venerdì 10 agosto 2007

Tra bavette e tacchi alti

Eccomi. Arrivata da meno di una settimana, soggetta ad improvvisi addormentamenti per via del jet lag. Sapete quelle penniche profonde dalle quali ci si sveglia con la famosa bavetta appiccicosa all'angolo della bocca? Ecco quelle. Brutto sbavare sul lettino in spiaggia, ma tant’è. La pennica non perdona.
Tra uno sbavamentino e l’altro, grandissima vita. Sono stata un paio di giorni in Liguria per vedere mia madre e udite udite, sono stata presentata ad un attore di una famosa telenovela. Il quale mi ha anche detto: ma non dimostri l’età che hai! Oltretutto volevo fare bella figura e far finta di non riconoscerlo (e se soffre in quanto prigioniero del personaggio?) ma mia madre mi ha subito sputtanata: Ma sì lo conosci è tizio (dicendomi il nome televisivo). Grassie mamma.

Per il resto, niente, l’università vuole farmi pagare 160 dollari per un DVD che sono quasi sicura di aver restituito, ho conquistato un treenne in spiaggia che comodamente seduto con me al tavolino del bar mi guarda e mi chiede:”A cosa pensi?”. Ho mangiato e mangerò come un bue. La mamma e le sorelle per ora mi amano (o fingono molto bene), così come il Pucciu, che si offre a ogni piè sospinto di comprami scarpe con il tacco. Se mi diventa feticista che faccio? Se poi le scarpe se le vuole mettere lui?

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