lunedì 10 settembre 2007

Teofania suina

Avere uno chef/wine consultant come amico in questa terra di malgustai è decisamente una benedizione.
A parte il fatto che non osiamo invitarlo a cena da noi per manifesta incapacità di reggere il confronto in cucina.
A parte il fatto che dopo tre mesi di bagordi in Italia sarei ufficialmente a dieta.
E lui m'invita ad un party nel quartiere hip di Cincinnati.
A casa di un distributore di vini (indovinate un po' cosa c'era da bere. E quanto.)
Con l'orchestrina jazz che suona nel backyard.
Brulicante di cuochi - fra cui Jean-Ro, la superstar locale, a cui mi presento, con le mani untissime, nel mio improbabile francese.


Infine, dopo svariate portate di bue, maiale, gamberi e anatra arrosto, appare lui:

E la mia domenica non è più la stessa.

5 commenti:

  1. sarà stato buonissimo. ma io lo trovo raccapricciante.
    non riesco a guardare in faccia la mia portata.

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  2. Ah signore! Un porceddu statunitense! Bhe... definire malgustai i nostri amici Americani è riduttivo. Partecipare ad una serata culinaria con cuochi ovunque è sicuramente una buona (in tutti i sensi) esperienza... in USA è ancora meglio!
    Comunque il porcellino spiaccicato è effettivamente un po' raccapricciante!

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  3. ogni volta che vedo sta foto mi viene un principio di disgusto... Ora ho capito perchè! Se non fosse per la posizione prona, il maialetto ricorda molto le mie topette sul tavolo del sacrificio... Detto questo, non sono schizzinosa: ammetto che deve essere stato succulento. Peccato che il moroso mi abbia portato solo a mangiare Koreano quando sono stata da lui a Madison.. mannaggia!!!

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  4. Pucciu, guarda che di questi tempi a metter foto così rischi grosso:

    http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/calderoli-moschee/calderoli-moschee/calderoli-moschee.html

    Stai all'occhio...

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  5. Oddio, rischio che questo diventi il blog preferito dei leghisti!

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