo un copioso aperitivo) ho cominciato ad essere contenta di essere qui.


P.s. Pedro e Ester, vi contatto prox settimana. Fagocitata da famiglia. Venerdì vado un paio di giorni al mare e da lunedì lavoro. Chiamo inizio prox settimana. Come è andato lo spettacolo?

lunedì 26 giugno 2006

IMPORTANTE per MANU

Manu, non so se leggi la posta, dunque lascio un messaggio anche qui. Mi hanno cancellato il volo, quindi domani arrivo da Parigi alle 14,10 e non alle 11,35. Se per casini vari non puoi venire a Caselle, io aspetto mezz'ora e poi me ne vado con il bus.
Scusa il casino.

Mata, se leggi, guarda la posta che ti ho mandato un messaggio.

domenica 25 giugno 2006

E domani si riparte

Alla fine della fiera, viaggiare in aereo non mi piace e le domande degli officers americani mi innervosiscono e mi girano le palle a dover lasciare ogni volta impronte digitali e farmi fotografare gli occhi. Mi fa pensare la procedura, che pare fatta apposta per farti pensare a tutte le cose "tremende" che hai fatto e per intimidirti. Ieri mattina prima di partire tutte e tre abbiamo pensato che intervenire il giorno prima di partire ad una super radical forum in difesa dei 17 possibili terroristi catturati a Toronto 3 settimane forse non e' stata una idea geniale. Paranoia, sicuramente. E voglio dire, alla fine io sono cittadina europea con visto americano. Per le persone con nomi musulmani - studenti- la serie di controlli casuali diventa veramente lunga e antipatica.

Comunque, ricongiungimento con il Pucciu festeggiato con cena nel quartiere gay di Cinci, da Honey. Non male, ma nei miei piatti ho notato un certo abuso di pepe.

Domani si riparte.

Oggi stropiccio il Pucciu e lo faccio innervosire cosi' poi non gli manco troppo durante i 2 mesi e mezzo di separazione...

sabato 24 giugno 2006

Arieccoce

No, non ho rinunciato completamente al mio ruolo di post(eggi)atore nel blog per lasciare mano libera ai deliri post-femministi di BIB. E’ che ho molto da fare (come tutti noi studiosi?!?!) E poi voglio centellinare le mie perle (?!?) – donna Ester: ecco i punti esclamativi che avevi perso!
Comunque. Come quasi tutti sapete, sono stato in Italia per un paio di settimane di ferie. Ho perso la Mangiando Scollinando, ma sono riuscito a fare un salto al Gay Pride. E ovviamente mi sono concesso una buona dose di partite dei Mondiali. Il risultato della mia permanenza sul suolo patrio sono quasi 7 chili in 7 giorni – ma in più.
Il mio ingenuo entusiasmo di giovane (?) professore (?) ha fatto sì che durante questa vacanza mi sia trovato tra i piedi uno studente d’italiano, comodamente installatosi a casa mia per 5 giorni. Il ragazzo è intelligente, ma un tantino lento (e questo, detto da me, è parecchio indicativo). La mattina ci metteva quasi 2 ore per prepararsi ad uscire, peggio di una donna – tié, femministe! In più aveva la mononucleosi, che pare colpisca quasi metà degli studenti universitari americani. Quindi si imbottiva di pillole, col risultato di addormentarsi più o meno ovunque e a qualunque ora del giorno. Insomma, una palla al piede. Se lo sono dovuti sorbire pure i miei parenti ed alcuni amici. Pare che però ora se la cavi brillantemente con l’italiano, il che appaga il mio orgoglio d’insegnante.
Ringrazio tutti gli amici che sono riuscito a vedere e quelli con cui non siamo riusciti ad incontrarci: è sempre un piacere ritrovarvi. Ci vediamo a Natale.

venerdì 23 giugno 2006

Lo sapevate che....water chestnut



Assetata di sapere che cosa ho mangiato ieri nelle tortine thai mi sono documentata.
Ecco a coi le water chestnut: "The edible tuber of a water plant indigenous to Southeast Asia. Its brownish skin resembles that of a true chestnut but the flesh is white, crunchy and juicy. The flavor has a hint of sweetness. Popular in Asian cooking."
Dalla foto non e' che ti fanno venire tanta voglia di mangiartele, ma non sono male.

Allucinazioni (-1 al ritorno)

Ieri, per festeggiare la fine del corso, uscita a cena in quel di downtown. Prima ristorante middle east con prof e compagni della mia universita' e poi incontro con compagne canadesi in ottimo ristorante thai dove ho mangiato delle deliziose tortine di tapioca con latte di cocco e water chestnut (che non so cosa siano in Italiano).
Deliziose. Non mi nutrirei di latte di cocco, ma devo dire che ha un sapore interessante. Tempo fal al Pucciu propinai un pollo al latte di cocco e curry che non era male. Ma torniamo a ieri.

La serata ha preso una piega surreale quando un tizio - tipo maori alto uno e novanta e veramente mastello, probabilmente in acido - all'improvviso si e' alzato in piedi (eravano in un dehor)ed ha comiciato a fissare con sguardo carico d'odio il mio compagno ugandese, avvicinandosi minacciosamente a lui. Io ero ovviamente strategicamente posizionata in mezzo ai due. Quindi mi sono immaginata tipo morta. Fortunatamente l'amico del signor Maori lo ha trattenuto.A questo punto il Maori decide che il mio compagnuccio e' diventato un caro amico, dunque a pugno chiuso si e' avvicinato a lui e lo ha invitato a chiudere il pugno in modo tale che le nocche delle due mani si toccassero ed ha mormorato "Babylon".

Ovvio che "babylon" e saluto con nocche contro nocche ci ha esaltate e dunque divetera' il nostro modo di salutarci. Abbiamo passato la serata a ghignare con il nostro amico (un friciulin) che si bullava dicendo che in caso di scontro fisico lui avrebbe avuto comunque la meglio.

Ma il surreale non finisce qui. Non paga, stamattina, ancora ottenebrata dalla serata, prima di articolare razionalmente il mio pensiero, ho deciso di andare a correre. Nel momento drammatico in cui si spezza il fiato e dunque si ripercorre la propria vita a ritroso in attesa dell'inevitabile infarto, sento una voce che invade il campus e che dichiara: "Dio ti ama".

giovedì 22 giugno 2006

Finito (-2 al ritorno)

Oggi fine della summer school, con una mia prof che tra l'altro si trasferisce in un'altra universita'. Un genio assoluto, una che ti pare che anche solo farci insieme una torta ti possa innalzare dal punto di vista intellettuale. Una vera insegnante, quelle che riescono a tirarti fuori dalla testa cose che neppure sapevi di poter articolare.

Comunque, e' stata una bella esperienza e domani finiro' di esplorare un po' la citta'. Mi manca ancora Little Italy. Sarebbe stato carino andarci oggi per la partita, ma qui la trasmettevano alle 10 del mattino. E IO non salto la lezione per guardare la partita come fanno invece studenti non diligenti in quel di Cincinnati....

Comunque, il mio compagno ugandese si e' premurato di farmi sapere che gli USA sono stati battuti dal Ghana e che pure l'Italia ha vinto. Gongola come un pazzo, un paese africano che le da' alla superpotenza mondiale...

mercoledì 21 giugno 2006

Rivoluzione (-3 al ritorno)

Allora tra tre giorni sono a casa. e meno male. Qui si degenera.

Infatti: slogan e richiamo alla rivoluzione coniato recentemente da semiubriache al bar del campus cercando di studiare mentre impazza la musica e giovani canadesi tifano per la lora squadra di hockey: "Shake your boobs !" (ispirato dallo slogan di famoso predicatore statunitense che invita i suoi seguaci a "shake your bibles!")
Al grido belluino di "shake your boobs" abbiamo cercato di convincere una amica a fare la carina con il grigliatore del bar in modo da avere almeno un hot dog gratis.

Non ha funzionato. E peccato che su 4 che siamo solo 2 possano veramente creare un effetto dinamico con le loro tette.

Se non usciamo da questo campus impazziamo.

Abbiate pazienza.

martedì 20 giugno 2006

Karma and Pride (-4 al ritorno)

Il Karma buono, se mai nel corso della mia vita ne ho prodotto un po', e' sicuramente andato esaurito dopo tre settimane passate a spettegolare sui compagnucci di corso e a commentare le foto dei graduates degli anni 70 e 80 che sono impietosamente esposte nei corridoi dei dorms. Puntare il dito e ridere delle acconciature altrui. Non e' femminista. Ma e' divertente. Se vivi ad un'ora dalla civilta'.

Il Pride e' stato notevole quando ho assistito all'alzabandiera della bandiera canadese e della bandiera arcobaleno in campus alla presenza delle autorita'.
E quando ho visto in giro coppie omosessuali con figli.
Davvero rinfrescante rispetto all'Italia dove i Pacs tra etero sembrano un traguardo formidabile.

Pucciu noi ci trasferiamo qui o a Vancouver.
Attivati.

domenica 18 giugno 2006

Porta Palazzo a Toronto

Ieri visita al bellissimo Kensington Marketdi Toronto. Miscuglio di negozi di alimentari provenienti da tutto il mondo. In un negozio di prodotti caraibici ho comprato il cacao e la cannella dalla Giamaica, ed ho sentito quell'odore forte e pungente che si sente negli alimentari cinesi e africani a Porta Pila.

Ho provato un po' di nostalgia, ecco. Quando abitavo li' vicino, nella mansardina ribattezzata dal Pucciu "il tugurio" andavo a Porta Pila quasi tutti i sabati. E ovviamente avevo i miei personaggi preferiti, quali la famosa donna baffuta che vende la verdura alla tettoia dei contadini.Per non parlare della Signora delle Uova che una volta appurato il mio stato civile (nubile) mi regalo' un uovo speciale.

Comunque, ieri sono stata contenta e curiosamente, il proprietario del negozio caraibico invece di dire "Thanks" diceva a tutti "God bless you". Abbiamo poi pranzato in un buon ristorantino thai-ungherese dove da brava patriota ho anche visto un pezzo della partita. Le mie compagne (1 canadese, 1 iranoamericana e 1 afromaericana) ovviamente parteggiavano per l'Italia.

Per la cronaca, visitato altro sex shop. MAi visitati nella mia vita, e qui in 4 giorni ne ho visitati due. Comunque, sono anche stata invitata dalla proprietaria a mettere in funzione i vibratori a pile da viaggio, se volevo.

Non me la sono sentita.

venerdì 16 giugno 2006

Motivi per stare al mondo/2

Andare a visitare un sex shop Good for her con le tue compagnucce e la capa del tuo dipartimento, femminista anni 60 di fama internazionale e vederla avvicinarsi ad una mia amica per offrirle consiglio (non richiesto) su lubrificanti assortiti.

Nonche' chiederle oggi in classe davanti a tutti se alla fine avesse comprato qualcosa.

giovedì 15 giugno 2006

Perche'?

Sono a Toronto, a una summer school per femministe di tutto il mondo, senza il Pucciu, mi diverto con le mie amichette e posso fare tutto quello che voglio.
E inoltre, tutto quello che voglio peraltro lo faccio gia' a casa a Cincinnati malgrado i tentativi di arginarmi dell'oppressore maschio Pucciu.

E allora perche, perche' e perche' devo subire il malefico maschilismo del mio compagnuccio ugandese che e' pure studente di women's studies? (certa gente e'un paradosso ambulante)

Va bene capire "the Other" come dicono qui,e appellarsi a differenze culturali, ma se mi ordina ancora una volta di sedermi e di prendere appunti sulle cose che dice io non mi controllo.

domenica 11 giugno 2006

Niagara





Sono stata in gita in pulman alle Niagara Falls. Bus di 22 persone: messicani e statunitensi. E poi io che pero' qui vengo messa nel gruppo degli statunitensi, con mio grande disappunto. Si sono manifestati per magia tutti gli stereotipi sulle diverse nazionalita': gli americani sono come dei neonati, devi dargli da mangiare o da bere almeno ogni 3 ore se no sbiellano. Non possono camminare per piu' di 20 minuti senza essere uccisi dall'acido lattico.

I messicani: hanno cantato per tutto il tempo. Ora, io voglio credere che la musica messicana sia qualcosa di diverso da cio' che loro hanno cantato, perche' al 17esimo ritornello in cui "mi amor" e "ay, ay, ay" si ripresentavano io volevo compiere una strage. Soprattutto quando hanno invocato il mio nome affinche' io mi producessi in un assolo di "Volare".

Le cascate sono belle, peccato che io mi immaginassi un parco nazionale ed invece le povere cascate fronteggiano un cumulo di terribili costruzioni che danno un nuovo significato alla parola kitsch.

venerdì 9 giugno 2006

Sesso nel pallone

Qui a Toronto, alla York University, l'ambiente e'bellissimo. Davvero cosmopolita. Rispetto alla tristessa degli studenti a Cincinnati che sono bianchi o neri, qui e' rappresentata ogni possibile naionalita' e mix tra nazionalita'. Elettrizzante perche' pare un paese davvero accogliente per chi e' straniero e, per chi arriva dagli USA, questa e' una differenza notevole. Il fatto che la citta' e che l'Universita' siano cosi' internazionale fa si' che on campus siano distribuiti gratis giornali stranieri. Posso quindi leggermi la mattina a colazione il "corriere canadese" con al suo interno la Repubblica. Una goduria mai vista, dopo mesi in cui al massimo mi guardo la prima pagina on line di repubblica e di altri giornali. Ci sono anche i giornali locali tipo Metro e quelli tremendi le cui notizie principali negli USA sono: "nato bambino alieno da casalinga in Mississippi".

Ma non qui. Qui, approfittando dell'imminente eveto sportivo parlano di traffico di donne e di calcio. E allora riporto qualche osservazione che ho trovato interessante. Come sapete in Germania la prostituzione e' lecita, ci sono bordelli legali, anche se sopravvive la prostituzione illegale, in quest'ultima vanno a finire le donne definite con bruttissimo termine: trafficate. Ora, pero' con tutti i tifosi in arrivo in Germania i pappa dei bordelli si trovano in crisi. Infatti, l'attuale numero di prostitute non puo' reggere l'incremento previsto di clienti. Dunque, le autorita' sono in allarme, perche' questo vuol dire che ci sara' un notevole incremento di traffico di donne da destinare al mercato illegale della prostituzione in modo da soddisfare la domanda dei nostri bravi sportivi. Il che mi ricorda un po' le cose lette tempo fa sul traffico di donne in Kosovo durante la guerra. Un pappa, interpellato sulla sua opinione sull'imminente arrivo delle truppe americane/ONU disse: "si' lo so che stanno arrivando, stiamo gia' costruendo i bordelli."

A parte tutto, una cosa intelligente che le autorita' stanno facendo e' sensibilizzare i clienti con un programma che si chiama "responsible johns". In pratica, al potenziale cliente vengono spiegati i segni che possono indicare che una donna non e' una sex worker che lavora per sua propria decisione, ma una donna trafficata. Pare infatti confermato, anche credo peraltro dall'esperienza italiana del numeroverde anti tratta, che spesso sono proprio i clienti a segnalare alle autorita' che una donna e' trafficata.

Ed e' ironico, perche' sono gli uomini che le trafficano, che le sfruttano, che le stuprano, e poi pero' tante volte devono affidarsi proprio ad un uomo per essere salvate.

martedì 6 giugno 2006

Fede pentita

Sono sconvolta, quello che ho scelto a caso che mi sta antipatica non lo e'. Cazzo cazzo cazzo. Oltretutto ha un nome di una citta' della Transilvania.

E lei e' messicana. Non posso odiarla, il destino l'ha gia' fatta soffrire abbastanza.

Pucciu maledetto ora che sei a casa a scassarti di salame e aperitivi non posti piu',eh?

lunedì 5 giugno 2006

I am back

Non ho pianto. lo giuro. appena ho visto la mia stanza nei dorms della York University, dopo periglioso viaggio e nel giorno del mio 30 esimo complenno, Io non ho pianto. Ma avrei voluto. Una stanzina triste, ma triste tutta verdolina ospedale. Comunque ci siamo (io e le compagnucce di avventura) riprese in fretta e ci siamo scassate di cibo offerto dai gentilissimi prof che ci hanno accolto.
Ho anche trovato la poverina "che mi sta antipatica a pelle" perche' io ne ho bisogno, una che vedo e cosi' decido che mi sta antipatica. Mi pentiro' per la mia cattiveria, lo so ma che ci posso fare? Ne ho bisogno, essendo acida di natura.

Toronto ancora non l'ho vista, ma pare citta' superinternazionale con una vita culturale che Cincinnati non se la sogna. Sono oggetto di curiosita' in quanto mi si chiede, "ma sei Italiana, Italia paese meraviglioso, come sei finita a Cincinnati?"
Al prossimo che domanda tiro fuori una storia di persecuzione politica piu' avvincente del classico (poco femminista) "ho seguito il Pucciu".

Comunque appena mi riprendo dalle cose da fare riattacco con i pipponi femministi dal Canada.Non c'e' neppure il Pucciu che me lo puo' impedire.....

domenica 4 giugno 2006

Adieu, Pucciu

Comicia lo strazio. avete presente quella somma scassaballe di Rossella O'hara attaccata alla tende di Tara che si lamenta, frigna etc. Eccomi a voi, ma qui mi attacco solo alle tapparelle. Devo partire tra poche ore. Ebbene si' me ne vo a Toronto a fare una mitica summer school che si preannuncia strafica e divertente. Vedro' anche le cascate del Niagara. Dopo Marylin, io.

Ma comunque. Mi angoscio come per ogni partenza. Prima di trasferimi qui ciondolavo dalla mamma dicendole: ma quel maledetto del Pucciu perche' se ne e' andato e ora devo andare anche io, mamma non voglio piu'. Mia mamma, a cui il solo pensiero di riavermi in casa fa venire male, mi rispondeva con un materno: eh no, e che c***o ! adesso vai. Hai anche vinto la borsa.

Tant'e' io patisco le partenze. E come faccio per 3 settimane 3 senza il Pucciu? Adesso e' nel suo pieno fulgore, capello a moquette, pallore da topo di biblioteca, barba arruffata. Come faccio a separarmene? Sono fatta di carne anche io!

Inoltre, abbiamo passato le ultime due serate due a ubriacarci per festeggiare i compleanni, e a scassarci di cibo. Sono orgogliosa di noi, siamo riusciti a mangiarci un bel coniglietto pure a Cincinnati. Ah, che soddisfasiun andare dagli schizzinosi americani e dirgli che mi sono mangiata il coniglio. Fa un po' esotica selvaggia? Magari gli dico pure che l'ho mangiato crudo...

Comunque, a chi passa di qua, adieu. Ma avrete mie notizie da Toronto. Rassicuratevi.

sabato 3 giugno 2006

Desperate Housewife?

Ok, domattina Fede parte per la summer school alla York University di Toronto, il che vuol dire fine della faticosissima vita da casalinguo.
Ah, per chi non lo sapesse, la puella domani compie un numero di anni parecchio significativo.
Io, ho già dato.

venerdì 2 giugno 2006

The Addiction

Cito, rigorosamente a sproposito, il titolo di questo fantastico film di vampiri filosofi di Abel Ferrara per aggiornarvi sulle ultime imprese della mia ineffabile compagna di merende.
La ragazza mostra preoccupanti segni di comportamento ossessivo compulsivo. Eccone qualche esempio:
- ogni sera verso le 19, m'impone un "aperitivo", perchè per staccare e rilassarsi è necessario un bicchiere di vino. Quando, come ieri, dopo l'aperitivo andiamo a cena fuori per celebrazioni varie, capita di trovarsi in un ristorante trendy sbronzi di Bloody Mary e cocktail Martini prima ancora dell'antipasto, con somma gioia di chi si trova a dover tradurre ciò che biascichiamo entusiasti;
- con la scusa di mantenere la pelle morbida e giovane, ella acquista creme, olii e cosmetici vari in gran copia, costringendomi peraltro a partecipare quotidianamente ad un giochino online per vincere un fondamentale e prestigiosissimo burro al mango. Giuro che se vinco mi ci faccio una tartina;
- la fanciulla prova l'horror vacui di fronte a ciò che si mette in tavola, soprattutto in presenza di ospiti. Preparare una cena per 4 equivale immancabilmente a cucinare per 8 lottatori di sumo a dieta da una settimana. Il meglio viene quando è ora di fare le dosi per il risotto; ogni volta i pugni di riso pro capite aumentano, causando furiosi litigi. Ormai anche i suoi famigliari sono convinti che l'insaziabile creatura sia morta d'inedia in un'esistenza precedente.
Ovviamente anche il sottoscritto ha le proprie manie, che alcuni di voi ben conoscono. Lascio a Fede il piacere di raccontarle...

giovedì 1 giugno 2006

Adieu

Comicia lo strazio. avete presente quella somma scassaballe di Rossella O'hara attaccata alla tende di Tara che si lamenta, frigna etc. Eccomi a voi, ma qui mi attacco solo alle tapparelle. Devo partire tra poche ore. Ebbene si' me ne vo a Toronto a fare una mitica summer school che si preannuncia strafica e divertente. Vedro' anche le cascate del Niagara. Dopo Marylin, io.

Ma comunque. Mi angoscio come per ogni partenza. Prima di trasferimi qui ciondolavo dalla mamma dicendole: ma quel maledetto del Pucciu perche' se ne e' andato e ora devo andare anche io, mamma non voglio piu'. Mia mamma, a cui il solo pensiero di riavermi in casa fa venire male, mi rispondeva con un materno: eh no, e che c***o ! adesso vai. Hai anche vinto la borsa.

Tant'e' io patisco le partenze. E come faccio per 3 settimane 3 senza il Pucciu? Adesso e' nel suo pieno fulgore, capello a moquette, pallore da topo di biblioteca, barba arruffata. Come faccio a separarmene? Sono fatta di carne anche io!

Inoltre, abbiamo passato le ultime due serate due a ubriacarci per festeggiare i compleanni, e a scassarci di cibo. Sono orgogliosa di noi, siamo riusciti a mangiarci un bel coniglietto pure a Cincinnati. Ah, che soddisfasiun andare dagli schizzinosi americani e dirgli che mi sono mangiata il coniglio. Fa un po' esotica selvaggia? Magari gli dico pure che l'ho mangiato crudo...

Comunque, a chi passa di qua, adieu. Ma avrete mie notizie da Toronto. Rassicuratevi.