domenica 2 luglio 2006

Fun summer in Porkopolis

Tornato da poco a Cincy, mi preparo ad affrontare una lunga estate senza BIB in questo pantano bollente (abbiamo già superato i 35°). Per evitare di annoiarmi senza la frizzante pasticciona che normalmente incasina la mia esistenza, mi sono organizzato la seguente giornata tipo:
7:30 – 9:20:
insegno italiano. Chi mi conosce sa che per il sottoscritto alzarsi così presto è una vera tortura, soprattutto d’estate, quando la mia pressione al risveglio è pari a quella di una coccinella.
9:30 – 12:20:
vado a lezione di tedesco. Lo so, è uno scandalo che un laureato in filosofia a 31 anni non conosca ancora la lingua di Kant e Heidegger. Eccomi dunque a rimediare, con l’ambizioso obiettivo di riuscire a leggere qualche classico in originale entro la fine dell’estate. Questo perché, come disse un mio professore, le traduzioni sono come le donne: o belle ma infedeli, o brutte ma fedeli – eccone un’altra, femministe!
13 – 16:
vado a lezione di aramaico. Perché le lingue semitiche sono un po’ come le ciliegie: una tira l’altra. E poi, non vorrete mica che il Messia non conosca la lingua che parlava Rav Yehoshuah (o, come lo chiamate voi infedeli, Gesù)?
16 –17:
pausa Mondiali. Per fortuna la UC ha pensato anche a noi disadattati che non ci siamo ancora convertiti al football “locale”. Il secondo tempo della partita serale non me lo leva nessuno.
Dopo le 17 finalmente torno a casa, dove mi aspettano compiti da fare e da correggere, studio, e le beneamate faccende di casa.
Così fino al 13 luglio, poi meno lezioni ma più ricerca. Intanto durante i weekend ci scappa qualche improbabile grigliata con i professori, delle “feste” tristissime con i miei compagni, e fiumi di birra con i pochi amici rimasti in città.
Sarà una lunga estate calda…

7 commenti:

  1. Allora se sono carina devo essere infedele, giusto?
    D'altra parte what happens in Torino stays in Torino...

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  2. No, tu non sei una donna ma rappresenti una categoria a se' stante. Quindi non rientri nella classificazione. E se ci provi ti ammazzo.

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  3. fede, guarda che quello era una dichiarazione d'amore, la forma è piuttosto inconsueta ma l'intenzione chiara. D'altronde stai con un filosofo mica con uno gigolo. A loro scatta più facilmente la predica che il complimento. Stavolta ti è andata bene.

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  4. mi inchino profondamente e sentitamente, anche se con imperdonabile ritardo (solo ora aggiorno la mia lettura delle cronache unte), al professore che disse delle traduzioni ...
    marta

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  5. Eh non so se è il fatto che sia filosofo oppure no.
    E' certo che, come spesso accade, l'intellettuale illuminato finisce sulla soglia di casa, dove impugna la clava, mette la canottiera imbrattata di sugo e le ciabatte e torna quella forma di vita nota come uomo.

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  6. ah Messiah: invidia invidia per il corso di aramaico.
    io cerco di imparare l'arabo ma non ho il tempo per applicarmici.
    appena posso ripiegherò sul marocchino. :-)

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  7. Pedro: ho studiato arabo per due semestri senza troppo impegno, ottenendo risultati scarsi (Fede ancora ricorda i suoni gutturali da me emessi in tarda sera). Per carita', riesco a leggere qualche Sura, ma imparare un alfabeto totalmente nuovo a 30 anni e' una tortura. L'aramaico in confronto e' una passeggiata di salute.
    Che Allah ti protegga!

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