martedì 24 marzo 2009

A Lilith è andata peggio

Quando mi scazzo e mi sta per venire la sindrome da povera fiammiferaia, che oltretutto non trova riscontro da nessuna parte, dato che il pucciu, invece di farmi crogiolare nello scazzo me ne distoglie, penso che tutto sommato alla povera Lilith andò molto peggio.

Dunque: c’è Adamo che ha ovviamente bisogno di una compagna, non può stare tutto solo nell’Eden.

Allora il Creatore prende la polvere e crea la sua compagna: Lilith. Lilith è una tipa tosta, in tutto e per tutto pari ad Adamo, vuole anche stare sopra quando fanno l’amore, che immagino per i tempi sia stato considerato un po’ ardito. Adamo, essendo il prototipo dell’uomo medio lamentoso dice al Creatore: “Questa vuole essere pari a me! Quando ti ho chiesto una compagna non intendevo una così?”

Evidentemente Adamo non aveva ancora sentito dire: “Hai voluto la bicicletta e allora pedala!”.

Lilith sente Adamo lamentarsi e se ne va lontanissimo dall’Eden. Quella piaga di Adamo naturalmente adesso si lamenta che è stato abbandonato.

Lilith si rifiuta di tornare e come maledizione, siccome partoriva ogni giorno centinaia di bambinelli, i piccoli le muoiono tutti, ogni volta.
Lei non fa un plissé davanti alla maledizione e si dedica a massacrare i figli altrui. Anche se i tre angeli Senoy, Sansenoy e Semangelof la obbligano a promettere di avvertire le madri di mettere al collo dei piccoli un amuleto con i loro nomi, annullando di fatto le possibilità che lei possa ucciderli.

Lei ha sempre mantenuto la parola ed io comunque rivendico il diritto di crogiolarmi nei miei scazzi.

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