giovedì 11 maggio 2006

Mariti e mogli

Oggi il buongiorno e' stato un po' rovinato dalle notizie che mi ha mandato Silvia dall'Italia. No del Papa ai Pacs e pene piu' lievi per stupri coniugali. Il Papa lo liquido in fretta: voglio dire e' il Papa, parla da Papa. Se avesse detto si' ai Pacs sarei caduta giu' dalla sedia per la sorpresa. Accontentiamoci della parziale apertura ai condom e andiamo avanti cosi'.

Ma la questione dello stupro coniugale? Che vergogna e che tristezza a vedere ripetersi sempre le stesse cose trite e ritrite. Ma comunque, perche' pene piu' lievi? Come recita l'articoletto su Repubblica, le testoline bacate dei giudici hanno ritenuto che in caso ti stuprasse tuo marito, il danno psicologico e' piu' lieve. Uh, come no. Se ti stupra uno esterno alla famiglia ci rimani male, eccheccavolo, manco lo conosci! Ma con tuo marito di certo e' tutta un'altra cosa. Non commentiamo oltre.

Credo che un problema nel caso dello stupro coniugale sia legato alla percezione o non percezione dello stupro da parte della moglie. Non ho i dettagli, ma spesso in casi di stupro coiniugale, nell'immediato la moglie non si rende conto conto che quello che e' successo e' stupro. Infatti, il rapporto sessuale e' qualcosa che fa gia' parte della routine coniugale, sono le modalita' che sono diverse, in quanto il rapporto e' violento. Ma anche a questo punto intervengono fattori che impediscono di definire stupro quello che e' successo. Ci si dice spesso che e' stato un problema di comunicazione, tu dici NO, ma lui non ha capito, etc. Ed ecco che lo stupro viene riconosciuto come tale solo a posteriori, e questo crea forse qualche problema quando poi si tratta di far valere i propri diritti. Ma comunque, sempre stupro e'.

Tra l'altro, questi problemi si verificano anche con lo stupro degli uomini. Gli uomini omosessuali stuprati hanno maggiori difficolta' a riconoscere e definire lo stupro, che per essere immediatamente riconosciuto come tale deve implicare un certo grado di forza fisica. Se lo stupro avviene nell'ambito di un rapporto sentimentale, si verifica spesso che il tutto venga minimizzato come un problema di cattiva comunicazione. Al contrario, gli uomini eterosessuali stuprati, siccome il rapporto fisico omosessuale non fa parte della loro sessualita', riconoscono e definiscono immediatamente lo stupro come tale.

Ma adesso vorrei riallacciarmi alla vecchia questione della nomina di un Presidente della Repubblica donna. Che significato avrebbe avuto avere un presidente donna di un paese come l'Italia, che dal punto di vista dei diritti delle donne lascia molto a desiderare? Sarebbe stata sicuramente un simbolo forte, ma non la reale espressione di un paese che ha a cuore i diritti delle donne. Sarebbe stato il contentino? Tipo: Ora l'avete e nunce rompete?
E, infine, potremo mai saperlo?

2 commenti:

  1. considerando remota la possibilità di una presidenza femminile ci si consola pensando di essere al riparo da grosse delusioni. Occupare posti di rilievo a volte rende le donne affette da grave machismo. Curioso effetto collaterale.

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  2. sì le donne che arrivano al potere a volte si trasformano in creature mutanti ancora peggiori degli uomini: assommano il peggio di entrambi.

    però in Italia c'è ancora troppo lavoro da fare. un presidente della repubblica donna non sarebbe stata l'espressione del paese reale.

    e infine quanto allo stupro e alle situazioni più difficili da identificare: non vorrei semplificare, ma c'era una maglietta meravigliosa che recitava "which part of NO didn't you understand?".
    le pene più lievi non mi stupiscono. in italia lo stupro era un reato contro la morale fino a qualche anno fa. figurati all'interno del matrimonio.

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