mercoledì 1 ottobre 2008

Generazione 1922

Nella sua concezione del mondo ci sono uomini e pigmei, ometti. Non ha una visione per nulla gender sensitive. niente donne e pigmee. Ammira solo le vedove che prendono in mano il business dei mariti e hanno più successo di loro.

Lamentandosi di non essere un vecchio macilento "ma nonno, quelli non mangiano, sono malati!" ha perso i maledetti due kg che io non mi leverò mai da dosso.

Ha un medico che lo tiene così bene che seppure abbia 86 anni credo (e spero) che possa tirare almeno ai 120.

Disquisisce sulla crisi finanziaria degli USA, sui giovani d'oggi e sui problemi di integrazione degli immigrati. Donne sconosciute lo fermano e lo baciano. Giuro.
Quando gli ho detto di cercare di accasarsi con una ricchissima 96enne ha detto che lui le vecchie non le vuole. Per inciso, lei si è trovata un fidanzato.

Di carattere ribelle, a otto anni in pieno fascismo contraddisse la maestra di campagna che sosteneva che sotto il fascismo ci fosse la libertà di parola. "Perchè io ero già un ribelle, sin da piccolo!" " e va beh, ma tuo padre era socialista, magari quelle idee giravano in casa..." "No no io ero già così di mio!"

A volte mi dà speranza pensare di discendere da questo affascinante e insopportabile uomo, a volte mi fa sentire carne morta.

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