Non era bellissima, non so se si capisce.
Adesso, "mammificata" a tempo pieno da sette mesi - senza visto per lavorare, quindi con la prospettiva di essere mamma a tempo pieno ancora abbastanza a lungo - faccio ancora fatica a pensare di essere davvero sua madre; guardo quei nove kg di faccino da kiulo e mi dico: ma davvero questo boghetto l'ho fatto io?
E non riesco a pensarmi come "mamma" in primo luogo. Neanche come moglie, guardando i 75 kg di Pucciu, ma almeno lui so per certo di non averlo fatto io. E del suo meconio non so nulla.
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Nelle conclusioni ha poi affermato che: "You see, at the end of the day, my most important title is still mom-in-chief (mamma in capo)", contrapposto al titolo di Potus, che e' Commander-in-chief.
E cio' ha causato un po' di agitazione nel web: perche', si chiedono alcune femministe, una donna come Michelle, che ha fatto tutto e di piu', guadagnato a lungo piu' di suo marito, deve poi sempre andare a parare sulla maternita'? Gli uomini raramente si definiscono come padri in primo luogo, e soprattutto in setting formali questa identita' non e' centrale. E cosi' via. In parte e' stata sicuramente una strategia per rassicurare gli elettori sulla "normalita'" della first family e anche un modo di rispondere a stereotipi che vogliono le donne afroamericane come cattive madri, perche' non basta un presidente afroamericano per dimenticarsi del razzismo.
Tuttavia, come hanno rilevato altri, che male c'e' se, tra tanti ruoli che una donna ricopre, decide di "indossare", strategicamente o meno, temporaneamente o meno, quello di madre? E perche' definirsi primariamente come madre spesso viene visto come svilente? Sara' che e' un lavoro di fatto non pagato? Oppure, non e' quasi liberatorio vedere una donna di successo cosi' sicura di se' da decidere senza se e senza ma di definirsi solo come madre?
Intanto, comunque la pensiamo noi: Yes, she can.
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