Quando guardi su Internet che tempo fa fuori per decidere come vestirti, se devi mettere le calze o no, se prendere l’ombrello o meno,
Quando la pizza pucciata nel burro all’aglio di Papa Johns comincia a piacerti,
Quando queste scarpe qui non le trovi più brutte ma eccentriche,
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Quando ti incazzi che devi pagare le tasse (ma forse questo è international). Qui però si incazzano di più,
Quando prima di farti visitare dal dentista devi fornire dati sulla tua assicurazione, giurare che pagherai il conto, firmare due liberatorie e rispondere alla domanda “How do you feel about your teeth?” Good, thanks, mamma è papà hanno già dato per l’apparecchio e se solo me lo proponi di nuovo adesso alla mia età io ti trascino in tribunale per danni morali,
Dici “cool” ogni due per tre, pronunci “behind” come bahaind e “I have been” come I have ben, e tutto il resto lo pronunci con pesante accento Italiano,
allora, il processo di Americanizzazione è cominciato. Il guscio di sofisticata europea può reggere ancora, ma l’essenza, quella, è contaminata. Un bavetta di burro all’aglio un giorno mi tradirà.
quelle scarpe stanno in vetrina nei negozi tamarri di una città metropolitana dell'italia nord occidentale
RispondiEliminaottimo post da stampare e spuntare eventualmente le varie azioni! l'aglio non mi avrà mai!
RispondiEliminaspappari: allora americanotruzza, ma la metropoli e' Torino, vero?
RispondiEliminaComunque pare che siano cosi' comode che una volta messe uno non se le voglia togliere. Ergo, giro alla larga.
Pluto: e' l'Americanizzazione nel Midwest, molto meno sofisticata del medesimo processo a Manhattan. Credo.