mercoledì 14 gennaio 2009

Gerusalemme, un terrazzo e qualche sparo di gioia

Il prode Pucciu mon amour, messo nelle mani di un agente immobiliare romano, a quanto pare ci ha trovato casa vicino ad un mercato bellissimo, Mahane Yehuda.
Compreso nella casa c'è un terrazzo solo nostro sul tetto di 40 mq. Più che romantiche cenette a lume di candela, per ora sogno coltivazioni estensive di pomodori, gelsomini ed erbe. Sono decisamente prosaica. Ma siccome per ora non è confermato, pensate ai miei pomodori, commuovetevi e spedite pensieri positivi e preghiere di ogni confessione a questo blog, anche garbati insulti. Quel che non ammazza, ingrassa.

La situazione nella città è sicuramente diversa da quando ci siamo andati otto fa, poco prima della seconda Intifada. Allora eravamo ospiti di un'amica di amici italiana e alloggiavamo a Abu Dis, un villaggio palestinese di Gerusalemme Est. La notte ci svegliava il richiamo alla preghiera del muezzin e ci godemmo anche la vista di un matrimonio tradizionale, con tanto di spari (in aria). E una vecchietta ci regalò anche una testa d'aglio, un'altra coltivazione che potrei mettere sul terrazzo.

Ricordatevi dei miei pomodori e leggete questo articolo sulle richieste dei movimenti pacifisti femministi.
(aspirante) contadina sì, ma devota alla causa, sempre!

2 commenti:

  1. non ho ben capito, ti stai trasferendo a gerusalemme?
    dovremo sempre inseguirti in giro noi bloggers? :)
    sun

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  2. Si, o almeno ci provo. Vedremo.

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