Il mantra e': la globalizzazione e' inevitabile. La globalizzazione significa omogeinizzazione e Macdonaldizzazione del mondo.
Fior fior di studiosi si affannano a definire la natura della globalizzazione e l'impatto sulle realta' locali.
E anche sulla bellezza. I canoni di bellezza occidentali infatti tendono ad imporsi urbi et orbi e si e' gia' notato con allarme che disturbi alimentari (anoressia e bulimia soprattutto) si stanno diffondendo a macchia d'olio in paesi dove fino a pochi anni fa si faceva fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.
Ma forse la parte migliore della globalizzazione sono le soluzioni creative che le persone trovano per resisterle. Immaginatevi di essere afromaericane e di vedere promosse come ideale di bellezza donne bianche e bionde. E le poche modelle afroamericane, se fate caso, hanno dei bei capelli lisci che non e' che proprio siano molto "afro".
Immaginatevi di voler resistere a questa tendenza e di divertirvi anche un po', il che non guasta, dato che la comunita' afroamericana negli USA non e' che se la passi tanto bene.
Ecco il risultato dell'immaginazione di una simpatica signora: Nappy Hair Affair Ci si ritrova a casa di persone disponibili a farsi le treccioline, a cianciare, a ridere, a studiare iniziative per difendere la cultura afro.
E si fotta la globalizzazione.
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