venerdì 12 maggio 2006

Caro diario

Caro diario, non ho ancora ucciso e fatto a pezzi l’immonda creatura (Pucciu).
Egli vive ancora, sotterrato tra i suoi tomi in ebraico, accadico, aramaico e poi non so. Si aggira per casa mormorando “ho molto da fare” e “tu devi stare buona perché ho molto da fare” e “non mi fare incazzare perché ho molto da fare”.
A tratti si dedica al suo sport preferito: cacciare batuffoli di polvere e briciulini in cucina.
Ma per il resto, caro diario, non so se l’hai capito, lui “ha molto da fare”.

Caro Diario, sono sinceramente preoccupata per lui. Si rallegra solo quando pensa all’estate che passeremo separati, io in Italia e lui qui a Cincinnati. Allora, e solo allora, comincia a disegnarsi sulle sue labbrucce un sorriso beato e comincia a canticchiare tra sé e sé motivetti del carnevale brasiliano.
Caro diario, perché? Dove ho sbagliato?
All’inizio, caro Diario, era tutto diverso. Ricordo ancora con emozione quando si presentò una notte alle due a casa della mia amica Fosca in campagna. Arrivò su una vecchia Panda, piuttosto alterato da alcool e funghi fritti. Puzzava caro diario, ma tanto, eh. E a me sembrava un cavaliere senza macchia e senza paura.
Russò come un mantice quella notte caro diario.

Ma che m’importava, io avevo trovato l’ammore.
Pucciu, ti ho dato gli anni migliori della mia vita.
A pensarci bene, dato che sei molto ordinato, non è che ti ricordi dove li hai messi, no, così, tanto per sapere…

4 commenti:

  1. Guarda Federica,
    un altro cabalista come lui non lo possiamo fabbricare, esemplare unico! Tenlu da cunt.
    Vi saluto caramente, speriamo che prima o poi si decidano a darci un governo. Ho indicato il vostro blog a due mie amiche femministe...auguri Vadim

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  2. Bravo, abbiamo bisogno di giovani come te che diffondano il verbo femminista urbi et orbi!

    A questo punto, altro che auguri per il Pucciu. Ha bisogno piu' che altro di una benedizione.

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  3. Uh che palle.

    'Sto rosario di "Ho da fare" "Non posso" "Magari passo a fare un saluto ma devo lavoare fino a tardi".

    Cioè lo so che è vero, che non sono balle, ma devo anche dire che sono stufa di fare da capro espiatorio per l'accumulo di lavoro dovuto a cattiva organizzazione.
    Disorganizzazione sistematica, ecco cos'è.

    Comunque cara Fede, ti terremo impegnate noi, io e Ester.
    Abbiamo intenzione di gallinare in giro per le notti turineise.
    Ti attendiamo a penne aperte. :-)

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  4. Pedro: no, mi tocca difendere il Pucciu, ha centomila scadenze e devo dire che spesso anche io mi faccio prendere dal panico e divento insopportabile.
    Ovviamente, sono pronta a sgallinare!

    Baci

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