sabato 8 aprile 2006

National body

Quanto conta ancora la nazione? Piu' di quanto si pensi. Questo e' vero soprattutto per le donne, alle quali lo stato associa la funzione fondamentale di riproduttrici dei futuri cittadini. Essere investite di questa funzione simbolica comporta pero' un notevole controllo da parte dello stato stesso sui "reproductive rights" delle donne ed in particolare di donne potenziali produttrici di cittadini che non sono molto ben accetti, qui negli States: nativi americani, emigranti, afroamericani.

Negli States sono molto pragmatici, risolvono il problema alla radice. Come spiega questo interessante libro, negli anni 70 il governo prese la decisione di sostenere i costi della sterilizzazione di donne (in particolare native americane) a carico di Indian Health Services. Ora, peccato che siano state compiuti sistematici abusi della procedura di sterilizzazione, per cui raramente alle donne veniva chiesto il consenso infomato e spesso se gia' erano ospedalizzate per altri motivi, ne approfittavano per sterilizzarle. Via le tonsille? Via anche l'utero!

La componente razzista e' evidente: le native erano sterilizzate ad un tasso doppio rispetto alle donne bianche.

Non paghi di sterilizzare a loro insaputa queste donne, decisero anche di promuovere presso la comunita' dei nativi americani l'utilizzo di contraccettivi a lungo termine, in particolare il Depoprovera ed il Norplant. Questi due contraccettivi sono somministrati l'uno, con iniezioni che devono essere fatte da personale medico, e l'altro con un mini impianto che deve essere inserito e tolto sempre da personale medico. Peccato che questi 2 contraccettivi, approvati dalla FDA, siano piuttosto pericolosi.* Durante la sperimentazione (ed anche in seguito all'approvazione) moltissime donne svilupparono cancro all'utero, cancro al seno, cancro alla cervice. Molte ne morirono, ma la FDA e l'Organizzazione Mondiale della Sanita' non ci trovarono nulla di strano.

Il vantaggio di questi contraccettivi, spesso presentati come unica opzione possibile per queste donne, e' di essere poco costosi e soprattutto di essere " provider dependent" per cui una donna non puo' decidere da se' di smettere di prenderli, in particolare il Norplant, essendo un impianto sotto pelle non puo' essere rimosso se non da un medico.

Sebbene gli abusi legati alla sterilizzazione siano stati scoperti, lo stato continua ad incoraggiare le donne di determinati gruppi etnici ad utilizzare esclusivamente Depo e Norplant. Inoltre, l'uso di questi contraccettivi viene legato all'aborto. In North Carolina, infatti, quando una donna abortisce grazie al fondo statale per gli aborti (che finanzia gli aborti di donne povere a carico di quel poco di sanita' pubblica che c'e' qui) e' poi tenuta a usare il Norplant. (Legge del 1993).

Non paghi di intervenire pesantemente sulle scelte legate alla contraccezione, si e' anche deciso di colpevolizzare chi ricorre all'aborto. In Canada, nel 1992, (in un ospedale che serve prevalentemente donne Inuit) alle donne che decidevano di ricorrere all'aborto veniva somministrata come anestesia una bella aspirina. E basta. Cosi' impari. Nel 1992.

Ora, perche' tutto questo? Il National body deve rimanenre "puro" e gli immigrati e le minoranze etniche in generale in quanto mediamente poveri sono spesso rappresentati come parassiti che mettono le mani sulle risorse naturali ed economiche dello stato. La logica conseguenza di questa visione delle cose e' l'attivazione di una politica che mira a limitare la crescita di questi gruppi etnici. Ma non si chiamava genocidio?


* Entrambi sono correntemente somministrati. Ufficialmente non vengono considerati pericolosi.
** Dati sulla sterilizzazione qui

Nessun commento:

Posta un commento