domenica 17 settembre 2006

Back in town

Contrariamente alle premesse, ce l'ho fatta. dopo un viaggio di piu' o meno 24 ore tra attese, scali etc sono arrivata a Cincinnati. Devo dire che mi stavo facendo venire un attacco isterico perche' il pucciu ha tardato 5 minuti a venirmi a prendere e a me gia' veniva da piangere, che non avevo i dollari per un eventuale taxi, che vaffanculo dopo 3 mesi poteva almeno non sbagliare terminal (infatti nella mia testa lui non era li' perche' aveva sbagliato terminal), che le valigie pesavano come piombo e dunque sarei morta di fatica e dolore accasciata in un angolo di CVG Kentucky airport. Da sola, forse in uno stand di Starbucks. Che morte cheap.

Malgrado il mio carnet di incontri folli e occasionali durante i viaggi (seguaci di Scientology, pazzi certificati, agenti carcerari di Pianosa, etc), non ho conosciuto nessuno. Solo Lars, il mio addetto alla sicurezza a Francoforte. Che mi restera' sempre nel cuore, un po' perche' ormai sa tutto su di me ed i miei bagagli, un po' perche' mi ha permesso di tenere con me un campioncino di crema idratante. Mi ha anche chiesto se avevo qualcosa che potesse essere usato come arma. Volevo dirgli "il mio fascino", ma mi sarebbe costato davvero troppo caro.

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