lunedì 27 ottobre 2008

Di probabile trapianto di fegato, galline nude e mini cicisbei

Quando il venerdì sera si cena alle undici e mezza di sera con porcini, lardo e una bottiglia di Barolo del 1995, si capisce che il resto del week end non potrà essere normale, causa presenza di amico cuoco americano che ha una insana passione per il lardo ed il barolo.

Ho visto cose. Porno.

Inermi galline tutte nude, appese per le zampine in una posa sadomaso e ripetutamente fotografate da perversi visitatori di Terra Madre e Salone del Gusto.

E poi:

Un bambino figlio del panettiere - evidentemente posseduto dallo spirito indomito di una tota (=signorina) piemontese - che mi ha gentilmente servito.

io: “Vorrei questi tre panini, per favore”
lui: “Oh signora ma questo è il suo pranzo?”
io: “no” (fatti i ca..i tuoi!)
lui: “e che cosa mangia a pranzo? Uno yogurt, eh?”
io: “No! tournedos à la Rossini e soufflé au fromage (bambino, lo yogurt te lo mangi tu a merenda, dammi i maledetti panini!)


Poi va beh, presa dall’entusiasmo per il principio “spesa a km zero” l’ho esteso alla mia capigliatura.
Infatti mi sono tagliata i capelli da sola. Anzi, no, mia sorella mi ha aiutato. Ha una certa esperienza, infatti li taglia da quando ha cinque anni. Al Cicciobello ed anche all’altra mia sorella mentre dormiva. Stranamente mia madre non ha mai approvato.
“Marta, me li tagli dietro che non vedo?
“Si, ma sto uscendo”
Ed a occhi semichiusi, mentre si trucca dà una bella sforbiciata.
Devo dire che sono venuti pure bene.

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