venerdì 14 aprile 2006

La forza del destino

Questo post tratta del destino infame e baro. Di come forze piu' grandi di me, cioe' il consumismo, il femminismo, Internet, la stampa canadese, e l'essere donna, ieri si siano alleate e in una congiunzione diabolica, mi hanno portato a fare una figura di merda. Coinvolgendo ovviamente anche il Pucciu.

Vado a cominciare: ieri mi sono svegliata alle 6,30, bella tranquilla. Guardo la mia casella di posta, il blog e programmo la giornata, che si annuncia impegnata. Lavoro dalle 10,30 alle 17,00 (in realta' lavoro con Kat, sostanzialmente cazzeggiamo tutto il tempo), appuntamento alle 17,30 con un signore che vuole che gli faccia fare conversazione in Italiano. Infine, alle 18,30 festeggeremo Pesach con la famiglia di un professore di Vadim. Bene.

Il sole splende. Fa caldo. Il Pucciu si sveglia con la pressione sotto le scarpe. Con voce tremula chiede il caffe' dal suo letto di dolore e glielo faccio. E qui il primo segno. Malgrado il fatto che discutiamo animatamente su nazionalismo e sessualita', io sono inusualmente carina con lui. Altro segno che mette il Pucciu in allarme. "Che cazzo hai fatto, devi farti perdonare qualcosa?" Stranamente no. Lui insiste. Penso. No, non ho (ancora) fatto nulla.
E invece.
Gli eventi sarebbero poi precipitati di li' a poco.

Insomma, la catena degli eventi e' stata: vado in dipartimento, leggo un giornale femminista canadese, leggo la pubblicita' di una cosa che resta segreta, non avrei problemi a dire cosa, ma primo, il Pucciu mi taglia la testa, secondo, il Pucciu mi taglia a pezzetti.
Sappiate che ha a che fare con la sfera privata dell'individuo. No, niente ammenicoli per giochi erotici.
Anyway, trovo che la cosa sarebbe utile. A chi e' interessato posso rivelare la cosa via mail. Chi gia' sa e' pregato vivamente di non rivelare pubblicamente la cosa.

Comunque, mi consulto con Kat, che mi incoraggia nell'acquisto. Acquisto on line. E qui ragazzi, e' stata poi questione di minuti. Quelli del sito mi addebitano l'ordine due volte. Io rispondo che c'e' un errore ma QUALCOSA (eccolo! Lui, il destino!) interviene e la mail viene inviata non solo a quelli del sito, ma anche ad un prof dell'Universita' che conosce sia me sia Vadim.

Cazzo cazzo cazzo.

La cosa e' molto privata e il prof se vede la mail pensera' che sono una pazza fuori di testa e vedra' cosa ho comprato. E il Pucciu si incazzera' e mi buttera' fuori di casa. Dovro' tornare in Italia e mia madre mi ha detto che con il cazzo che mi riprende a casa.Mia sorella (si' gentile pubblico maschile, quella (piu') figa che ancora e' fidanzata! Scio', lontani da lei!) mi ha squatterizzato la vecchia stanza. MIIII!!!

Piegata in due dal ridere chiamo Kat e una scienziata sociale a raccolta. Mi consulto. Come risolvere la situazione? Ovviamente faccio il contrario di quello che mi dicono. Peggioro la situazione. Confessione al Pucciu. Richiesta di perdono. Psicodramma. Ma comunque anche a lui scappava da ridere.

Stremata, alle 13 ora locale mi accascio in ufficio e decido che non faro' piu' nulla al lavoro. Kat entusiasta mi appoggia e ci dedichiamo a divulgare la gustosa storiella alle compagnucce.

Che vita dura, ragazzi!

P.s. Vi incoraggio a condividerele vostre peggiori figure di merda, mi aiuterebbe a sentirmi meglio.

4 commenti:

  1. Fede sei straordinaria.
    Sempre un semaforo più avanti.
    Peraltro puoi sempre rinfacciare al pucciu il fatto che tirò una pietra sulla testa del bassino...

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  2. Veramente e' successo il contrario!!!!!!!! Ho ancora i segni dei punti di sutura ad indelebile memoria!

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  3. Minchia Luca! sono anni che il pucciu rinfaccia al Bassino della pietra in testa!
    Adesso mi riraccontera' tutto per la centomillesima volta!!!!

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  4. evidentemente non l'ha raccontato abbastanza, se ho sbagliato (eh eh eh!)

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