martedì 11 marzo 2008

La neve scende sul Midwest - Una Storia illustrata.

E va bene, sono venuti giù 40 cm di neve! Come succede quasi ogni anno.

Tragedia, perché il sale non c’è, le strade non le puliscono, i miei studenti cercano di ottenere l’estensione di una deadline di cui sanno da tre settimane… L’ira di Dio! Per non saper né leggere né scrivere, noi ci siamo ritirati in casa, con libagioni abbondanti.

Ma sappiate che alcuni uomini coraggiosi si sono avventurati fuori: ecco a voi un Pucciu smagliante in versione volontario Olimpiadi Invernali 2006. Non è elegante e distinto nel suo giaccone grigio ghiaccio? Il nostro piccolo ometto stava giusto tornando da un giro di ricognizione intorno al quartiere. Non ha riportato nessuna scena di panico e sciacallaggio, ma forse qualche folle è DAVVERO in circolazione. Abbiamo infatti avvistato un giovane con 6 lattine di birra e con i bermuda che si aggirava in strada chiedendoci se eravamo contenti del tempo. Doveva essere in stato confusionale.



Intanto la nostra eroina incitava l’uomo di casa all’azione, ovviamente dal caldo bollente della sua casetta. Sappiate infatti che nel Midwest l’effetto serra è quello che hai in casa d’inverno.
Comunque sia, la nostra si sente fiera del suo uomo coraggioso, ma al tempo stesso si osserva i piedi vergini da pedicure costantemente nudi (ritornello del Pucciu: mettiti le calze che ti viene il mal di panciaaaaaa…) e si sente in colpa per quelle macchie di avocado fuggito sul tappeto di cui è ovviamente la sola ed unica responsabile. Il senso di colpa non è peraltro tale da schiodarla dal divano e dalla lettura di Vanity Fair di Marzo.




Ben presto gli eventi prendono una svolta inaspettata: un’astutissima Fede si manifesta incredibilmente attiva e infagottata in stivali, maglione anti-sesso e piumino, dichiara: “Vado a spalare!” Un silenzio irreale scende nell’appartamento. Il piccolo Pucciu, pensando che la nostra eroina stia definitivamente impazzendo, si offre di scendere con lei, dove la osserva spalare e sbuffare, spalare e sbuffare. Il tutto finisce con un Pucciu che spala e con l’eroina che fa un pupazzo di neve microcefalo, svergognata dai vicini che subito ne fanno uno stupendo, alto quasi due metri. Megalomani come gli americani…



Conclusione con il botto con una battaglia a palle di neve. Peccato che l’infido volontario delle Olimpiadi sia attrezzato di pala e al grido belluino di “Passion lives here!!!!!!!!!!!!!!!!!” (slogan di Torino 2006) faccia ripetutamente la doccia di neve all’impavida femminista, che, adusa ai feroci complotti fallocrati e sessisti che combatte nella vita quotidiana, non si scompone e gli caccia ripetutamente ricche manate di neve in bocca.
Bagnati fino alle mutande – da quanto non mi ghiacciavo il sedere nella neve – i due si arenano nell’unica postazione adeguata ad un weekend di neve: il letto.



Poi va beh, il Pucciu dichiara anche che è quasi morto in una partita di basket – Amore, ma quando stavi per morire hai visto la mia faccia? – ma questa è un’altra storia.

3 commenti:

  1. Che bella la neve. E anche tanta a giudicare dalle foto.

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  2. di solito è il caldo che dà alla testa, ma ora credo di avere le prove che anche il freddo ha qualche effetto sulla psiche... che esilarante storiella illustrata!!! hai una tavoletta grafica??? e cosa dice il Pucciu del fatto che metti in bella mostra il suo lato B? ;-) Copritevi, che fa freddo!

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  3. Putroppo la neve e' gia' sciolta, almeno il pupazzo dei vicini e' meno imponente del mio, che si e' accasciato a terra giorni fa.

    Chiara: avevo voglia di cazzeggiare ed ho usato Paint, che non so usare, peraltro. comunque, il pucciu si bulla e dice che al lilceo era famoso per il lato B...io lo lascio dire.

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