Benche' viviamo nella terra delle mille confessioni, io non sono religiosa, il Pucciu nemmeno. Ma quando si tratta di mangiare, ci vendiamo a qualsiasi credo. Gia' raccontai della cena della Pasqua ebraica a casa di prof del Pucciu: menu' turco e Haggadah personalizzata dal prof con digressioni linguistiche tra Italiano, aramaico, ebraico.
L'Haggadah e' in parte cantata, quindi io come fanno i gagnetti,mimavo il suono di parole che non conosco. Pero' mi scassai di Melanzane all'Imam svenuto. Specialita' turca di rara bonta'. Quest'anno abbiamo replicato ma in famiglia ebraica mista Italiana e dell'est Europeo. E quindi menu' diverso, zuppetta e melanzane alla giudia. Ma soprattutto, a parte l'Haggadah, abbiamo cantato "Alla Fiera dell'Est" (si' quella di Branduardi!) e alla fine l'Internazionale in yiddish! E devo dire che la mia pronuncia yiddish secondo me e' piuttosto pregevole.
Domenica -Pasqua- tanto per non fare sgarbo a nessuno, ci tocca la cena a casa di un cuoco!!! Il cui vino preferito e' il Nebbiolo. Abbiamo gia' preso una buta. Io sono gia' esaltata. Chissa' se si cantera' qualcosa pure li'?
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