giovedì 5 ottobre 2006

Black is a color

Quando il Pucciu ed io ci facciamo un giretto per il quartiere (abitato da studenti e famiglie afroamericane) succede che alcuni mendicanti neri ci chiedano dei soldi. Lo fanno in modo educato, discreto, ed una volta sola. Questo perché se la polizia li becca, e la polizia di Cincinnati è razzista, sono problemi seri.

A Cincinnati, se sei nero e ti metti al volante, è buona norma ricordarsi di levare il portafoglio dalla tasca della giacca o dei pantaloni e di tenerlo sul cruscotto. Infatti, se ti ferma la polizia, è meglio che tu tenga sempre le mani in vista, onde evitare che si innervosiscano vedendoti frugare nelle tasche alla ricerca, chi lo sa, di una pistola.

A Cincinnati, in pieno centro, c’e’ il ghetto, che sarebbe anche la parte antica della città. Ironia della sorte il ghetto, che si chiama Over the Rhine, era nell’800 abitato dalla creme intellettuale della città. Ora circolano per le strade di Over the Rhine ragazzini neri che se va bene non fanno nulla, se va male spacciano e spesso rimangono coinvolti in sparatorie. Nel 2001 a Cincinnati ci sono stati i cosiddetti "riots". Di fatto c’era il coprifuoco ed i confini del ghetto erano sorvegliati dalla polizia. I riots sono scoppiati perché in una notte la polizia ha ammazzato due ragazzi neri. Dal 1995 al 2001 15 maschi neri
sono stati ammazzati dalla polizia e nessun bianco.

A Cincinnati i ragazzi neri sono praticamente vestiti tutti uguali: jeans a cavallo bassissimo, ampio, maglietta bianca e cuffia in testa.
Ho chiesto il motivo e tra il serio ed il faceto mi è stato detto che quando uno è rincorso dalla polizia si confonde meglio tra gente vestita come lui.

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