Emergo solo per fare domande deficienti al Pucciu e per poi non ascoltare le risposte. Lui senza pietà mi trascina comunque a correre in un parco vicino a casa, e corriamo vicino ad un antico convento; così se muoio di fatica, mi accascio sulla porta e per l’estrema unzione ci va un secondo.
Però, anche correre nel parco ha un suo perché; a parte rassodare le cicce, si possono fare interessanti studi sociologici. Se al parco ci si va di venerdì, ci sono pochi ebrei, perché è lo shabbat, ma ci sono molti arabi, perché è il loro giorno di riposo, mentre invece di sabato ci sono ebrei ma non molti arabi.
Tutti però grigliano alla grande; ulteriore testimonianza che i due popoli non sono poi così diversi, almeno per certi aspetti.
Corse e trance a parte, questa settimana si è celebrata la festa di Purim, e a parte la gente che si ubriaca per le strade, perché si deve bere fino allo sfinimento, i bambini e gli adulti in costume, noi abbiamo preso un giorno libero per visitare la parte musulmana della città vecchia e per scassarci di orecchie di Haman, che sono il dolce tipico per Purim. Uno dei ripieni classici è un mix di miele e semi di papavero (pereg), il Pucciu ha detto “pegher” (=carcassa); poi sono IO che mi lamento che questa lingua non è molto facile.
A parte lo suk, dove io perdo il controllo e comprerei tutto, la parte musulmana della città offre scorci interessanti: tombe di principesse, caravanserragli, e, nella parte più residenziale, vicino alla porta di Erode, uno spaccato di vita locale con pochi turisti: selve di bambini che usciti dalla scuola gestita dall’UNRWA, si scassano di ghiaccioli, si menano come fabbri e ti salutano gentilmente, chiedendoti in ottimo inglese dove vuoi andare.
Un ragazzino ci ha mostrato la via per i tetti, dove la vista è questa:
Ed una bambina ci ha scortato direttamente ad un certo Monastero delle Lenticchie, almeno, questa è la traduzione dall’arabo del Pucciu.
Un elemento che francamente "stona" sono gli ultraortodossi che per ragioni ideologiche vanno a vivere nella parte musulmana della città. Una pratica, insieme agli insediamenti, decisamente condannata a livello internazionale .
Poi, tornati a casa: la folla che celebra Purim. Street party improvvisato dietro a casa: gente travestita, traffico bloccato con gente che sale sulle macchine a ballare.
C’era anche un ultraortodosso con sotto il pastrano un costume da superman- non riuscirò più a pensare a superman allo stesso modo.
da Cincinnati a Gerusalemme wow che salto a pensar a tutte le differenze! grazie per far da guida a questa citta per me sconosciutissima
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