Tutte le mattine, carica del baracchino del pranzo e del mio laptop, dopo aver costeggiato il Po, finisco sotto i portici di Piazza Vittorio, che e' la piu' grande piazza d'Europa senza monumenti. Quest'ultima cosa me l'ha detta mio papa' quando era piccola, e quindi appena si nomina Piazza Vittorio io la dico di default.
Comunque sia, fino a poco tempo fa c'erano sotto i portici di Piazza Vittorio dei manifesti con delle frasi tratte da opere e carteggi di intellettuali come Norberto Bobbio e Vittorio Foa. Erano frasi semplici, lineari, ma che mi facevano pensare.
Poi le hanno tolte, per far spazio ad altro. Ma dopo una giornata cosi', in cui ho letto di video manipolati o no, in cui ho letto in giro nella rete offese pesanti che nulla hanno a che vedere con le diverse posizioni politiche, in cui mi e' toccato leggere l'ennesima becera offesa di una donna da parte del nostro Presidente del Consiglio, io quelle frasi le riprenderei e le scriverei su tutti i muri, su tutti i palazzi, su tutte le strade di questa citta' e di questo paese, che ci ricordino che siamo stati e forse possiamo ancora essere un po' meglio di cosi'.
mercoledì 24 marzo 2010
Sotto i portici
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E che frasi erano nello specifico? Son curiosa e affamata di belle cose da ascoltare e leggere!
RispondiEliminaLaStancaSylvie
http://downshiftingbaby.wordpress.com/
Uhm, a memoria non mi ricordo, ma ti consiglio l'"Eta' dei diritti" di Bobbio e "Questo Novecento" di Foa, i miei preferiti.
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