giovedì 30 novembre 2006

A volte ritornano

(o non se ne sono mai andati)

Ieri: notizia del telegiornale locale che riguarda l’apertura della sezione del KKK nel tristate Ohio, Kentucky, Indiana.

Qualche settimana fa: ufficio di una organizzazione studentesca vandalizzato con scritte naziste, inneggianti al razzismo e naturalmente anche qualche svastica.

Negli stessi giorni: su parecchie auto parcheggiate in campus sono stati lasciati volantini di recruitment di tale National Association.
Il loro volantino dichiarava che:
1) La lobby ebraica regna incontrastata sui mezzi di comunicazione Americana ed e’ il vero dues ex machina della politica USA
2) Gli uomini neri stuprano le donne bianche e dunque e’ ora che gli uomini bianchi si difendano

Quest’ultimo argomento in particolare e’ stato profusamente usato un paio di secoli fa per giustificare il linciaggio di uomini afroamericani accusati di stuprare le brave signore bianche, che spesso in realta’ erano consenzienti ma che si trovavano inguaiate e non sapevano come giustificare la loro condizione. E cosi’ questi uomini diventavano gli “strange fruits” della famosa canzone.
Qui il video di Billie Holiday che canta "Strange Fruit"

Southern trees bear strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolias, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,
Here is a strange and bitter crop.

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