giovedì 16 novembre 2006

No god but God

Con piu’ tempo libero a disposizione, ultimamente abbiamo l’opportunita’ di approfittare delle occasioni culturali e non che la UC ci offre. Questa settimana per esempio e’ l’ International Education Week, costituita da conferenze, minifestival internazionale del cinema ed il mitico International Trivia Game al quale la coppia piu’ hip di Cinci (noi, naturalmente) partecipera’ venerdi’.

Ma lunedi’ la International Week e’ stata aperta dal giovane autore del libro “No god but God”, Reza Aslan, che ha parlato di Islam post 9/11.

Non sono un’esperta di Islam, ma devo dire che la sua conferenza e’ stata molto stimolante. Infatti Aslan, piu’ che di Islam post 9/11, ha esposto la sua tesi secondo cui l’Islam e’ in una fase di riforma, in quanto “It's an historic reformation taking place within Islam — it's adapting itself to the realities of the world around it.”

Per esempio, un elemento nuovo secondo lui e’ il fatto che i singoli individui tendono ad avere un rapporto piu’ diretto con la religione: per avere un parere/giuridico religioso (fatwa), nel passato si tendeva ad andare alla moschea e a chiedere all’imam, mentre ora, dato il fatto che il Corano e’ stato tradotto in molte lingue (cosa che prima non accadeva) ed e’ accessibile a tutti, e che on line ci sono interi databases di pareri giuridico/religiosi, gli individui tendono a bypassare “l’autorita’”.
Tutte cose che non sapevo, tra cui il fatto che i musulmani negli States sono la piu’ grande minoranza religiosa (10 milioni).

Riguardo al “post 9/11” Aslan durante la conferenza ha invocato una assunzione di responsabilita’ dei musulmani (in platea un signore musulmano gli aveva detto che magari era stata la CIA a far saltare le torri), dicendo che e’ ora di smettere di attribuire tutte le colpe all’Occidente e di impegnarsi in un processo di rifoma dell’Islam.

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