martedì 4 aprile 2006

Dell’utilità delle pari opportunità

….e del femminismo in generale.

Un bel giorno di gennaio sono rientrata negli States dopo le vacanze di Natale in Italia. Naturalmente ho dovuto passare il controllo di sicurezza con impronte etc e rispondere alla solita sfilza di domande dell’addetto alla sicurezza. Dopo le domande di rito, l’imprevisto:
Ufficiale: “Allora, cosa fai qui a Cincinnati?”
Io: “Sono una studentessa iscritta ad un Master in Women’s Studies” [pensiero mio: ..brava Fede! hai capito la domanda, era facile!]
Ufficiale: “Ah, ma perché non ci sono i Men’s Studies?”
Io: [pensiero mio: ma complimenti! Sei solo il centomilionesimo che mi fa questa domanda del c****o! Ora mi fai andare a casa, che avrei fretta?] Comunque rispondo: “Men’s Studies è tutto il resto…”

Tutto questo per dire che c’è un certo scetticismo da parte di molti uomini e donne sull’utilità dei Women’s Studies, sul femminismo e sul lavoro di promozione delle pari opportunità, nel senso che per tanti le rivendicazioni femministe sono datate e non più necessarie, e nella percezione “dell’uomo della strada” l’emancipazione femminile - negli Stati Uniti come in Italia - viene considerata un dato di fatto. Sarebbe troppo lungo elencare i numerosi motivi che dimostrano la superficialità di questa affermazione e dunque mi limito a citare l’articolo Abusi meno gravi in contesto degradato relativo ad un caso di violenza sessuale che la mia amica Martina mi ha segnalato. Mi sembra chiaro che ci sia bisogno di lavorare ancora molto prima che delle sentenze cosi’ siano solo un lontano ricordo. Infatti, secondo me il messaggio che tutta la vicenda trasmette e’ che alla fine se questi due figuri hanno violentato una minorenne non era proprio tutta colpa loro, ma piuttosto delle condizioni sociali in cui vivevano. Che sara’ anche vero in parte, ma l’associazione povero=potenziale delinquente io la trovo pericolosa.
Insomma, non solo sei povero, ma sei pure, per natura, “cattivo”.

Se tanto mi da’ tanto, perché non prevedere un’aggravante a carico di facoltosi violentatori appartenenti alle classi elevate?

7 commenti:

  1. io sono d'accordo con la sentenza. secondo me bisogna anche ricominciare a controllare la distanza tra attaccatura della fronte e naso e distanza tra le pupille.
    in fondo, se in adv ha sede a torino nella casa del lombroso, una ragione ci sarà pure.

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  2. Luca sei un genio, si vede subito, basta guardarti in faccia.

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  3. come diceva Hegel, "L'essere e' un osso"

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  4. Miiiiiii Pucciu! Non mi fare le citazioni colte che mi prendono le convulsioni! sai he non le capisco!

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  5. Come diceva Sancio Panza, "L'essere è un tacos"

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  6. In effetti dovremmo riprendere lo studio della frenologia.

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  7. Eh, grazie Gall, la frenologia mi mancava...non si finisce mai di imparare...

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