domenica 27 gennaio 2008

L'Italia vista da lontano e altre facezie

L'Italia vista da lontano fa paura. Mi sono sempre stati sulle palle quelli che vivono all'estero e poi sentenziano malamente sel proprio paese. Ma ditemi, come si fa? Come si fa? Comunque, dato che ho imparato che anche dal peggio si puo' trarre qualcosa di positivo, ho utilizzato lo studio del passato prossimo dei verbi riflessivi per proporre ai miei studenti la seguente frase" Ieri mi sono arrabbiata perche' il governo e' caduto". Poi, siccome ci eravamo appena appassionati alle vicende dell'Emilia Romagna e dei suoi prodotti tipici, gli ho anche potuto comunicare con un certo orgoglio che la destra mangiava mortadella e brindava.

Basiti, mi hanno chiesto se il paese era preda all'anarchia o cosa. Ho capito dai loro sguardi che pensavano che siamo un paese di poveracci.

Ma la vita va avanti e il destino cinico e baro questa settimana mi ha catapultato diritta diritta in una seduta di autocoscienza femminista. Due prof che piangono, discussioni di "issues of power" nell'accademia, ed io che pensavo che avremmo discusso degli interessantissimi articoli sul conflitto Israele/Palestina che avevo diligentemente letto. Ne sono uscita viva ma provata.Poi il Pucciu si stupisce che quando torno a casa la sera ho bisogno di un aperitivo. L'aperitivo e' il sottilissimo velo che mi separa dal prozac.

Pero' la prof (Israeliana pro palestinese) ha mostrato alcuni video di You Tube che usa nei suoi corsi per "dare un volto umano al nemico" (israeliano o palestionese, a seconda dei punti di vista) Uno (qui sotto) e' la presentazione di una sorta di soap sui palestinesi. Parte dell'opinione pubblica palestinese l'ha accolta bene, parte dice che in realta' rinforza gli stereotipi sui palestinesi.




Due (qui sotto) tratto da "Yossi and Jagger" il video e' piuttosto kitsch (NON ho controllato lo spelling, sono di fretta) ma "umanizza" i soldati israeliani mostrandone due gay. La scena delle palle di neve e' notevole. Il film ha avuto molto successo e sono curiosa di vederlo.



Israele e Palestina a parte, al 17esimo piano del grattacielo ci sono finita a dare lezioni al super mega avvocato, il quale ha una velocita' di apprendimento sconvolgente. Non sono manager e dubito che lo saro' mai, anche se il Pucciu mi sogna donna in carriera. cosi' la carriera non la deve fare lui. A spostarsi ogni due anni non so come pensi che io faccia carriera, ma lui si bea nell'illusione. ah, malgrado gli sferruzzamenti di copertine di neonati non sono neanche futura mamma, tanto per sfatare il mito. Faccio copertine per terzi.

Ora il pucciu, in preda da ansia di esami, mi chiede se sto scrivendo la sua ode. Egli si aggira con la moquette al posto dei capelli, farfugliando nomi di filosofi ebrei che conoscono solo lui e altri tre. In piu' lo devo pure interrogare per vedere se e' preparato e fargli credere che lo sto seguendo. Una volta mi sono addormentata mentre mi parlava.

Il Ny Times intanto appoggia Hillary e Mc Cain, Obama vince in South Carolina. Il NY Times valuta e considera possibili errori ed omissioni fatti in una serie di inchieste sui veterani dell'Iraq che fanno fuori con notevole ritmo parenti, fidanzate e amici.Ma che giornalismo e' mai questo, che cita fonti, che e' preciso e che si autocritica? Vergogna!

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