Da neogenitori ci siamo chiesti: Siamo ancora super cool (ahahaha) o siamo carne morta? Proveremo ancora brividi o saremo accasciati nella mammitudine e papitudine?
La risposta e': c'e' speranza. E la speranza si chiama: sport estremo. Ma cominciamo con ordine.
Se vogliamo parlare dello sport estremo per neonati dell'estate 2012, bisogna innanzitutto parlare "della casa della montagna."
quello a sinistra e' il Pucciu |
Il Pucciu si e' beccato numerosissimi armarcord tra sorelle sulla "casa della montagna".
Allora.
Nella "casa della montagna" siamo state molto felici, era una casa molto carina e in montagna si facevano mille picnic, si giocava tutta l'estate e quando non c'erano i picnic si guardava Saranno Famosi sulla Rai dopo pranzo.
Ogni tanto si andava a Chatillon, prendevamo le paste o i croissant salati di Morandin e la mamma ci comprava un giallo Mondadodri - erano le estati in cui divoravamo Agatha Christie e noi eravamo bambine a basso mantenimento.
Da quelle vacanze la' sono passati piu' di 20 anni, e molte cose sono cambiate. Dopo 20 anni questa estate siamo tornati nel "paese della montagna", perche' la casa non c'e' piu'.
Da genitori dinamici e desiderosi di riappropriarci di un minimo di forma fisica, ci siamo dunque lanciati nelle gite con passeggino: passeggino non di quelli fichissimi da cross, a tre ruote, no passeggino pesantissimo, passato da amici di amici. Un passeggino gratis, ma di ghisa.
Potevano bastare i sentierini agibili ai disabili - bravi valdostani che pensano al turismo accessibile- del "paese della montagna"? Poteva bastare farcirsi di polenta
Ovvio, no!
Il genitore contemporaneo deve continuamente essere in movimento e dare stimoli all'infante, che all'epoca aveva ben 5 mesi.
E qui entra in gioco l'amico valdostano che ti viene a trovare e ti dice: massi, sono solo guarda 90 metri. 90 metri di camminatina con passeggino dal parcheggio per arrivare in una conca meravigliosa.
presa qui |
La Squatter - quando apre un occhio - forse perche' tra scossoni e pendenza le arriva il sangue al cervello ma solo a ondate, si guarda attorno con aria annoiata: Been there, done that, e adesso? Manco fosse la reincarnazione del caro Bonatti. (Ho controllato, non puo' essere. Buona reincarnazione, Walter.)
Comunque sia, arriviamo in cima, a 2000 metri. Sudati, imprecanti e con la Squatter vestita a strati tipo le villeggianti di Amici miei , penso Atto II (La visione di Amici miei e' stato uno dei capisaldi educativi di mio padre). Le mancavano solo le Superga, ma sfoggiava un incongruo cappello a fiori a tesa larga a' la Greta Garbo e pantaloni della tuta.*
Arrivati in cima ed incantati dai monti, i grandi bevono qualcosa e la Squatter si attacca alla tetta, mentre un camminatore milanese la intrattiene: Ue' che carina e ci spiega le strategie per avvicinarla al trekking da piccina. Un bambino sardo ci mostra i suoi muli. Il Pucciu, rapito dal panorama propone di venire a stare l'estate prossima un due-tre giorni nell'albergo locale, raggiungibile solo a piedi, i bagagli te li portano con la carrucola. Con una bambina che avra' meno di un anno e mezzo. Ovvio, lo faremo. Magari c'e' caso di mettere la Squatter nella carrucola.
Insomma, e' nato un nuovo sport per neonati : passeggino estremo. L'anno prossimo nuove vette ci attendono con la magliettina Piu' dislivelli per tutti - copyright dell'amico valdostano.
Eh, si. Siamo ancora cool.
*Per via di telefonata della nonna, i genitori pensano: 'azzo 2000 metri, sara' mica troppo piccola? Il padre ricorda che il pediatra avesse detto ok, la madre che avesse detto giammai, la bambina non e' cianotica, tutto va per il meglio.
Ciao, ho iniziato a seguirvi praticamente adesso. Che bello, anche noi: mamma valdostana, casa ancora esistente in Val d'Ayas, desiderio di non fare i pensionati. Quota bimbe 2 e 4 anni, livello massimo raggiunto dalle piccole trekker: 15 minuti in piano. I pensionati ci hanno lasciato indietro da un sacco di tempo.
RispondiEliminaCiao Daniela, conosco abbastanza bene la Val d'Ayas, abbiamo fatto qualche anno di campeggio vicino a Champoluc.
RispondiEliminaMa voi siete avanti, con due trekker, un vero sport estremo, che gia' una ci sfinisce ;-)I pensionati di adesso sono indistruttibilii.Rassegnamoci.
Ah! bellissimo leggerti...ma era a Chamois poi la "vetta"?
RispondiEliminaGrazie delle righe cara Fede. Vi abbraccio.
Grazie Serena :-)
RispondiEliminaA Chamois siamo stati ma in piano, partendo dalla Magdleine, in realta' la "vetta" era Cheneil,sopra Valtournanche, bellissimo.
Cara, anche noi siamo assidui passegginisti estremi. Ci rechiamo ogni anno in una ridente località dell'alta val di Susa. Il nostro passeggino è da cross, a tre ruote, ho minacciato il papà delle mie creature quando me l'ha portato a casa. Non solo perchè abbiamo fatto un mutuo quinquennale per acquistarlo, ma anche perchè pesa proprio come il vostro, di ghisa. E le passeggiate con quel coso, 13 kg mal pesati, più microfiglia di 10 kg (quindi non tanto micro) sopra, capirai che relax. Comunque mio marito è un alpinista. E io d'estate mi voglio male. ;) Bellissimi questi tuoi racconti! L'anno prossimo potremmo dedicarci a qualche passegginata estrema insieme, se siete da queste parti!
RispondiEliminaAh, vedi che il movimento passeggino estremo ha gia' adepti! L'estate prossima ben volentieri potremmo fare gite per fare massa critica: magliettine con lo slogan per tutti e via!
RispondiElimina