martedì 2 maggio 2006

Una giornata da Farrah Fawcett delle baracche



Questo e' un comandamento. Mai, dico mai uscire di casa quando lo specchio appena sveglia ti dice che sembri Farrah Fawcett (delle baracche), capelli gonfi e leggermete arricciati dall'umidita' ma senza la faccia di Farrah (e il corpo) e senza le Charlie's Angels.

Perche' se no in 4 ore ti succede che:

La tua capa arriva in ritardo all'appuntamento che avete, cerca di rubarti le chiavi di casa e portafoglio senza successo ma riesce a ciularti la Bic.

La tua capa ti detta operazioni da fare alla calcolatrice e tu non sai come cazzo si dice "per" (moltiplicazione) in inglese.

La tua capa ti blocca in ufficio ad aspettarla. Tu hai 100 000 cose da fare e non ne fai nessuna perche' c'e' Kat e allora si ciacola.

Fai una telefonata e la persona al telefono e' incazzata per colpa della tua capa, pero' almeno ti porge le scuse a nome del popolo americano tutto perche' dopo 9 mesi che ti conoscono e fanno lo spelling sbagliato del tuo nome (giuro!)

La tua capa ti riblocca fino alle 13,45, tu hai lezione alle 14,00 non hai ripassato la presentazione in francese che devi fare davanti alla classe tutta.

Ti dimentichi l'assegno dell'affitto di maggio da spedire e anche la lettera da mandare al tuo vecchio prof di lettere del liceo (che hai scritto e imbustato il 20 aprile)

Per placare il Pucciu che sara' incazzato per l'affitto ti compri una chiavetta per il computer cosi' non squatterizzi piu' la sua e spendi 47 dollari.

Domani si va dal parrucchiere. Farrah, adieu.

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