Non ho pianto. lo giuro. appena ho visto la mia stanza nei dorms della York University, dopo periglioso viaggio e nel giorno del mio 30 esimo complenno, Io non ho pianto. Ma avrei voluto. Una stanzina triste, ma triste tutta verdolina ospedale. Comunque ci siamo (io e le compagnucce di avventura) riprese in fretta e ci siamo scassate di cibo offerto dai gentilissimi prof che ci hanno accolto.
Ho anche trovato la poverina "che mi sta antipatica a pelle" perche' io ne ho bisogno, una che vedo e cosi' decido che mi sta antipatica. Mi pentiro' per la mia cattiveria, lo so ma che ci posso fare? Ne ho bisogno, essendo acida di natura.
Toronto ancora non l'ho vista, ma pare citta' superinternazionale con una vita culturale che Cincinnati non se la sogna. Sono oggetto di curiosita' in quanto mi si chiede, "ma sei Italiana, Italia paese meraviglioso, come sei finita a Cincinnati?"
Al prossimo che domanda tiro fuori una storia di persecuzione politica piu' avvincente del classico (poco femminista) "ho seguito il Pucciu".
Comunque appena mi riprendo dalle cose da fare riattacco con i pipponi femministi dal Canada.Non c'e' neppure il Pucciu che me lo puo' impedire.....
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Ah come riconosco il tocco da Gemella di questo post.
RispondiEliminaTanti auguri.
Io festeggio venerdì ma la cifra è un po' più alta.
Va' che la summer school con l'amica è una figata, stanzetta verde a parte.
Approfitta di tutte queste esperienze. :-)