giovedì 15 dicembre 2011

Ce la possiamo fare (?)

Arrendiamoci all'evidenza. Potrei cianciare, ancora, forse di robe femministe, di articoli letti sul Ny times, di ricette di cucina da provare, di pensieri profondissimi che mi frullano per la testa, ma la verita' e' che al momento siamo completamente squatterizzati.

Anzi, no, con un ultimo guizzo da casalinga disperata vi suggerisco di provare queste ottime frittelle di porri, tratte da Plenty, di Yotam Ottolenghi , che sono rientrate negli esperimenti culinari di #primachelavitafinisca e cioe' prima che la squatter ci riduca a mangiare pasta in bianco in piedi appoggiati al bancone della cucina.

immagine presa qui


E ora cadiamo voluttuosamente nel gorgo della maternita' (e della paternita').

Io dipendo fisicamente dal sonnellino pomeridiano che e' come quegli uomini ombrosi e str*nzi che sai che ti faranno male, ma non puoi farne senza. Perche' io odio il sonnellino pomeridiano, con tanto di bavetta sul cuscino. Mi sveglio rincoglionita ed inferocita, ma se non lo facessi, date le notti travagliate che neanche il Boppy riesce a migliorare, il Pucciu mi butterebbe fuori di casa.

La panza fa le onde, e la squatter si gode queste ultime settimane in piscina, mentre noi facciamo le ultime commissioni tipo la spazzolina morbida, le forbicine, il termometro, la camicia da notte per me per l'ospedale: ben sapendo che saro' gonfia ed imbottita contro perdite di vari fluidi corporei, sono andata su un sobrio nero.

Errore! Mia madre sostiene che ci andava bianca o almeno pastello. Io volevo sfinarmi e darmi una botta di vita, ma no, ho sbagliato. Mi salvo sull'accappatoio, che e' bianco. L'accappatoio serve per la Jacuzzi, perche' se voglio, per il travaglio posso avere la Jacuzzi, e da casa mi posso portare il mattarello, che il Pucciu dovrebbe usare per massaggiarmi la schiena, ma che, come sappiamo tutti, usera' come arma contundente per stendermi quando si stufera' di tutta la faccenda e si infilera' lui nella Jacuzzi a rilassarsi con un bicchiere di vino e un sigaro.

Sempre se non si fa narcotizzare prima di me, ma vedremo.

Il corso preparto ci ha donato delle perle: il Pucciu che indossato l'empathy belly dopo 3 minuti accusava mal di schiena e girava allegramente per la stanza con il cicciobello rosa - nostra figlia - sotto braccio come una baguette, ed infine un Pucciu che canalizzata una doula, mi faceva accasciare su una birthing ball per provare le posizioni per il parto.

Pero' e' un mago dello swaddling, che sapevatelo, qui i bambini vanno fasciati come tacos, nonche' un uomo la cui vita e' cambiata dopo il corso di allattamento al seno, che lo ha addirittura galvanizzato.


Bambino fasciato - Immagine presa qui

Per il resto, siamo due genitori degeneri: cantiamo ogni tanto de Andre' alla bambina, ma mica sempre, non le declamiamo passi scelti di autori colti, e la chiamiamo "culona" (ma solo perche' lo e'), siamo drammaticamente indietro con le tutine e stiamo seriamente pensando di avvolgerla in strofinacci dell'Ik*a e di far passare la cosa con un "in Italia si usa cosi'", anzi in Svezia, che la' sono all'avanguardia sulle cose da bambinetti.

Comunque, c'e' luce al fondo del tunnel: dopo l'epico ordine delle tutine avremo finito tutte le commissioni fondamentali e avremo almeno un mese di tregua, durante il quale partoriro' (metaforicamente) profonde e sofisticate riflessioni femministe.

Credo.

1 commento:

  1. :D :D :D
    Magnifica la descrizione dei vostri preparativi! Adorabile poi quella della Jacuzzi... che mi ha fatto venire in mente il seguente video:
    http://www.youtube.com/watch?v=-Gn_tmdXFPg
    Francamente me lo vedo abbastanza Vadim che dice "What..?"
    ;P

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