domenica 23 settembre 2012

La classe non e' acqua

Prologo: ho visto un piccolo topolino pascolare in cucina. 6 trappole dopo, in evidente stato confusionale, viene partorito questo post. Auguri.

Dopo il 99%, abbiamo il 47%.

Come ormai saprete Romney ha dichiarato durante una cena per i suoi donatori che il 47%  degli americani (coloro che non pagano la tassa sul reddito avendo diritto a tutta una serie di esenzioni) sono persone che ritengono di essere vittime, non  sono in grado di occuparsi della loro vita poiche' dipendono dal governo in termini di assistenza sanitaria, welfare, cibo per propri figli (esosi) e dunque lui di loro non si occupa. E' seguito un bel vespaio. Qui maggiori dettagli e la spiegazione del perche' Romney si sbaglia.

Siccome dubito che Romney ed i suoi donatori fossero serviti  ai tavoli da ricconi loro pari secondo me due goccine due di lassativo qualche cameriere che sopravvive con il minimum wage  e "non prende in mano la propria vita" gliel'ha messa da qualche parte.

Considerate anche che qui la middle class  viene definita da democratici e repubblicani in base ad un reddito che va da 250.000 dollari in giu', ma quanto in giu' non si sa, anche perche' in realta' il reddito della famiglia media americana, noi inclusi, e' sui 50.000 dollari.  La working class appare relativamente poco nei vari discorsi, la middle class e' decisamente il focus delle elezioni.

Nel mio piccolo, appena letto questa cosa di Romney e della middle class, ho appoggiato al tavolo il mio Martini ed ho pensato, oh, Poffarre,! ho guardato la Squatter, e le ho detto, mentre si ciucciava gli alluci: faccina da kiulo, pensavi di essere una tradizionalissima gagnetta middle class, padre prof (per almeno ancora 2 anni, wow!) e mamma SAHM (stay at home mom), e invece no, sei  - se ti va bene- nella bassa middle class, se non proletaria.

E le ho smollato il Manifesto del Partito Comunista da smangiucchiare.

Ma i proletari, che bei ricordi.

All'Universita' di Torino, esame di Sociologia a Scienze Politiche: una collega studentessa stenta a rispondere ad una domanda complicatissima: chi erano diciamo la controparte dei capitalisti per Marx? Il Prof la aiuta tantissimo (io l'avrei segata in tronco) e la imbecca: chi e' che e' povero, fa fatica a campare e ha solo i figli come patrimonio?  

I marocchini! esclama la tipa tutta contenta.

Ora. Lasciamo perdere la poca proprieta' del termine "marocchino", dimmi piuttosto immigrati dal Nord Africa.

Ma anche cosi', gli immigrati possono essere assimilati ai proletari, ma non ricordo nessun passaggio del Manifesto che dica "Marocchini di tutto il mondo unitevi".

E poi: estate di 21 anni fa,  a  Venezia, mi trovavo - ospite- nella piscina di un albergo piuttosto lussuoso, attorniata da 90enni americane ricchissime , qualche riccone locale ed il bellissimo Hubert de Givenchy. C'era pure una duchessa inglese che si portava sempre dietro alcune foglie del basilico del suo orto e le buttava sui carissimi crostoni del ristorante della piscina.

Ma torniamo ai proletari. Nella piscina caldissima dell'albergo - le anziane riccone davano mance ai bagnini perche' alzassero la temperatura dell'acqua -  c'erano due giovani che si sbaciucchiavano appassionatamente, e si smanacciavano anche un po'. 

Una vicina di lettino commenta: eh pero', insomma, avvinghiarsi cosi'....
Un'altra vicina, una signora vissuta sotto un regime comunista risponde: ma vah, questi vanno benissimo, peggio quelli che si baciano per strada.
La vicina: e perche', che differenza c'e'?
La signora ex comunista: eh, beh, quelli che lo fanno per la strada sono pUveri e proletari.

Eh, no, Iddio, che pure aveva un figlio che tanto middle class non era, non congelo' la piscina dell'albergo e non fece avvizzire le foglie di basilico della duchessa. 

Aspettiamo ancora la rivoluzione.

3 commenti:

  1. mammaatorino6:43 AM GMT-5

    già...voi aspettate lì, con il primo Presidente nero dopo gli anni '60, i freedom riders e penose lotte per l'integrazione e la desegragation. Noi stiamo ancora qui a menarcelo con il giochino delle tasse. Ce lo meniamo così bene che forse l'anno prossimo nè una nè l'altra delle mie figlie avrà più una scuola dove andare perchè chiuderanno i nidi e le materne comunali convenzionate. L'opzione numero 2, invece, è che gli aumenti delle tariffe di dette scuole siano tali (assai probabile, anzi, direi certo) per cui noi puveri proles insegnanti coepezzarculo non potremo permettercele. Et voilà.

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  2. Uhm, si l'atmosfera che si coglie in Italia e' da fine del mondo. Anche qui non e' che sia tutto rose e fiori, ma Obama ha scelto una via diversa, dando impulso alla spesa pubblica. A me comunque stranisce sempre l'abisso tra USA e Europa in termini di tasse e servizi, qui in media pur di pagare meno tasse la gente pulisce la strada da se' e si teme il governo "invadente", mentre per noi e' appena normale e desiderabile, almeno per me, che tutta una serie di servizi siano erogati dallo stato.

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  3. mammaatorino1:42 PM GMT-5

    Incredibile. Auguro agli americani un futuro piu roseo del presente. Lo auguro anche a noi qui nel vecchio continente! :-)

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