Languo, causa calore e piogge monsoniche. Meno faccio e meno farei, ma ieri la visione di uno stupido telefilm ha accresciuto la mia ammirazione per la lingua Inglese.
"Mercy flirt" che e' il flirtare per pieta' con qualcuno che in realta' non ti piace o e' oggettivamente brutto/a o spiacevole solo per farlo/a sentire meglio o importante.
Quesito etico: un mercy flirt accresce il karma buono o no?
mercoledì 27 giugno 2007
venerdì 22 giugno 2007
Ho felicemente ricominciato ad insegnare. Gli studenti sono interessati, svegli.
Uno ieri mi ha fatto l'occhiolino. Spero abbia un tic.
Uno ieri mi ha fatto l'occhiolino. Spero abbia un tic.
giovedì 21 giugno 2007
Sola?
Giorni intensi, intensissimi. Squarcio il velo di mistero e faccio outing sperando di combattere lo stigma sociale ingiustamente associato a dei graziosi minuscolo animaletti bastardi. Credo ci siano le pulci in casa. O ci siano state e adesso le ho debellate. Ovviamente quando succedono queste cose? Quando il moroso che crede di essere il casalingo perfetto se ne va. E quindi ti da' poi allegramente della zozzona, anche se pulivo, lo giuro, piu' del solito. Sospetto il colpevole sia il divano orrendo ereditato da gente che conosce il Pucciu. Mi sono documentata su Internet, le pucli arrivano da fuori attaccate alle scarpe, si possono annnidare nei parquet non ben trattati e nelle crepe dei muri, materassi, cuscini, tutto! E' facile prendere le pulci! Anzi mi chiedo perche' il mondo non sia governato dalle pulci.
Comunque, non sono pulci che ti stanno addosso. Ti pungono e bon. Ma dopo 4 bucati di seguito, spruzzate di insetticida ovunque, una pulizia che sul pavimento ci posso mangiare, spero di essere sola. L'incertezza mi uccide. Vorrei che si fossero presentate all'inizio: siamo le pulci, siamo cosi' e cosi', ora ti infestiamo. Oppure: grazie tante, ora ce ne andiamo, non ci siamo piu', eh.
Troppo comodo! Ci sono o non ci sono? mi ha punto una zanza, un ragnetto o una fottuta pulce? Non lo so.
Non posso neanche ammaestrarle, che' certe ti attaccano la peste bubbonica.
Comunque le pulci le avevo gia' prese, da un parquet, a casa di una mia amica in Belgio, le trasportai clandestinamente in Francia racchiuse nelle lenzuola e me le ritrovai a deliziarmi nei miei 9 metri quadri di stanza di dormitorio a Strasburgo.
Le pulci le prendo solo all'estero, che fa piu' fine.
Comunque, non sono pulci che ti stanno addosso. Ti pungono e bon. Ma dopo 4 bucati di seguito, spruzzate di insetticida ovunque, una pulizia che sul pavimento ci posso mangiare, spero di essere sola. L'incertezza mi uccide. Vorrei che si fossero presentate all'inizio: siamo le pulci, siamo cosi' e cosi', ora ti infestiamo. Oppure: grazie tante, ora ce ne andiamo, non ci siamo piu', eh.
Troppo comodo! Ci sono o non ci sono? mi ha punto una zanza, un ragnetto o una fottuta pulce? Non lo so.
Non posso neanche ammaestrarle, che' certe ti attaccano la peste bubbonica.
Comunque le pulci le avevo gia' prese, da un parquet, a casa di una mia amica in Belgio, le trasportai clandestinamente in Francia racchiuse nelle lenzuola e me le ritrovai a deliziarmi nei miei 9 metri quadri di stanza di dormitorio a Strasburgo.
Le pulci le prendo solo all'estero, che fa piu' fine.
martedì 19 giugno 2007
What's new
Come al solito mi faccio desiderare, lo so. Me è che...
Vabbè, eccovi un riassunto delle puntate precedenti:
Concluse le lezioni a Cincy, sono letteralmente fuggito in Italia, in tempo per matrimoni e compleanni vari. Un'ingombrante statuetta di 3 kg in plastica fucsia, rappresentante Gesù Cristo (courtesy of Luca the Planner), ha protetto il mio viaggio. Dopo 6 inutili ore di attesa in aeroporto sono stato infatti dirottato su altro percorso, il che ha permesso ai miei bagagli di vagare un po' per il mondo, probabilmente presenziando ad una semifinale Nba a Salt Lake City. Un bagaglio mi è arrivato dopo una settimana, appena troppo tardi per impedirmi di sfoggiare un'agghiacciante cravatta paterna al matrimonio di Anna e Alberto. Già provata per i malriusciti scherzi nella casa nuziale, la sposa è stata lanciata di testa contro una trave durante le danze notturne (almeno questo non da me). Sta ancora dal fisioterapista.
Il rimpatrio contemporaneo di vari amici lontani ha scatenato un'orgia di uscite nei uichends: classici sono ormai diventati i venerdì sera cenafritta-alcool-4delmattinoaiMurazzi-sidormeconBeppe (e qualcuno comincia a mormorare del nostro rapporto...) e le escursioni enogastronomiche domenicali nelle Langhe. Sul fronte corsa & camminate in montagna siamo stranamente ancora un po' indietro...
Il ritorno in università è stato spiacevole come al solito. Colleghi sempre precari, professori sempre contenti di non doversi preoccupare di me - che tanto mi arrangio da solo negli Steits -, cronica carenza di servizi e di libri. In questo gioioso quadretto s'inserisce il sottoscritto, che sta disperatamente cercando di completare lo studio di un simpatico paio di amuleti ebraici antichi. Un paio di libri fondamentali per il mio lavoro, in prestito dalla biblioteca dell'HUC e ovviamente introvabili in Italia, sono nella mia valigia sperduta. E qui parte il fottone abissale:
Alitalia deve rintracciare il mio bagaglio smarrito. Esso non può essere ovunque, ma solo in 6 scali aeroportuali. La pratica di ricerca ora passa da Roma, in un ufficio a cui non si possono mandare e-mails, il cui fax non funziona, e le telefonate sono a pagamento (W il customer service!). I simpatici addetti ti mettono in attesa, tu paghi per un po', poi buttano giù il telefono. Se riesci a parlarci, non sanno dirti nulla, tranne che dopo 3 settimane dal ricevimento del reclamo, la tua pratica non è stata ancora aperta, causa previo smaltimento di roba arretrata. Bottom line: la ricerca durerà mesi. Chissà come mai sembra che nessuno voglia comprare l'Alitalia...
Vabbè, eccovi un riassunto delle puntate precedenti:
Concluse le lezioni a Cincy, sono letteralmente fuggito in Italia, in tempo per matrimoni e compleanni vari. Un'ingombrante statuetta di 3 kg in plastica fucsia, rappresentante Gesù Cristo (courtesy of Luca the Planner), ha protetto il mio viaggio. Dopo 6 inutili ore di attesa in aeroporto sono stato infatti dirottato su altro percorso, il che ha permesso ai miei bagagli di vagare un po' per il mondo, probabilmente presenziando ad una semifinale Nba a Salt Lake City. Un bagaglio mi è arrivato dopo una settimana, appena troppo tardi per impedirmi di sfoggiare un'agghiacciante cravatta paterna al matrimonio di Anna e Alberto. Già provata per i malriusciti scherzi nella casa nuziale, la sposa è stata lanciata di testa contro una trave durante le danze notturne (almeno questo non da me). Sta ancora dal fisioterapista.
Il rimpatrio contemporaneo di vari amici lontani ha scatenato un'orgia di uscite nei uichends: classici sono ormai diventati i venerdì sera cenafritta-alcool-4delmattinoaiMurazzi-sidormeconBeppe (e qualcuno comincia a mormorare del nostro rapporto...) e le escursioni enogastronomiche domenicali nelle Langhe. Sul fronte corsa & camminate in montagna siamo stranamente ancora un po' indietro...
Il ritorno in università è stato spiacevole come al solito. Colleghi sempre precari, professori sempre contenti di non doversi preoccupare di me - che tanto mi arrangio da solo negli Steits -, cronica carenza di servizi e di libri. In questo gioioso quadretto s'inserisce il sottoscritto, che sta disperatamente cercando di completare lo studio di un simpatico paio di amuleti ebraici antichi. Un paio di libri fondamentali per il mio lavoro, in prestito dalla biblioteca dell'HUC e ovviamente introvabili in Italia, sono nella mia valigia sperduta. E qui parte il fottone abissale:
Alitalia deve rintracciare il mio bagaglio smarrito. Esso non può essere ovunque, ma solo in 6 scali aeroportuali. La pratica di ricerca ora passa da Roma, in un ufficio a cui non si possono mandare e-mails, il cui fax non funziona, e le telefonate sono a pagamento (W il customer service!). I simpatici addetti ti mettono in attesa, tu paghi per un po', poi buttano giù il telefono. Se riesci a parlarci, non sanno dirti nulla, tranne che dopo 3 settimane dal ricevimento del reclamo, la tua pratica non è stata ancora aperta, causa previo smaltimento di roba arretrata. Bottom line: la ricerca durerà mesi. Chissà come mai sembra che nessuno voglia comprare l'Alitalia...
venerdì 15 giugno 2007
Venerdi' da paura
Per ammortizzare le calorie di un pranzo brasiliano di carnazza all you eat, sono andata dalle 8 alle 9 del mattino a correre in palestra e sollevare quelli che il pucciu chiama gli stuzzicadenti.
Giuro che mi sono trovata accanto a sollevare la ghisa la copia del prigioniero afroamericano nel Miglio Verde. Inguainato in una maglietta dell' esercito, faceva crunches aggravato da un peso di 25 pounds (12 kg piu' o meno) mentre con fatica mostruosa - e poderose imprecazioni-io sollevavo i miei 8 pounds (4kg).
Non ho verificato se avesse anche poteri magici e gli uscissero i moschini dalla bocca come nel film. Forse alla prossima.
Giuro che mi sono trovata accanto a sollevare la ghisa la copia del prigioniero afroamericano nel Miglio Verde. Inguainato in una maglietta dell' esercito, faceva crunches aggravato da un peso di 25 pounds (12 kg piu' o meno) mentre con fatica mostruosa - e poderose imprecazioni-io sollevavo i miei 8 pounds (4kg).
Non ho verificato se avesse anche poteri magici e gli uscissero i moschini dalla bocca come nel film. Forse alla prossima.
lunedì 11 giugno 2007
Emosiun!
Sabato sono stata alla cerimonia del "commencement", tutti in tocco e toga, inno americano, discorsi un po' patetici sui graduates del 2007. Alcuni dei discorsi fatti da personaggi importanti per il 2007 sono qui' L'universita' per l'occasione ha honorato il signore qui sopra, Mr. Oscar Robertson, Hall of Fame NBA and NCAA basketball player, successful entrepreneur, philanthropist, community leader.
A me tocchera' a Dicembre e fortunatamente la mia toga sara' nera che fine e non impegna.
Pero' devo dire che mi sono molto emozionata a vedere partecipare un mio studente che quest'anno ha avuto parecchi problemi personali e al quale ho dato una mano con l'Italiano. Con l'eta' mi sto rammollendo.
domenica 10 giugno 2007
Il cerchio si chiude
dopo due anni a parlare di donne oppresse e confinate a casa dalla (fottuta) societa' patriarcale, era destino che finissi cosi'.
venerdì 8 giugno 2007
Ma vaff...
Mi reco tutta tranquilla a ritirare la posta del Pucciu la' dove lui studia. Per recuperare la sua posta devo passare dalla biblioteca della suddetta istituzione. Dove mi pinza il ragazzo che funge da bibliotecario, a tutti noto in quanto naviga costantemente su internet in siti per ricerca di mogli ebrei.
Gli chiedo dove devo andare, subito capisce che sono li' per la posta del Pucciu. L'accento tradisce. Mi da' l'informazione e penso di averla scampata. Ad un passo dall'acensore mi fa: "You are not Mrs Pucciu, uh?" "No, we are not married" (fatti i 'azzi tuoi!)e lui "Not yet!".
Faceva troppo caldo per avvicinarlo e stordirlo con un pippone femminista.
Gli chiedo dove devo andare, subito capisce che sono li' per la posta del Pucciu. L'accento tradisce. Mi da' l'informazione e penso di averla scampata. Ad un passo dall'acensore mi fa: "You are not Mrs Pucciu, uh?" "No, we are not married" (fatti i 'azzi tuoi!)e lui "Not yet!".
Faceva troppo caldo per avvicinarlo e stordirlo con un pippone femminista.
martedì 5 giugno 2007
Dunque, cosa e' successo? Un'ammucchiata indecente di compleanni. il Pucciu ed io siamo diventati rispettivamente 32 e 29 enni (io per la terza volta, mi piace approfondire l'eta'). Il Pucciu imbianca un po' sulle tempie, io come il barolo invecchiando miglioro. E invecchiando bevo anche piu' barolo.
Niente festeggiamenti, il giorno del mio compleanno sono incazzosa. E' stata rievocata al telefono con la mamma la mia nascita e le circostanze drammatiche di essa. Non so perche' ma il giorno del mio compleanno mi viene sempre in mente il racconto di me duenne che do' una pacca ai testicoli di un amico di mio zio dicendo "allora anche tu ce le hai le palle!" (avevo appena imparato cosa fossero).
Comunque. Devo riprendermi,basta "cavoli miei" ora penso ad un super post post-femminista. e poi ve lo ammanisco.
Niente festeggiamenti, il giorno del mio compleanno sono incazzosa. E' stata rievocata al telefono con la mamma la mia nascita e le circostanze drammatiche di essa. Non so perche' ma il giorno del mio compleanno mi viene sempre in mente il racconto di me duenne che do' una pacca ai testicoli di un amico di mio zio dicendo "allora anche tu ce le hai le palle!" (avevo appena imparato cosa fossero).
Comunque. Devo riprendermi,basta "cavoli miei" ora penso ad un super post post-femminista. e poi ve lo ammanisco.
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