lunedì 26 marzo 2007
Florida/1
Che la Florida mi sarebbe piaciuta l'ho sospettato immediatamente, quando ci ha accolto con un cielo azzurrissimo, mare stupendo e spiagge bianchissime, lunghissime e poco affollate. soprattutto di bambini. che per una che ultimamente volente o nolente bazzica la Liguria, dove le spiagge sono infestate da bamboccetti viziati, non e' poco. E' davvero pieno di pensionati, ma i pensionali sono tranquilli, non piangono per il gelato. Vanno e se lo comprano, anzi no, si comprano la birra e la bevono dalla bottiglia sulla spiaggia, guardando il tramonto.
Altro stile.
La prima sera siamo finiti in un baracchino in mezzo ad un parcheggio a mangiare il pesce. negli USa e' cosi', ci sono parcheggi e poi centri commerciali, o baracchini nei parcheggi dove pero' si mangia bene. R Bar. Se finite per caso a Treasure Island vale la pena farci un salto. Granchio all you can eat, Margaritas e poi lui, Mike. Di origine italiana. One man show. Suona la chitarra, fa battute un po' ose' alle rispettabili signore di una certa eta'. Ama le magliette di ciniglia. Lo so perche' alla fine all'R Bar abbiamo mangiato due sere. Ma Mike canta i classici degli anni 60 e 70. E dovreste vedere questi nonni come ballano. Una scioltezza di anche che mai avrei immaginato. Una coppia (che abbiamo scoperto essere dell'Ohio) ha ballato tutto il tempo.
Unico momento di imbarazzo quando la signora si e' attaccata ad una colonna mimando una lap dance. Un piacevole contrasto rispetto al fatto che il pomeriggio, per accedere ad un bancomat ho spostato una sedia a rotelle che era a disposizione della clientela.
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