venerdì 23 gennaio 2009

Io dico solo il mio pensiero

Confesso che ho peccato. Oltre ad aver ingurgitato nervosamente del gelato buonissimo facendone una zuppa nel microonde – Pucciu lo so che invece TU stai dimagrendo - ho guardato un pezzo di quella folle trasmissione con la gente rinchiusa in una casa partorita da un architetto sotto effetto di allucinogeni.

Mia sorella, quando la vergogna provata nei confronti dei partecipanti ha raggiunto l’apice, mi ha sussurrato: “ma Fede, forse a noi non piace affatto perchè siamo piemontesi?”

E mi chiedo: sarà quell’essere falsi e cortesi, o “ipocriti per eccesso di gentilezza” che ci rende geneticamente difficile aderire al credo televisivo “io sono vera/o e dico solo il mio pensiero”?

Purtroppo, tesoro, il tuo pensiero fa schifo.

O meglio, è espresso da schifo.

Una partecipante è stata accusata dall’arcigay di essere omofoba. Si è infatti lasciata andare a dichiarazioni confuse su cosa sia normale e cosa no in termini di tendenze sessuali, e si è riferita ai gay come a “f*oci”
Onestamente, più che il dolo, ci ho visto confusione e la dialettica di un adolescente beccato a leggere Pla*boy dalla madre femminista - lo so, lo so, ma è un mio incubo ricorrente.

Alla richiesta della conduttrice di esprimersi meglio sull’argomento e sostanzialmente di discolparsi, la partecipante astutamente prendeva tempo chiedendo ai suoi compagni di sventura che cosa volesse dire omofoba.

Si discolpa e dichiara di essere tutto il contrario (chiediamole il contrario di omofoba, tanto per curiosità) e le dispiace di essere “uscita” così.
Ed ecco che “esce” la sua giustificazione: e qui la volevo, qui casca l’asino, le braccia e varie altre appendici, sappiate che… il suo migliore amico è gay!

Anzi, lei è adorata dai gay! Meravigliosa.

L’assioma allora è: se hai un amico gay non sei omofobo/a e se Vladimir Luxuria vince a quell’altra trasmissione l’Italia ama i transgender.

Comunque, io ho detto solo il mio pensiero.

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