mercoledì 28 marzo 2007
Corn Hole vs bocce
Questo corn hole e' un gioco locale che e' fatto da una pedana di legno con un buco in mezzo. Le pedana si piazza a tot metri (feet, whatever!) dai partecipanti e poi i partecipanti devono buttare un sacchettino pieno di corn, suppongo, nel buco.
A sentirlo e' tutto un pof, pof, pof, di sacchetto che cade o no nel buco maledetto.
Ieri a mezzanotte dei vicini ci giocavano per la strada suonando anche una canzone strappamutande dei Metallica.
Oggi in classe faccio alle creature: ma vi piace corn hole? Miii, si sono svegliati dal coma semivigile in cui vegetano di solito e con gli occhioni lucidi mi fanno: siii e' bellissimo. Una di origine italiane osa aggiungere: e' come le bocce!
Ma come si permettono. Per giocare a corn hole se non sei ubriaco non ti puoi divertire, diciamocelo. Come me lo paragoni ad un gioco nobile, di strategia e astuzia come quello delle bocce! E l'ambiance della bocciofila, con tutti quei gentiluomini che bestemmiano coem pazzi e vanno giu' di rosso?
Questi americanini me li devo portare in gita in Italia e fargli fare il tour delle bocciofile. Altro che corn hole.
lunedì 26 marzo 2007
Florida/1
Che la Florida mi sarebbe piaciuta l'ho sospettato immediatamente, quando ci ha accolto con un cielo azzurrissimo, mare stupendo e spiagge bianchissime, lunghissime e poco affollate. soprattutto di bambini. che per una che ultimamente volente o nolente bazzica la Liguria, dove le spiagge sono infestate da bamboccetti viziati, non e' poco. E' davvero pieno di pensionati, ma i pensionali sono tranquilli, non piangono per il gelato. Vanno e se lo comprano, anzi no, si comprano la birra e la bevono dalla bottiglia sulla spiaggia, guardando il tramonto.
Altro stile.
La prima sera siamo finiti in un baracchino in mezzo ad un parcheggio a mangiare il pesce. negli USa e' cosi', ci sono parcheggi e poi centri commerciali, o baracchini nei parcheggi dove pero' si mangia bene. R Bar. Se finite per caso a Treasure Island vale la pena farci un salto. Granchio all you can eat, Margaritas e poi lui, Mike. Di origine italiana. One man show. Suona la chitarra, fa battute un po' ose' alle rispettabili signore di una certa eta'. Ama le magliette di ciniglia. Lo so perche' alla fine all'R Bar abbiamo mangiato due sere. Ma Mike canta i classici degli anni 60 e 70. E dovreste vedere questi nonni come ballano. Una scioltezza di anche che mai avrei immaginato. Una coppia (che abbiamo scoperto essere dell'Ohio) ha ballato tutto il tempo.
Unico momento di imbarazzo quando la signora si e' attaccata ad una colonna mimando una lap dance. Un piacevole contrasto rispetto al fatto che il pomeriggio, per accedere ad un bancomat ho spostato una sedia a rotelle che era a disposizione della clientela.
martedì 20 marzo 2007
Adieu
Florida, tra 6 ore arriviamo.
Accoglici anche se siamo bianchi come due mozzarelle.
Saluti a chi passa.
Accoglici anche se siamo bianchi come due mozzarelle.
Saluti a chi passa.
lunedì 19 marzo 2007
Streghe e Gullah
Ho deciso di essere in vacanza. Da ieri per la precisione, e per festeggiare senza pero' sentirmi in colpa ho cominciato a leggere qualche libro per un corso della prossima primavera. Ho cominciato e finito alla velocita' della luce il bellissimo
"I Tituba, black witch of Salem". Che trovate ovviamente
qui.
Lo spunto e' reale, nel senso che ci sono tracce di una strega afroamericana imprigionata a Salem, ma poi l'autrice inventa il resto della storia e fa ritornare Tituba a Barbados, dove cerca di guidare una rivolta di schiavi nelle piantagioni. La cosa interessante e' lo sfondo storico-culturale, ed il fatto che nelle piantagioni si creasse una vera e propria "plantation culture" risultato deel mix di culture di schiavi africani provenienti da parti diverse dell'Africa.
Tra l'altro leggendo il libro mi sono venuti in mente i ...Gullah (popolazione discendente da ex schiavi), che vivono nelle zone costiere della Georgia e della South Carolina, i quali sono riusciti a creare e mantenere non solo la propria cultura ma anche una propria lingua. Di recente, dopo venti anni di lavoro, hanno tradotto il Nuovo Testamento in Gullah ed hanno ottenuto finanziamenti dal governo americano per preservare il proprio patrimonio culturale.
Una conquista decisamente importante per una parte della popolazione la sui storia non e' mai davvero raccontata nelle versioni ufficiali
domenica 18 marzo 2007
The mall
Ci sono andata ieri, al centro commerciale. Di sabato pomeriggio. Il momento d’oro. Alla mall di sabato pomeriggio, nel Midwest. L’essenza degli Stati Uniti.
Io e la mia amica irano americana. Piano: comprare cuffie con microfono all’Apple Store, qualche maglietta, un vestitino, crema abbronzante protettiva, magari delle scarpe, un costumino da bagno per me.
Prima di tutto, Sephora. Da Sephora ci siamo spruzzate addosso le meglio fragranze: chanel numero 5, il profumo al te verde di Bulgari, altro Chanel. Tutte mischiate. E qui mi sento dire che malgrado siano ottimi profumi aggiungere profumo ottimo a profumo ottimo non da’ un risultato ottimissimo. Più risultato truiun, diciamolo.
Ma comunque cariche di entusiasmo e di afrori inenarrabili via all’Apple Store. Io gli Apple Store li frequento solo da quando sono negli States e quando ci entro mi sento una donna primitiva cacciata in una capsula spaziale e lanciata su Marte. Comunque sono gentili, eh! Non ti fanno neppure la ricevuta che tanto te la mandano via email. Me la sono cavata decentemente.
Poi: Forever 21. Una specie di H&M. qui vergogna. La mia amica mi obbliga a fare una ricognizione: siamo le più vecchie qua dentro? Tranquilla cara, ci sono le mamme che accompagnano le figlie che saranno almeeeeeno 10 anni più vecchie di noi. Ok, pretending we are forever 21 ci siamo comprate delle magliettine. Per una camicetta troppo trasparente ho dovuto pure prendere un top da metterci sotto. Insegnare ti fa cambiare prospettiva sull’abbigliamento: la deontologia professionale non prevede che gli studenti ti vedano le tette mentre tu gli spieghi i pronomi doppi.
Sto maturando.
Intorno a noi: ragazzine impegnate nella scelta dell’abito per il Prom, famiglie ebree piene di bambini, signore di mezz’età con la tutona di ciniglia. Qui è stato il momento del mio testamento spirituale: amica se mai mi vedrai in tutona di ciniglia con scarpa da tennis al centro commerciale porgimi del cianuro. Il testamento l’ha raccolto una che almeno una volta ho visto in campus in pigiama, ma solo lei avevo a disposizione.
Tornata a casa, accessoriata di magliettine estive, creme abbronzanti, costume da bagno, previsioni di sole e 30 gradi in Florida, ho dovuto pregare lo spirito di Alfieri per legarmi anch’io alla sedia e produrre qualcosa per l’ultima maledetta stramaledetta scadenza di domani. E se mentre sono in vacanza – in quei preziosissimi 5 giorni 5 - uno anche solo sussurra la parola “gender” io lo ammazzo.
Io e la mia amica irano americana. Piano: comprare cuffie con microfono all’Apple Store, qualche maglietta, un vestitino, crema abbronzante protettiva, magari delle scarpe, un costumino da bagno per me.
Prima di tutto, Sephora. Da Sephora ci siamo spruzzate addosso le meglio fragranze: chanel numero 5, il profumo al te verde di Bulgari, altro Chanel. Tutte mischiate. E qui mi sento dire che malgrado siano ottimi profumi aggiungere profumo ottimo a profumo ottimo non da’ un risultato ottimissimo. Più risultato truiun, diciamolo.
Ma comunque cariche di entusiasmo e di afrori inenarrabili via all’Apple Store. Io gli Apple Store li frequento solo da quando sono negli States e quando ci entro mi sento una donna primitiva cacciata in una capsula spaziale e lanciata su Marte. Comunque sono gentili, eh! Non ti fanno neppure la ricevuta che tanto te la mandano via email. Me la sono cavata decentemente.
Poi: Forever 21. Una specie di H&M. qui vergogna. La mia amica mi obbliga a fare una ricognizione: siamo le più vecchie qua dentro? Tranquilla cara, ci sono le mamme che accompagnano le figlie che saranno almeeeeeno 10 anni più vecchie di noi. Ok, pretending we are forever 21 ci siamo comprate delle magliettine. Per una camicetta troppo trasparente ho dovuto pure prendere un top da metterci sotto. Insegnare ti fa cambiare prospettiva sull’abbigliamento: la deontologia professionale non prevede che gli studenti ti vedano le tette mentre tu gli spieghi i pronomi doppi.
Sto maturando.
Intorno a noi: ragazzine impegnate nella scelta dell’abito per il Prom, famiglie ebree piene di bambini, signore di mezz’età con la tutona di ciniglia. Qui è stato il momento del mio testamento spirituale: amica se mai mi vedrai in tutona di ciniglia con scarpa da tennis al centro commerciale porgimi del cianuro. Il testamento l’ha raccolto una che almeno una volta ho visto in campus in pigiama, ma solo lei avevo a disposizione.
Tornata a casa, accessoriata di magliettine estive, creme abbronzanti, costume da bagno, previsioni di sole e 30 gradi in Florida, ho dovuto pregare lo spirito di Alfieri per legarmi anch’io alla sedia e produrre qualcosa per l’ultima maledetta stramaledetta scadenza di domani. E se mentre sono in vacanza – in quei preziosissimi 5 giorni 5 - uno anche solo sussurra la parola “gender” io lo ammazzo.
sabato 17 marzo 2007
March Madness
Una simpatica tradizione americana e' March Madness. Cioe' a marzo alla tele danno continuamente partite di pallacanestro tra le migliori squadre universitarie americane. Da mezzogiorno alle quattro e poi la sera fino a mezzanotte. Il Pucciu mi dice che hanno fatti degli studi che dimostrano chiaramente che in questo periodo il PIL degli US cala perche' tutti guardano le partite. Si', il PIL della piu' grande potenza economica mondiale dipende anche dalle partite di basket. Quello dell'Africa invece dipende anche dalla malaria. Ad ognuno il suo, che volete.
Comunque, anche il PIL in questa casa diminuisce paurosamente. A me sembra di essere la mamma di un tredicenne:"Pucciu, ancora davanti alla tele, guarda che devi studiare!" "Cazzo Pucciu, in questo gioco ci sono solo time out" "Pucciu cambia canale che c'e' Matlock!". Una guerra impari.
Pero' March Madness riserva anche delle sorprese inaspettate. quasi dei miracoli. Infatti, in campus c'e' una farmacia, e in questa farmacia sta un uomo, che io e una delle mie amiche temiamo: "the mean man". Che mean non rende l'idea, in realta' il farmacista e' proprio stronzo. Ci tratta sempre male. Forse perche' siamo peccatrici che comprano la pillola anticoncezionale? Non sappiamo. Ieri prendo il coraggio a quattro mani e vado. Anche un po' contenta perche' mentre aspetti si possono leggere un sacco di giornali di gossip. Dovevo scoprire dove la Jolie si e' comprata il bambino nuovo. Ma non divaghiamo. Arrivo e la farmacia e' vuota, siamo io e lui. Cazzo. Pero' pero' mi accorgo che nell'aria si propaga il suono inconfondibile di un commento di una partita di basket! Un farmacista che affossa il PIL! Ma ancora piu' sorprendente, il mean man sorride. Gessu'! Infatti mi porge il mio pacchettino senza grugnire e mi augura persino buona giornata.
Stordita lo ringrazio e me ne vado. March Madness tira fuori il meglio di noi! (pero' Pucciu se mi fai vedere ancora una partita ti taglio i cavi della tele)
Comunque, anche il PIL in questa casa diminuisce paurosamente. A me sembra di essere la mamma di un tredicenne:"Pucciu, ancora davanti alla tele, guarda che devi studiare!" "Cazzo Pucciu, in questo gioco ci sono solo time out" "Pucciu cambia canale che c'e' Matlock!". Una guerra impari.
Pero' March Madness riserva anche delle sorprese inaspettate. quasi dei miracoli. Infatti, in campus c'e' una farmacia, e in questa farmacia sta un uomo, che io e una delle mie amiche temiamo: "the mean man". Che mean non rende l'idea, in realta' il farmacista e' proprio stronzo. Ci tratta sempre male. Forse perche' siamo peccatrici che comprano la pillola anticoncezionale? Non sappiamo. Ieri prendo il coraggio a quattro mani e vado. Anche un po' contenta perche' mentre aspetti si possono leggere un sacco di giornali di gossip. Dovevo scoprire dove la Jolie si e' comprata il bambino nuovo. Ma non divaghiamo. Arrivo e la farmacia e' vuota, siamo io e lui. Cazzo. Pero' pero' mi accorgo che nell'aria si propaga il suono inconfondibile di un commento di una partita di basket! Un farmacista che affossa il PIL! Ma ancora piu' sorprendente, il mean man sorride. Gessu'! Infatti mi porge il mio pacchettino senza grugnire e mi augura persino buona giornata.
Stordita lo ringrazio e me ne vado. March Madness tira fuori il meglio di noi! (pero' Pucciu se mi fai vedere ancora una partita ti taglio i cavi della tele)
mercoledì 14 marzo 2007
Voti
Finito stamattina alle 3,15 am di dare i voti ai miei studenti. Malgrado l'ebbrezza da pita con falafel, insalata greca, patatine fritte, circa un litro di coca cola e un bicchiere di rosso per cena credo di essere stata equa.
Nessun bocciato. E questo credo che sia grazie al vino rosso.
Per il resto:
-6 alla Florida
+un esame da sostenere da 3 ore
+30 pagine di papers da scrivere
Nessun bocciato. E questo credo che sia grazie al vino rosso.
Per il resto:
-6 alla Florida
+un esame da sostenere da 3 ore
+30 pagine di papers da scrivere
giovedì 8 marzo 2007
Messia prezzemolino
Per festeggiare l'8 marzo ("la festa della donna sono io", ha detto un genio), mi sono toccate le pulizie di casa e la corvee in cucina. A cena, in onore della femminista abbiamo aperto questo:
E' un grenache australiano da 15 gradi, come piace a lei, che sta studiando per diventare come Britney Spears...
La settimana scorsa, in occasione del carnevale/Purim, il mio animo buffonesco ha avuto modo di dare il meglio di sè:
domenica sera, mentre lei spettegolava sugli Academy Awards con le sue compagne sgallettate, io disquisivo della "trendiness" della Kabbalah, invitato da una congregazione di vecchietti che ha ricompensato il mio disturbo con affettati kosher e una bottiglia di Chianti;
martedì pomeriggio ho parlato di Torino, di Università italiana e del carnevale d'Ivrea al programma radiofonico degli italoamericani di Cincinnati. Mi hanno regalato un set di cd di Al Bano, ma almeno ho potuto mettere in onda De Andrè, Capossela, gli Africa Unite e i Mau Mau;
venerdì mattina ho tenuto l'agognata lezone sul cinema italiano degli ultimi vent'anni. Al planner farà piacere sapere che ho proiettato uno spezzone di "Milano odia"; poi "Profondo Rosso", una clip di Bombolo, "Mediterraneo", "Il Postino", un Moretti, "I 100 passi" e "L'ultimo bacio". Domanda di uno studente: "Ma Muccino è un po' l'equivalente italiano di Almodovar?" Io: "Magari..."
E ora si torna agli amuleti!
E' un grenache australiano da 15 gradi, come piace a lei, che sta studiando per diventare come Britney Spears...
La settimana scorsa, in occasione del carnevale/Purim, il mio animo buffonesco ha avuto modo di dare il meglio di sè:
domenica sera, mentre lei spettegolava sugli Academy Awards con le sue compagne sgallettate, io disquisivo della "trendiness" della Kabbalah, invitato da una congregazione di vecchietti che ha ricompensato il mio disturbo con affettati kosher e una bottiglia di Chianti;
martedì pomeriggio ho parlato di Torino, di Università italiana e del carnevale d'Ivrea al programma radiofonico degli italoamericani di Cincinnati. Mi hanno regalato un set di cd di Al Bano, ma almeno ho potuto mettere in onda De Andrè, Capossela, gli Africa Unite e i Mau Mau;
venerdì mattina ho tenuto l'agognata lezone sul cinema italiano degli ultimi vent'anni. Al planner farà piacere sapere che ho proiettato uno spezzone di "Milano odia"; poi "Profondo Rosso", una clip di Bombolo, "Mediterraneo", "Il Postino", un Moretti, "I 100 passi" e "L'ultimo bacio". Domanda di uno studente: "Ma Muccino è un po' l'equivalente italiano di Almodovar?" Io: "Magari..."
E ora si torna agli amuleti!
Meravigliosa celebrazione
Proprio ieri, alla vigilia dell'otto marzo, abbiamo verificato una volta per tutte che il nostro unico compagno uomo nel Women's Studies Department si guarda i porno sui computer dell'ufficio. Neppure troppo di nascosto, dato che non cancella la cronologia.
Non e' fantastico?
Non e' fantastico?
martedì 6 marzo 2007
PBS Mon amour
Amo la PBS: bellissimi documentari. Non posso non condividere con voi 4 lettori il sito web dove si possono vedere on line parecchi dei loro documentari.
Frontline
Mi sarete grati.
Frontline
Mi sarete grati.
lunedì 5 marzo 2007
Domenica sera a Cinci
Ieri era una notte di luna piena e rossastra. E la notte di ieri e' iniziata in un parcheggio di Lar Rosas, dove io aspettavo il Pucciu in macchina ripassando per il mio orale di Spagnolo. Tengo muchissima hambre!
E' poi proseguita perdendoci per Cincinnati. Grazie a Mapquest e al prof del Pucciu che non solo ci aveva invitato a cena, ma avendo sbagliato lo spelling del suo stesso indirizzo, ci aveva anche fatto perdere. Ovvio che io e il Pucciu litighiamo.
Perche' lui cerca su Mapquest, poi mi dice "Tvanquilla! -con quella "r" un po' cosi'-che ci avviviamo al massimo in 10 minuti!". Mai una volta.
Ma eccoci finalmente in loco: casa anni '30 in riva al fiume,modello Psycho, quartiere un po' cosi', 2 sexual offenders che vivono nel vicinato--lo evinco dagli avvisi attaccati al frigo del prof. La casa e' una casa di libri. C'e' solo una stanza da letto, nelle altre ci vivono libri. libri vecchi, libri nuovi, libri antichi accatastati ovunque.Insieme ad una porta antica trafugata dall'Arabia Saudita e ad un posacenere per fumatori di oppio.
Il prof, che vive un po' a Cincinnati un po' a NY, ci cucina la cacciagione. Un pezzo di cervo, perche'un suo amico si e' trovato un cervo agonizzante dietro casa e allora ha dovuto prendere una pistola ed ammazzarlo. E in Ohio quello che ammazzi (fosse anche in un incidente di macchina) e' tuo. Dunque a noi la coscia.
Due bottiglie dopo di Chianti dopo, il prof mescola latino, greco ed ebraico,incontri su un treno con agenti della CIA, ci racconta di un museo di arte orientale mirabolante nascosto in un piccolo kibbutz in Israele, vuole che pubblichi il diario di guerra di mio nonno.
Tra i fumi dell'alcool, cercando di darmi un contegno, ascolto lui ed il Pucciu che traducono da libri antichi in Latino ed in ebraico qualcosa che riguarda Erode ed una mela.
Il Pucciu insegna al prof a fare il caffe' con la moka. Il caffe' viene da schifo.
Torniamo a casa tardissimo, brilli, con una sensazione di irrealta' addosso.
E' poi proseguita perdendoci per Cincinnati. Grazie a Mapquest e al prof del Pucciu che non solo ci aveva invitato a cena, ma avendo sbagliato lo spelling del suo stesso indirizzo, ci aveva anche fatto perdere. Ovvio che io e il Pucciu litighiamo.
Perche' lui cerca su Mapquest, poi mi dice "Tvanquilla! -con quella "r" un po' cosi'-che ci avviviamo al massimo in 10 minuti!". Mai una volta.
Ma eccoci finalmente in loco: casa anni '30 in riva al fiume,modello Psycho, quartiere un po' cosi', 2 sexual offenders che vivono nel vicinato--lo evinco dagli avvisi attaccati al frigo del prof. La casa e' una casa di libri. C'e' solo una stanza da letto, nelle altre ci vivono libri. libri vecchi, libri nuovi, libri antichi accatastati ovunque.Insieme ad una porta antica trafugata dall'Arabia Saudita e ad un posacenere per fumatori di oppio.
Il prof, che vive un po' a Cincinnati un po' a NY, ci cucina la cacciagione. Un pezzo di cervo, perche'un suo amico si e' trovato un cervo agonizzante dietro casa e allora ha dovuto prendere una pistola ed ammazzarlo. E in Ohio quello che ammazzi (fosse anche in un incidente di macchina) e' tuo. Dunque a noi la coscia.
Due bottiglie dopo di Chianti dopo, il prof mescola latino, greco ed ebraico,incontri su un treno con agenti della CIA, ci racconta di un museo di arte orientale mirabolante nascosto in un piccolo kibbutz in Israele, vuole che pubblichi il diario di guerra di mio nonno.
Tra i fumi dell'alcool, cercando di darmi un contegno, ascolto lui ed il Pucciu che traducono da libri antichi in Latino ed in ebraico qualcosa che riguarda Erode ed una mela.
Il Pucciu insegna al prof a fare il caffe' con la moka. Il caffe' viene da schifo.
Torniamo a casa tardissimo, brilli, con una sensazione di irrealta' addosso.
sabato 3 marzo 2007
Causa ed effetto
Sto aiutando un mio studente a recuperare, perche' rischia di essere bocciato.
Gli rispiego che so, i pronomi, i verbi riflessivi etc.
Ieri arriva in ufficio e gli faccio " peppino, hai finalmente capito cos'e' (questo maledettissimo) l'oggetto diretto(che ho spiegato in classe un triliardo di volte)?" Infatti l'ho spiegato a inizio gennaio.
Lui: "si', in effetti l'ho studiato ieri e mi sono reso conto che se studio capisco"
Io: "...."
E poi dicono che l'insegnamento non da' soddisfazioni.
Gli rispiego che so, i pronomi, i verbi riflessivi etc.
Ieri arriva in ufficio e gli faccio " peppino, hai finalmente capito cos'e' (questo maledettissimo) l'oggetto diretto(che ho spiegato in classe un triliardo di volte)?" Infatti l'ho spiegato a inizio gennaio.
Lui: "si', in effetti l'ho studiato ieri e mi sono reso conto che se studio capisco"
Io: "...."
E poi dicono che l'insegnamento non da' soddisfazioni.
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